Un gruppo di startup spagnole ha denunciato all’Antitrust il colosso informatico di Redmond in merito alle sue pratiche cloud. In particolare, l’associazione, composta da 700 aziende, contesta presunte pratiche anticoncorrenziali da parte di Microsoft negli ultimi anni. Scopriamo i dettagli.
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La richiesta delle startup spagnole
Nella denuncia avanzata dal gruppo di startup spagnole all’Antitrust e visionata da Reuters emerge che: «Microsoft non solo ha approfittato della posizione dominante nei mercati dei sistemi operativi (Windows) e dei tradizionali software di produttività (Microsoft Office, Windows Server, SQL Server) per forzare l’uso del suo cloud Azure, ma ha anche imposto barriere artificiali che limitano la capacità delle startup di competere in modo equo e competitivo…Queste pratiche includono barriere alla portabilità dei dati o condizioni contrattuali che limitano la concorrenza nelle licenze software, impedendo la libera scelta dei fornitori di questi servizi, riducendo la capacità di scelta e la flessibilità di cui le startup hanno bisogno per essere resilienti, innovare e crescere».
Altri casi omonimi
«Crediamo che tutte le aziende debbano essere in grado di competere in un ambiente di uguaglianza per non essere lasciate indietro né come clienti né come aziende che forniscono questa tecnologia», ha dichiarato in un comunicato stampa Carlos Mateo, presidente dell’associazione spagnola delle startup che, sulla base di queste motivazioni, ha invitato l’autorità spagnola di controllo della concorrenza ad avviare un’indagine e adottare misure urgenti per garantire un mercato competitivo. Intanto, la Commissione Europea ha chiesto ai competitor informazioni sulla richiesta di dati dei clienti da parte di Microsoft mentre anche l’autorità britannica per la concorrenza e i mercati sta indagando in merito.