157.780 euro raccolti in tre mesi, il 107,3% di quanto richiesto: sono queste le cifre della prima campagna di equity crowdfunding italiana. Protagonista è la startup Diaman Tech, spin-off del gruppo Diaman Holding attivo nello sviluppo di software per l’analisi finanziaria.
Anche il contesto che ha ospitato la raccolta, il portale Unicaseed di Unicasim, è il primo che ha iniziato a operare nel settore regolato dalla norma della Consob. La cifra è stata raggiunta con il contributo di 75 investitori privati e 3 istituzionali. Si tratta di un Sgr e due banche la cui identità verrà resa nota la prossima settimana.
“Siamo davvero felici di questo risultato – ha commentato Leonardo Frigiolini amministratore Delegato di Unicasim – perché al di là dell’esito del round in sé (il che non può che farci comunque piacere), l’aver chiuso positivamente la prima operazione “in vetrina” e sotto regolamentazione in Europa, ha certamente contribuito a chiudere il cerchio intorno ai tanti ragionamenti fin qui fatti dalla Comunità finanziaria dopo l’emanazione del DL 179/12. Unicasim attraverso il proprio portale Unicaseed ha voluto offrire il proprio contributo al sistema Italia”.
Nella sezione Equity del portale, a cui possono accedere solo gli iscritti, ci sono due schede in attesa di altrettanti progetti. Intanto su Starsup, primo sito approvato dalla Consob (Unicasim non aveva bisogno dell’autorizzazione a procedere), la campagna di Cantiere Savona è arrivata al 10%.
Frigiolini anticipa a SmartMoney che la prossima campagna partirà nella seconda metà del mese. “Abbiamo circa 50 dossier pronti e abbiamo già operato una prima selezione”, dichiara, sottolineando come non vengano effettuate valutazioni sulla natura del business ma esclusivamente sulla sua solidità. L’intenzione è quella di chiudere il 2014 con una cifra compresa fra 5 e 10 progetti portati a termine. Unicaseed trattiene una percentuale su quanto raccolto durante le campagne, il 5% nel caso di quella appena conclusa.
A proposito dell’obbligo di registrazione al sito – molto rapida, è giusto specificarlo – per accedere alla pagina delle startup che chiedono i finanziamenti Frigiolini fa riferimento alla volontà di “raccogliere dati come età e professione a fini statistici” e spiega come, in caso di eventuali problemi, come il tentativo di replicare l’idea che sul portale viene minuziosamente descritta, si può provare a risalire all’identità di chi si è soffermato molto sul portale.