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Blockchain, IA, Fintech, digital skills, smart mobility, lavoro, startup, ecosistemi, tecnologia: i temi che sono stati toccati durate l’evento torinese
Blockchain, intelligenza artificiale, fintech, competenze digitali, smart mobility, strumenti e misure a favore delle startup, ecosistemi. Sono stati questi i temi toccati durante la Techstars Startup Week Torino powered by OGR, il grande evento che per 4 giorni, dal 24 al 28 giugno, ha attratto investitori, startupper, ospiti d’onore e grandi nomi del mondo imprenditoriale, istituzionale ed editoriale nel capoluogo piemontese. Già organizzato in più di 60 città del mondo, come Los Angeles, Sydney, Taipei, Bangkok, Città del Messico e Dublino, quest’anno è arrivato alle OGR, portando a Torino oltre 3000 tra imprenditori, startup, aziende, istituzioni internazionali e appassionati di innovazione. Definite da Corrado Passera, ex ministro e CEO di illimity, un’eccellenza europea, le OGR sono un’ex fabbrica dei treni rinata nel 2013 grazie all’investimento di Fondazione CRT in un polo culturale e di innovazione internazionale.
Oltre all’area Cult, dove si tengono mostre e iniziative culturali, e alla parte dedicata al food&beverage, nella prima giornata della Techstars Startup Week Torino è stato inaugurato il grande complesso Tech: un’area di 12.000 metri quadrati con 500 postazioni di lavoro, 15 sale riunioni, 8 phone booths insonorizzate, e un centro di elaborazione dati certificato Tier III. Uno spazio tecnologicamente all’avanguardia e un hub di rilevanza internazionale con realtà di eccellenza come il Politecnico di Torino e l’Isi Foundation che qui avvierà il primo centro sui Big Data per il non profit.
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L’obiettivo, portato avanti anche grazie alle partnership con Techstars, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Intesa Sanpaolo Innovation Center e Talent Garden, è quello di creare un ecosistema virtuoso, di respiro internazionale, che faccia da collante tra startup, scaleup, investors, business angel e mondo corporate, in uno spazio definito da Massimo Lapucci, direttore generale di OGR e segretario generale di Fondazione CRT, “che è intrinsecamente tech. Proprio nelle OGR, infatti, nascevano i treni: vera tecnologia di allora”.
Blockchain e bitcoin, IA, deep learning
Al centro della prima giornata: blockchain, bitcoin, intelligenza artificiale, deep learning. “Oggi, sempre di più, si potrebbe andare verso modelli di business decentralizzati. La blockchain crea nuovi paradigmi basati su tali modelli – ha dichiarato Massimo Chiriatti, CTO Blockchain & Digital Currencies – University Programs Leader durante il panel moderato da Marco Di Luca Principal di Bain & Company – In futuro, sarà fondamentale porre l’attenzione su alcuni aspetti centrali come la facilità d’uso di questo nuovo sistema, l’attenzione alla privacy, la raccolta dati e la personalizzazione”.
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Il mondo bancario e assicurativo nell’era digitale
“Nel mondo bancario, chi rimarrà ancorato ai modelli tradizionali non ce la farà. Nasceranno banche con paradigmi completamente nuovi – ha affermato Corrado Passera, ex ministro e CEO di Illimity – E come avviene alle OGR, anche in Illimity ho cercato di creare uno spazio di contaminazione tra più attori, al fine di aiutare, grazie a strumenti tecnologici, le PMI. I grandi gruppi del settore bancario stanno investendo tanto in tecnologia, ma è comunque molto difficile modificarsi. Oggi non si fa successo con cambiamenti marginali. E’ il momento del grande salto, dobbiamo essere disruptive”.
E anche nel settore assicurativo sono molte le realtà, tra queste Yolo (You Only Live Once), che agevolano il settore avvalendosi di nuovi strumenti tecnologici. “Consentiamo di accedere e sottoscrivere on-demand e pay-per-use i prodotti di gruppi assicurativi – afferma Simone Ranucci Brandimarte, founder e presidente di Yolo – dobbiamo andare incontro alle esigenze dei nuovi consumatori digitali. E Yolo, combinando insieme Internet of Things, intelligenza artificiale e chatbot, porta innovazione nell’insurtech”.
Lavoro e competenze digitali
Lavoro: una parola quasi sconosciuta a molti giovani, e meno giovani, italiani. Ma sono quasi 345.000 i posti vacanti richiesti in campo digitale in Italia, di cui il 77% al Nord, con Milano che si conferma capitale italiana della trasformazione digitale raccogliendo oltre il 20% delle opportunità di lavoro. A rivelarlo una ricerca condotta da Talent Garden e Nesta Italia, che individua le skills digitali più richieste e i campi in cui queste trovano più applicazione. Tra le figure digital più ricercate ci sono lo sviluppatore (con 51.473 richieste) e il graphic designer, mentre i settori che più hanno bisogno di candidati digitali sono quello dell’ICT e della manifattura, con una domanda ben più alta rispetto all’offerta. “Quello che manca in Italia sono le competenze. Si pensi che ben il 27% degli italiani non usa Internet, contro il 14% di media stimata dall’OCSE”, ha affermato Guido Scorza del team per la Trasformazione Digitale di Palazzo Chigi.
