La startup messinese Talet-e, che permette di dare una seconda vita agli scooter in poche ore a partire da 2.500 euro, ha chiuso un round da 2.6 milioni di euro. Per la quota di debito, Talet-e ha ottenuto 1,7 milioni di euro da Banca Progetto e UniCredit mentre la restante parte è stata raccolta tramite il family office RA.MO.CAR srl, i soci fondatori e altri investitori privati. Adesso la startup punta già ad avviare un secondo seed round.
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I progetti di Talet-e
L’obiettivo dell’azienda made in Messina è ora quello di avviare il secondo seed round di raccolta per completare il fabbisogno finanziario e, nel contempo, iniziare la produzione e la fase distributiva con la mission di creare una strumentazione in grado di agevolare il passaggio all’elettrico dei ciclomotori. Fondata dal consigliere delegato Marco Dau, insieme a Sertac Yeltekin, Paolo Gagliardo, Claudio Cesario, Michelangelo Liguori, Pierluigi Vinciguerra, Antonello Corrado e Federico Giannandrea, lo scorso marzo Talet-e è stata la prima startup a entrare in Confindustria ANCMA, l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori.
Come lavora Talet-e
Con l’installazione di un kit di conversione, Talet-e mantiene le stesse prestazioni del veicolo termico originario. Le componenti rimosse dal veicolo vengono, poi, reindirizzate ad aziende specializzate che ne garantiscono il riciclo delle materie prime. Con la consegna di un nuovo libretto di circolazione che accerta la trasformazione a motore elettrico del ciclomotore per poter usufruire di tutti i suoi vantaggi (come l’accesso in zone ZTL, l’esenzione del bollo, a riduzione dei costi di assicurazione, ecc…), gli scooter rimessi a nuovo da Talet-e garantiscono un’autonomia della batteria fino a 110 chilometri, a seconda del rapporto peso-potenza e della cilindrata. Tramite l’app è possibile, inoltre, verificare lo stato della batteria, dove si trovano le colonnine di ricarica vicine alla posizione e altre informazioni utili a un utilizzo ottimizzato dell’e-scooter.