StartupItalia ha intervistato Juxhin Radhima, CEO di Ipervox, startup italiana che ha sviluppato una Alexa Skill per rendere l’accesso alla piattaforma totalmente voice
Se Clubhouse è il social del momento, lo deve al fatto che si tratta del primo social network in cui a essere protagonista è la nostra voce. E, neanche a dirlo, il prossimo passo nell’evoluzione della piattaforma potrebbe passare proprio dai comandi vocali. Difatti, Ipervox, startup italiana guidata dal CEO e Amazon Alexa Champion Juxhin Radhima, ha realizzato un’applicazione vocale dedicata a Clubhouse. L’obiettivo dell’azienda, che ha recentemente chiuso un round di investimento da 300mila euro con la partecipazione di LVenture Group e CDP Venture Capital, è rendere l’accesso al social esclusivamente voice, attraverso l’utilizzo di una Alexa Skill dedicata.
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Il progetto punta a offrire all’utente un’esperienza senza interruzioni e dettata soltanto dalla voce, eliminando quei passaggi, ad esempio durante l’accesso al social network, che ora non è possibile effettuare tramite comandi audio. “Nella nostra realtà, investiamo molto in ricerca e sviluppo, in ambito di soluzioni alternative per applicazioni come Clubhouse”, spiega Radhima a StartupItalia. “Clubhouse ha portato un interesse riguardo alle potenzialità della voce molto maggiore di quanto abbiano fatto finora i podcast e per questo abbiamo voluto impegnarci per offrire un’esperienza totalmente basata sulla voce, dall’inizio alla fine. Cambierebbe molto: basta pensare al fatto che, spesso, quando utilizziamo Clubhouse, abbiamo le mani occupate alla tastiera del computer, piuttosto che alla guida”.
La prima app vocale per Clubhouse al mondo
Quella messa a punto da Ipervox è, a tutti gli effetti, la prima applicazione vocale sviluppata appositamente per Clubhouse. “Abbiamo proposto la nostra applicazione al social”, racconta Juxhin Radhima. “Al momento l’utilizzo dell’Alexa Skill è ad accesso chiuso e stiamo raccogliendo le opinioni degli utenti che stanno utilizzando l’app. Devo dire che i feedback sono stati finora davvero positivi“. E se qualcuno volesse provare l’esperienza di Clubhouse al 100% vocale, prosegue il CEO di Ipervox, “è possibile andare sul nostro sito, lasciare la propria email, fare richiesta e seguire le istruzioni per installare l’applicazione. Che, attualmente, è limitata a un numero massimo di 500 accessi, per ragioni tecniche legate ad Alexa”.
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Ma, esattamente, quali funzioni presenta l’Alexa Skill dedicata al social della voce? “L’app si interfaccia con Clubhouse, permettendo di effettuare il login e l’autenticazione con la voce. In più”, osserva Radhima, “è possibile usufruire di comandi vocali per la parte di aggiornamento del profilo, monitorando, ad esempio, i follower acquisiti. Con l’Alexa Skill di Ipervox si possono anche passare in rassegna le varie room, per poi selezionare quella in cui si vuole accedere”. Tutte le nuove funzioni a disposizione dell’utente vanno quindi a migliorare e semplificare l’interfaccia tra l’utente e il social, i cui numeri sono in costante crescita. In particolare, da gennaio 2021 a fine marzo, sottolinea a questo proposito Mario Di Girolamo, fondatore della community Clubhouse Italia, “è passato da 2 milioni a oltre 10 milioni di utenti attivi”, a testimonianza delle potenzialità e dell’interesse che la piattaforma ha suscitato.
Dai social ai brand: la voce è il nuovo link
La voce rappresenta una delle possibili strade da percorrere non solo per Clubhouse, ma per tutti i nuovi social, che non prevedono l’inserimento di link diretti nei propri contenuti. “Su piattaforme come Clubhouse, Tik Tok e Instagram non c’è la possibilità di far click da qualche parte”, evidenzia Radhima. “Questo, in un certo senso, spezza l’esperienza a cui siamo normalmente abituati nel mondo digital, proprio attraverso i link e i rimandi a contenuti terzi”.
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Una questione che, afferma il CEO di Ipervox, si fa ancora più ampia se si considera l’ambito dei brand e la loro relazione con il digitale. “La promozione delle realtà aziendali racchiude l’accesso a un mondo molto vasto, al quale i link non possono accedere, se non in minima parte. Per esempio, i classici tabelloni pubblicitari, le vetrine, gli spot televisivi, sono strumenti di marketing nei quali la funzione del link è molto limitata”.
In entrambi i casi, i comandi vocali potrebbero rappresentare una soluzione. “L’applicazione vocale, in tutti questi ambiti, tanto nei social visivi, quanto nel marketing aziendale, aiuta a migliorare le interazioni. Detto altrimenti, la voce diventa il nuovo link“. I vantaggi sono evidenti: chiedere ad Alexa di aprire un’app, un sito, permette di instaurare in modo molto più semplice e veloce una connessione fra utente o consumatore e un social o un’azienda. “La voce è un fattore molto potente, di cui probabilmente si sono capite ed esplorate soltanto in parte le potenzialità nel digitale”.