La proposta di legge di Christopher Marte mira a tutelare i rider e a dar loro più tempo per concludere le consegne
La food delivery e, in generale, l’ecosistema startup che ha puntato a innovare e rendere più rapide le consegne di pacchi fanno ormai parte della nostra quotidianità. Durante i mesi più difficili della pandemia non abbiamo mai riconosciuto abbastanza il ruolo dei rider e dei corrieri che hanno svolto il proprio lavoro sia per tenere in piedi attività commerciali come ristoranti e pizzerie, sia per venire incontro alle persone isolate in casa. Detto questo, è altrettanto vero che la presenza di questi attori nelle strade delle città di mezzo mondo pone delle questioni. Ne abbiamo parlato di recente anche con il Ceo della startup PonyU – qui potete leggere l’intervista in merito ai dark store. A New York, come si legge su Engadget, il politico Christopher Marte ha annunciato una proposta per proibire a tutte le startup e aziende che basano il proprio business model sulle consegne veloci di inserire nelle proprie campagne di advertising qualsiasi riferimento alla consegna in 15 minuti. Ne va della sicurezza stradale nella metropoli, è l’opinione del politico.
Anche a New York sono presenti gli attori che abbiamo imparato a conoscere in Europa. Come Gorillas, startup berlinese che nel 2021 ha chiuso il suo ultimo round da quasi 1 miliardo di dollari. Aziende come queste hanno da sempre lanciato un messaggio chiaro: le consegne arrivano in un lampo grazie al lavoro dei rider e alla presenza capillare dei dark store nelle città (sono i magazzini chiusi al pubblico dove i ciclofattorini ritirano il pacco per andarlo a consegnare nelle vicinanze).
Dal New York Post apprendiamo anche che il disegno di legge mira a proteggere gli stessi rider. L’obiettivo è in buona sostanza convincere le aziende a dare più tempo ai rider per chiudere la consegna, senza invece dover correre e mettere a rischio la propria sicurezza e quella degli altri. Come insegnano i casi più recenti, il dialogo tra le pubbliche amministrazioni e le startup della food delivery (come del mobility sharing) non è sempre facile: da una parte ci sono i politici che regolamentano un settore quando ormai il mercato è avviato; dall’altra ci sono le aziende che non poche volte hanno minacciato di abbandonare le città di fronte a regole che ne minerebbero il business.