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La startup, fondata nel 2015, ottimizzerà l’attività core del gruppo
I percorsi di Open innovation di Terna ci hanno già portato alla scoperta di realtà innovative che hanno instaurato una collaborazione con il gruppo che in Italia gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale (circa 75 mila chilometri di linee in alta e altissima tensione e 900 stazioni su tutto il territorio). Nel 2019, a seguito della call “D2O – Digital To Operation”, la startup Messagenius si è presentata per proporre la propria tecnologia al servizio delle attività core dell’azienda. «La loro value proposition consiste in una innovativa app di messaggistica istantanea per le aziende – ha spiegato a StartupItalia Lucrezia Gialli, Innovation specialist di Terna – che garantisce sicurezza e protezione dei dati con standard industriali. Messagenius ha sviluppato un workflow disegnato specificamente su Terna, che andremo a sperimentare tra i nostri operativi sul campo e i colleghi impegnati nelle sale di controllo territoriali».
Messagenius e Terna: il progetto
Con Messagenius, Terna ha così avviato un processo virtuoso, affidando a una startup fondata nel 2015 il compito di digitalizzare il complesso processo comunicativo che avviene tra le sale di controllo della rete e il personale addetto alla manutenzione degli impianti. Tutto grazie a una app di livello enterprise. Finora il team ha lavorato sullo sviluppo della tecnologia verticale per questo tipo di operazioni e a breve dovrebbe partire la sperimentazione in diverse aree d’Italia. «Al momento – ha detto Gialli – il perimetro del progetto riguarda la messa in sicurezza delle infrastrutture della rete elettrica di competenza esclusiva di Terna». Raffaele Vaiano, Project Manager del progetto per Terna, ha aggiunto: «I team di Terna e di Messagenius hanno lavorato sul progetto sinergicamente per quasi un anno, approfondendo ogni minimo aspetto riguardante l’innovazione del processo».
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Comunicazioni e sicurezza
Ma in cosa consiste? Anzitutto è necessario conoscere lo scenario: prima di avviare un’attività di manutenzione programmata, è necessario ‘spegnere’ la linea elettrica, che ovviamente non può essere in tensione. Per farlo, tra un estremo e l’altro dell’elettrodotto, il personale operativo deve ricevere indicazioni dai colleghi della sala di controllo per l’avvio del processo di ‘messa in sicurezza’. Solo in seguito, il responsabile dell’impianto autorizza le attività di manutenzione vere e proprie. «Finora – ha specificato ancora Gialli – il flusso informativo veniva gestito attraverso comunicazioni vocali tra il personale di sala e quello presente negli impianti. Con l’utilizzo di Messagenius puntiamo a un applicativo digitale in grado di tracciare queste informazioni in modo semplice, continuando a garantire gli elevati standard qualitativi già in essere per la sicurezza dei colleghi».
«Messagenius – ha dichiarato Alessio Marchesin, Responsabile del Centro di Controllo e Teleconduzione Centro-Sud Italia di Terna – ha messo fin da subito a fattor comune l’esperienza del personale che ogni giorno ha la responsabilità di trasmettere l’energia elettrica in tutta Italia. Questo progetto consentirà di ottimizzare un processo determinante per le attività di Terna, ovvero la messa in sicurezza degli impianti, fondamentale per il ruolo dell’azienda».
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Il percorso di Open innovation con Messagenius non è l’unico che il Gruppo ha in programma. All’interno del Piano Industriale 2021-2025 da quasi 9 miliardi di euro complessivi, Terna ha infatti previsto più di 900 milioni di investimenti per innovazione e digitalizzazione. «È un onore per il nostro team essere stati selezionati da Terna, gruppo leader di caratura internazionale – ha commentato Simone Giacco, co-founder e CTO di Messagenius -. Abbiamo messo a punto le nostre soluzioni di messaggistica con l’obiettivo di efficientare le comunicazioni di tutti i giorni all’interno delle aziende, specialmente per i team che operano in condizioni complesse e che sono distribuiti su territori ampi».
La collaborazione tra Terna e Messagenius si candida dunque a diventare un case study interessante per altre grandi corporate, dal momento che l’innovazione tecnologica e digitale non ha coinvolto attività periferiche, ma il core del business attraverso un progetto che potrebbe prima rivoluzionare e poi ottimizzare attività consolidate.