Evgeny Klochikhin è venuto a Torino con moglie e due figli per il programma di Techstars Smart Mobility presso le OGR. Potete ascoltare la sua storia il 23 aprile a Techstars Smart Mobility
La mia esperienza di mentor del programma Techstars Smart Mobility si è necessariamente trasformata a causa del lockdown ma non si è interrotta. Mi fa piacere in questo articolo condividere una conversazione online avuta con Evgeny Klochikhin, fondatore internazionale di una startup la cui storia si intreccia con le vicende della sua famiglia, dalla generazione dell’idea alla vita durante il lockdown in Italia per il COVID19.
Il nostro imprenditore, o se preferite startupper, è nato in Russia, ha conseguito un dottorato in Inghilterra, ha lavorato ad alto livello come Data Scientist negli Stati Uniti gestendo progetti con budget milionari, fondato una startup ed è venuto a Torino con moglie e due figli per il programma di Techstars Smart Mobility presso le OGR.
Evgeny è il fondatore e CEO di Parkofon, una delle undici startup ammesse a questo primo programma di accelerazione di Techstars a Torino. L’idea di Parkofon è nata quando la difficoltà di trovare un parcheggio, pagare al parchimetro ha generato un forte stress alla moglie di Evgeny che doveva recarsi dal proprio ginecologo per una visita mentre aspettava il secondo figlio ed aveva con se il primo genito ancora piccolo; da qui l’idea di un sistema telematico per facilitare il parcheggio e pagare automaticamente in base alla localizzazione senza fare nulla e preoccuparsi di nulla e in seguito lo sviluppo di altre funzionalità smart.
Evgeny con la sua famiglia quando si è sviluppata la vicenda COVID19 ha scelto di restare in Italia a Torino e mi ha detto: “Ci siamo sentiti al sicuro, abbiamo visto una reazione ordinata e disciplinata, andando a fare la spesa ho osservato che le persone osservano con attenzione le precauzioni raccomandate dalle autorità. Siamo felici di essere qui in Italia con i nostri figli”. Bravi Torino, Italia.
Come si trova uno startupper russo in Italia?
Quindi il nostro ospite ha dato fiducia all’Italia in questo momento difficile e ha apprezzato il comportamento dei nostri concittadini; c’è già di che essere contenti. Ma, parlando di affari, di startup, come si è trovato Evgeny in Italia? Che aspettative aveva prima di iniziare il programma, che cosa ha ricavato dalla sua esperienza in Italia fino ad oggi? Che intenzioni ha maturato per il dopo accelerazione?
Iniziamo dalla fine: Evgeny mi ha detto di aver maturato la decisione di aprire una affiliata in Italia per il mercato Europeo e di aver preso questa decisione in relazione alla grande qualità che ha trovato nella rete di mentor Italiani e del network d’impresa. Le parole spese da Evgeny sono state molto positive rispetto alla cordialità, al supporto ed alla reattività dei mentor ed ha apprezzato quel tocco personale di relazione umana oltre alla pura transazione d’affari. Mi ha anche parlato dell’allineamento di obiettivi con i sostenitori del programma Techstars (Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Intesa San Paolo Innovation Center, OGR) che hanno mostrato il loro fattivo interesse allo sviluppo dell’ecosistema startup in Italia, all’attrazione del talento internazionale per cui il successo della startup è un loro successo, un vero win-win.
Tra tutti questi complimenti, mi ha addirittura detto che in Italia rispondono velocemente alle e-mail ma qui io credo che c’entri anche il lavoro di Techstars nella selezione dei mentor e nella loro preparazione e motivazione. Un unico appunto è arrivato ed è importante per l’ecosistema startup perchè riguarda l’ambizione ed il coraggio. Vale la pena ascoltare e concentrarsi perché c’è da prendere qualche appunto.
Ci manca in coraggio di crescere
Dopo aver aggiunto che in Italia, od almeno a Torino, comprendono bene cosa significa fare impresa di prodotto e questo è per la sua startup molto importante , il sistema di Parkofon infatti viene integrato sulle piattaforme veicolo dai costruttori automobilistici, Evgeny si è soffermato su quello che considera essere l’altro lato della medaglia di rapporti umani molto buoni anche nel fare affari; ed è la mancanza di sufficienti ambizione di crescita, della voglia di cambiare le regole del gioco, di sfidare lo status quo, di scalare ed assumere rischi. La grande differenza tra l’Italia e gli Stati Uniti che ha osservato Evgeny è proprio questa; la mancanza di coraggio e di focalizzazione sulla crescita. Questa mancanza di ambizione e di coraggio non si riferisce genericamente ma chiama in causa i potenziali investitori e partner industriali.
In sostanza Evgeny ci conferma che l’Italia è un Paese meraviglioso per viverci e lavorare, che è attrattivo da un punto di vista professionale e personale, ma purtroppo è anche poco coraggioso ed ambizioso e questo può essere un grande problema per reagire alla recessione da COVID e crescere.
Ma è un incoraggiamento, non una sentenza. L’auspicio che mi condivide Evgeny è che i family office delle dinastie industriali Italiane scendano in campo, e sostengano la crescita dell’ecosistema.
La strada che è stata presa dai promotori del programma Techstars è quella giusta, condivido l’auspicio che la crisi COVID rappresenti quella “piattaforma in fiamme” che crea quel senso d’urgenza e fa vincere i timori.
Il 23 Aprile al demo day virtuale di Techstars spero siano tanti collegati a capire che l’Italia è capace di attrarre talenti e crescere. Se volete ascoltare Parkofon al Demo Day Techstars con le altre startup che presentano, registratevi qui