Talent Garden, con la TAG Innovation School, offre un’opportunità di sviluppo e formazione professionale in campi dove c’è carenza di personale digitale attraverso Master specifici.
L’imprenditorialità femminile e le storie, alcune davvero incredibili, di donne che, con coraggio, tenacia e dedizione, oggi sono alla guida di startup e imprese, è stato il tema al centro del panel presentato da SheTech, che ha anche lanciato la call to action “Fioretto rosa”, al fine di stimolare le donne a diventare imprenditrici e tech leaders. Chiara Russo e Mara Mazzochi, cofounders di Codemotion, sono le prime due imprenditrici donne ad essere entrate a far parte del network di Endeavor Italia. “Dobbiamo essere più intraprendenti e avere meno paura di lanciarci nel mondo imprenditoriale”, afferma Chiara Russo.
Ma se mettere su un’impresa da zero non è facile per ambo i sessi, nel panel dell’ultima giornata, Daniel Ek, CEO di Spotify, intervistato da John Elkann, presidente della Fondazione Agnelli, ha voluto lanciare un messaggio di incoraggiamento e tutti gli attuali, e futuri, imprenditori: “Prima che nascesse Spotify avevo un’altra startup, miseramente fallita. Il fallimento non deve mai essere visto come una totale sconfitta, ma, anzi, come un’opportunità di crescita. Gli imprenditori non sono infallibili. Credere in sé stessi, nelle proprie idee, e portarle avanti con tenacia e coraggio è il mindset giusto da adottare”.
Di futuro e startup si è parlato anche nel panel di chiusura con Paul Berberian, CEO di Sphero e Massimo Banzi, co-founder di Arduino.
OGR e startup: 500 milioni di investimenti nei prossimi 15-20 anni
“Nei prossimi 15-20 anni saremo in grado di attrarre nell’ecosistema innovativo delle Officine Grandi Riparazioni di Torino investimenti per 500 milioni di euro, oltre a 1000 startup”. L’annuncio di Massimo Lapucci punta a creare un nuovo ecosistema nell’hub per diventare un punto di riferimento a livello internazionale.
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Durante la 4 giorni, Endeavor ha premiato 9 aziende italiane che, nel Selection Day, si sono guadagnate l’accesso alla seconda edizione di EndeavorX: il programma che supporta potenziali futuri imprenditori e che quest’anno era incentrato sul settore Lifestyle. Le fortunate sono TeiaCare, Winelivery, Wood-skin, Wetaxi, Sogni di Cristallo, Snowit, Mulan Group, D-Heart e Busforfun.
Anche il CERN, rappresentato alla Techstars Startup Week Torino, dalla direttrice generale, Fabiola Giannotti, supporta le startup in prima linea. “Contiamo 10 business incubation center in Europa e 28 startup che stanno usando le tecnologie sviluppate al nostro interno”, afferma la direttrice.
In chiusura del panel dell’ultima mattinata di eventi, i ragazzi della School of Entrepreneurship and Innovation (SEI), eccellenza italiana che seleziona ogni anno i migliori 200 studenti provenienti dai Politecnici di Torino e Milano, dall’Università di Torino, dall’IAAD e dalla Bocconi, hanno presentato alcuni tra i loro progetti. Tra questi: Sort-e, che utilizza software di intelligenza artificiale per la raccolta differenziata; KnowAI, che aiuta a elaborare raccolte dati in maniera consapevole; Nymphaea, che ha sviluppato un sistema ecosostenibile per la pulizia dell’acqua nelle zone più disagiate del mondo; Wiseair: un apparecchio utile a migliorare la qualità dell’aria.
Smart mobility: tra qualche mese a Torino circoleranno bus autonomi
“Non stiamo parlando di anni, ma di mesi. Siamo pronti a mettere in strada i primi bus autonomi che, all’inizio, si alterneranno ai mezzi tradizionali – afferma Paola Pisano, assessore all’Innovazione del Comune di Torino – la nostra città sta andando sempre più in una direzione che vede l’innovazione al centro. Siamo impegnati anche sulla mobilità autonoma aerea, con la nostra partecipazione al progetto Urban Air Mobility che coinvolge altre 42 città dell’Unione Europea”.
“Incentivando la guida autonoma, si guadagna sia in termini economici che di qualità della vita, avendo a disposizione più tempo”, afferma Marco Pavone della Stanford University.
Le stesse OGR, con Techstars, lanceranno, a fine estate, un bando per startup impegnate proprio nella smart mobility.