Dopo aver chiuso lo scorso aprile un round da 230 mila euro guidato da Primo Ventures, oggi lancia una nuova campagna di crowdfunding su Mamacrowd per valorizzare il patrimonio birrario artigianale
TrovaBirre è un marketplace B2B, fondato nel 2020 da Angelo Romano e Sabrina De Siero, con l’obiettivo di digitalizzare il mercato italiano della birra artigianale, permettendo da un lato ai birrifici di vendere senza porsi confini territoriali e dall’altro al settore Ho.re.ca. di accedere ad un catalogo più ampio, con etichette di qualità e produzioni di eccellenza. In poco meno di un anno è riuscita ad associare (nonostante il lockdown e la chiusura dei locali) oltre 300 birrifici, 900 nuove etichette e più di 700 attività del settore.
Ad aprile scorso, la startup ha chiuso un round di investimento del valore di 230 mila euro guidato da Primo Ventures, registrando nel primo trimestre del 2022 una crescita media mensile di utenti pari a: +60% rispetto al 2021.
La rivoluzione del mercato della birra artigianale (in Italia)
Oggi la startup si prepara a un’ulteriore crescita per contribuire alla rivoluzione del mercato della birra artigianale che fino a poco tempo fa sembrava appannaggio esclusivo di tedeschi, olandesi e inglesi e che, invece, negli ultimi tempi sta vivendo anche in Italia un incremento esponenziale. Tra il 2009 e il 2019 è letteralmente esploso (+395% secondo il Rapporto FIPE 2019) passando da un comparto che contava 60 birrifici artigianali nel 2000 agli oltre 1000 registrati l’anno scorso.
Un mercato in straordinaria crescita, legato a piccole e giovani realtà locali che può, grazie all’innovazione tecnologica, cambiare le prospettive di vendita e passare da logiche di distribuzione tradizionale a dinamiche digitali e senza confini. E’ sempre più vicina la svolta digitale (anche) per il settore della birra artigianale in Italia.
La nuova campagna di crowdfunding
Trovabirre ha appena lanciato una campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd, la raccolta ha un obiettivo minimo di 400 mila euro, ed è finalizzata a potenziare la piattaforma logistica tecnologica, incrementare il numero di birrifici, ampliare il catalogo delle etichette, rafforzare la community e intensificare le attività di marketing. Uno strumento digitale che potrebbe davvero rappresentare il punto di svolta per un mercato pari ad un valore condiviso di € 9,5 miliardi. Parallelamente l’Italia appare, da un punto di vista sociale ed economico, ogni giorno un paese sempre più amante della birra con una predilezione per le produzioni artigianali.
Tra i macro-trend che hanno permesso lo sviluppo di questo settore c’è, anche una crescente ricerca da parte dei consumatori, soprattutto giovani, di prodotti come la birra che esprimono benessere e artigianalità. La birra sta entrando sempre di più nella tradizione gastronomica italiana, offrendo una varietà di gusti che sono espressione delle numerose tipologie birrarie esistenti sul territorio.
Trovabirre sta cambiando completamente la prospettiva e la modalità di vendita e distribuzione di queste piccole aziende costituite soprattutto da giovani. I piccoli produttori locali, finalmente, possono azzerare ogni confine ed intercettare, con il minimo impegno commerciale e logistico, l’intero settore Ho.re.ca. italiano che, parallelamente, può accedere ad un catalogo di birre artigianali italiane molto più ampio e in genere poco fruibili attraverso i canali della distribuzione tradizionale.
I founder e il team
Uno dei punti di forza della startup Trovabirre è anche il team. Cominciando dai founder: Angelo Romano (Ceo) e Sabrina De Siero (COO), imprenditori digitali dal 2013 e da oltre 15 anni esperti in ambito management e tecnico (sviluppo app e web platform. Entrambi appassionati degustatori, homebrewers e ricercatori di birrifici artigianali già dal 2009, hanno costruito un team giovane e appassionato di Full Stack Web Developer e Sales Specialist. Al loro fianco c’è Franco Gonella Board Member Primo Ventures che, in occasione dell’avvio della campagna su Mamacrowd, ha dichiarato: “Siamo lieti di supportare Trovabirre anche in questa campagna di crowdfunding. Crediamo infatti che il settore della birra artigianale sia ormai maturo e debba affrontare una profonda trasformazione digitale. Il modello di business di Trovabirre è quello più adatto per far incontrare l’offerta dei birrifici con la domanda di nuovi consumatori sempre più esigenti”.