Trentino Sviluppo punta sulle startup innovative con contributi che coprono fino al 70% delle spese

Il Trentino è sede di numerose startup che operano all’interno di un ecosistema tecnologicamente molto avanzato e innovativo. Tra le iniziative dedicate alle realtà imprenditoriali e PMI, la Provincia autonoma di Trento e la sua società di sistema Trentino Sviluppo, grazie ai contributi del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) 2021-2027, offrono l’opportunità di aprire una sede operativa all’interno della provincia. L’iniziativa è aperta non solo a realtà già costituite e con sede in Trentino ma anche a coloro che vogliono mettersi alla prova e a nuove imprese e persone fisiche che provengono da fuori provincia a patto che avvino l’attività entro 45 giorni da quando la domanda ha ricevuto esito positivo. Nello specifico, si tratta di un contributo a fondo perduto volto a sostenere l’avvio di startup innovative nel territorio provinciale per cui si può fare domanda entro il 27 novembre. Il testo completo dell’Avviso è contenuto nella delibera n. 983 del 01 giugno 2023 e disponibile qui. 

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I requisiti per partecipare al bando

Tra i requisiti richiesti nel bando, per ogni progetto è ammesso un tetto massimo di spesa di 500mila euro, per un contributo che arriva fino ad un massimo del 70% delle spese ammissibili. La spesa minima, invece, non potrà scendere sotto i 50mila euro. L’avviso si rivolge alle startup innovative trentine ma non solo. Possono fare domanda anche realtà e persone fisiche che provengono da fuori provincia, a patto che aprano in Trentino almeno una sede operativa entro 60 giorni dalla comunicazione di concessione del contributo. In entrambi i casi, le startup innovative, se già costituite, devono risultare iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro delle imprese a partire dal 1° gennaio 2021. Il bando in questione è il quarto lanciato, sinora, da Trentino Sviluppo, che punta a sostenere le startup innovative all’interno del suo ecosistema. Ma già nel 2009 la società aveva lanciato una prima call. Da quel momento, l’ecosistema è cresciuto e l’attrattività del territorio anche. E proprio grazie a questo tipo di bandi diverse realtà hanno visto la luce mentre altre si sono consolidate sul mercato. Scopriamone alcune.

Chi sono le startup che hanno già partecipato

Le startup che hanno preso parte alle precedenti edizioni dei bandi promossi da Trentino Sviluppo spaziano in diversi settori di attività: dalle energie alternative ai big data e AI, dalla mobilità sostenibile a quella automatizzata, dalla produzione industriale alla logistica. Tra queste ci sono: 

• U-Hopper, società di consulenza informatica che si occupa di big data Analytics, Business Intelligence ed Intelligenza Artificiale;
• RK Macchine, azienda che si occupa di ottimizzare processi industriali con l’applicazione dell’AI;
• Windcity, attiva nel settore delle energie alternative e, tramite una tecnologia brevettata, consente alle turbine di adattarsi rapidamente ai cambiamenti naturali dei flussi del vento; 
• Gardasolar, l’e-mobility per attività turistiche, privati, stabilimenti balneari, aree marine protette, istituzioni, municipalità, investitori, cantieri;
•  Kirana, startup che ha messo a punto soluzioni per le microlavorazioni laser;
• Robosense, azienda che si occupa di automazione e guida autonoma nel settore dell’automotive;
• Motorialab, startup che con l’AI migliora la sicurezza negli ambienti montani e nei luoghi di lavoro;
• SiWeGo, startup che ha messo a punto un’app per spedire e trasportare in modo economico, veloce, sicuro ed ecologico;
• Spazio Dati, che lavora sulla raccolta e l’analisi dei dati aziendali per la Sales Intelligence e la Lead Generation;
• Imago Contact, startup che si occupa di progettare e costruire lenti a contatto custom altamente innovative.

Quali saranno le prossime?