A StartupItalia Open Summit potrete conoscere il team di Zheroo e tante altre realtà imprenditoriali. Fissatelo in agenda: lunedì 16 dicembre torna SIOS!
Zheroo è una startup che permette di realizzare idee di business. La compagnia ha sviluppato un programma concepito per dare forma all’idea imprenditoriale, grazie agli strumenti di business e di visual design. Nata da un’idea di Suitelab Srls e Alessandra Lomonaco, la società sarà tra i progetti innovativi presenti il 16 dicembre allo StartupItalia Village e protagonisti allo StartupItalia Open Summit 2019. Lunedì 16 dicembre torna protagonista lo StartupItalia Open Summit 2019 in collaborazione con Università Bocconi. Persone, progetti, idee, percorsi visti con gli occhi di chi sorride al futuro: questo il senso del nuovo #SIOS19, incentrato sui segnali del futuro. Una giornata di networking per riunire tutto l’ecosistema dell’innovazione italiano con una plenaria, workshop e uno StartupItalia Village, un luogo dove le startup incontrano gli esperti del settore, investitori e un pubblico interessato, per presentare le proprie idee di business e stringere le giuste connessioni per portare i propri progetti verso il futuro.
Abbiamo chiesto al team di Zheroo di raccontarci il loro progetto. Intanto QUI trovate qualche informazione in più.
Cinque domande al team di Zheroo
Cosa fa Zheroo?
Zheroo vuole dare la possibilità a chiunque abbia un’idea di business di trasformarla in impresa. Abbiamo sviluppato il modello “da Zero a Startup” che grazie agli strumenti di business e di visual design, trasforma un’idea imprenditoriale in una startup, che può essere lanciata sul mercato oppure entrare in un acceleratore, cercare business angels o altri membri della squadra, a seconda delle esigenze dell’imprenditore o del team. Non ci rivolgiamo soltanto ad idee che possano diventare startup innovative, ma anche a professionisti che vogliamo avviare un’attività autonoma con gli strumenti propri di una startup. Il nostro modello parte quindi dall’idea di business, che è la nostra materia prima, la analizza in tutte le sue componenti (innovazione, fattibilità, vendibilità, sostenibilità e redditività), cercando di offrire prospettive e contributi utili al suo sviluppo. Una volta definita meglio la business idea si passa all’analisi strategica, vale a dire allo studio di come si intendono raggiungere gli obiettivi di mercato, di prodotto e di team. Per questo utilizziamo gli strumenti di business design che ci consentono di analizzare il contesto esterno (mercato, concorrenza, target di clienti, opportunità e minacce) ed interno (punti di forza e di debolezza, il team, le competenze necessarie, la tecnologia, il posizionamento). Attraverso il business model canvas, progettiamo l’unicità dell’offerta di valore della startup, le attività chiave dell’azienda, le risorse, i partner strategici, i clienti target dell’offerta, i canali distributivi e le relazioni che saranno instaurate con la clientela. In tutto questo, il visual design sarà un’attività fondamentale di progettazione, in quanto consentirà di esprimere in modo visuale ciò che la startup fa. L’identità visiva è l’anima dell’azienda, non un accessorio estetico. Consiste nell’architettura della marca, nel logo, nel font, nei colori e nel design generale della comunicazione.
Il vantaggio di costruire un’identità visiva in parallelo alla progettazione del business model e della strategia sta proprio nella coerenza e nell’efficacia della prototipazione. Tutti questi passaggi del nostro modello sfociano nell’identità digitale della startup, vale a dire nella landing page o in siti che veicolino i messaggi e le identità corporate e visiva costruite in precedenza. Questo consente alla startup di costruire una brand awareness efficace per il suo successo sul mercato.
Com’è nata l’idea? Vi siete ispirati a qualcosa di esistente, da un vostro bisogno o altro?
L’idea è nata diversi mesi fa durante un lavoro che stavamo facendo. Un cliente con cui Alessandra stava lavorando al fine di sviluppare un piano strategico di business per una piattaforma rivolta ad appassionati di adventure e outdoor, aveva bisogno di costruire un’identità visiva per il progetto. Contemporaneamente SuiteLab stava pensando di innovare e allargare la propria offerta, studiando un prodotto da offrire alle giovani startup per aiutarle a costruire un’identità efficace. Ci siamo dunque trovati a collaborare su questo primo progetto e da lì sono emerse diverse sintonie di visione e soprattutto la complementarietà delle nostre attività. Abbiamo così pensato di diventare un team, sviluppando la nostra value proposition e costruendo la nostra identità corporate e visiva, cosi come facciamo per i nostri clienti. E’ un progetto che ci entusiasma e ci spinge a fare sempre meglio. Da una recente ricerca di Illimity Bank è emerso che 9 italiani su 10 hanno almeno un sogno nel cassetto, un progetto da realizzare. Se anche una minima parte di questi sogni potessero diventare realtà, l’impatto sull’economia sarebbe enorme. Perché non lavorare dunque in questo senso? E’ questo il nostro driver che ci muove e ci stimola ogni giorno.
Qual è il vostro più grande successo? Quello che vi distingue dagli altri?
Il nostro più grande successo è riuscire ad unire competenze molto diverse, di business e di visual design, con armonia ed empatia. Ci piacciono queste parole perché crediamo siano alla base di una collaborazione proficua e duratura. “Armonia” significa saper miscelare abilità ed esperienze diverse e costruire qualcosa di nuovo, che non c’è sul mercato e di cui c’è un grande bisogno. È come un’orchestra che è fatta di suoni e strumenti diversi, la cui unicità sta nell’interpretazione e nella fusione di diversi timbri e sfumature. L’“Empatia” è molto importante con i clienti. Saper ascoltare ed interpretare un’idea di business richiede la capacità di liberarsi di tante sovrastrutture e pre-concetti, al fine di accogliere qualcosa di nuovo ma ancora astratto, interpretarlo in ottica di business e concretizzarlo in un progetto innovativo con potenzialità di sviluppo e crescita. Il nostro successo è vedere chi si affida a noi soddisfatto e felice di assistere al concretizzarsi di ciò che fino a poco tempo prima era solo un sogno.
Qual è lo stato attuale del progetto e quali sono gli obiettivi futuri?
Al momento stiamo sviluppando un progetto molto interessante per una professionista, ex manager di un’importante azienda. Ci appassiona molto lavorare con le persone per le persone. Stiamo testando Zheroo affinché si sviluppi sempre di più come strumento efficiente ed efficace di concretizzazione di business ideas. Per il 2020 abbiamo molti progetti, tra cui la realizzazione di webinar in cui raccontare il nostro modello e poter offrire a chiunque, ovunque si trovi, la possibilità di apprendere alcuni importanti strumenti di visual e business design. Proporremo anche dei workshop come concreto punto d’incontro con la nostra community e, infine, lavoreremo ad un ebook per offrire uno strumento utile a chi possiede l’aspirazione di realizzare la propria idea di business.
Che cosa ti aspetti dall’esperienza allo StartupItalia Village?
Dall’esperienza a StartupItalia Village ci aspettiamo di poter incontrare startup ed innovatori con cui costruire progetti stimolanti, ma non solo. Crediamo fermamente nella contaminazione di esperienze e idee, dopotutto nasciamo proprio dall’unione di competenze differenti seppur complementari. Per questo, siamo pronte a recepire stimoli nuovi e idee, a lasciarci ispirare da un’occasione così densa di contenuti e propositività. Soprattutto siamo intenzionate a condividere con chi ci verrà a conoscere la passione per il nostro lavoro e la visione di impresa e imprenditorialità di Zheroo – Da zero a startup.