In tre anni dalla nascita, l’ex startup d’Oltralpe ha messo in cassaforte un round da 580 milioni di euro. Abbiamo intervistato il CEO Nicolas Julia: «Ora puntiamo a diventare il numero uno nel fantasy sport»
Valutato 4.3 miliardi, Sorare è l’unicorno francese, con un secondo head-quarter a New York, che in soli cinque anni (dal 2018, anno della sua nascita) è riuscito a raggiungere oltre 5 milioni di iscritti alla community tra utenti, clienti, giocatori e investitori. Tra questi ultimi ci sono anche una serie di icone sportive come Leo Messi, Kylian Mbappé e Serena Williams, che è anche consulente della piattaforma. Ha appena annunciato l’asta dei primi collezionabili digitali mai concessi in licenza delle 5 migliori scelte al draft NBA, in vista della prossima stagione della National Basketball Association. E per celebrare il draft, Sorare offre ai manager l’opportunità di collezionare e giocare con le carte Special Edition delle prime scelte assolute come Victor Wembanyama (San Antonio Spurs), Brandon Miller (Charlotte Hornets), Scoot Henderson (Portland Trail Blazers), Amen Thompson (Houston Rockets) e Ausar Thompson (Detroit Pistons). In cinque aste separate, i Sorare manager potranno dunque fare offerte per le carte Special Edition di questi giocatori.
Sorare ha vissuto un vero e proprio boom, risultando tra le startup – se ancora così la si può definire – in più rapida crescita in Europa. Recentemente ha raccolto un round di finanziamento di serie B da 680 milioni di dollari. Un traguardo degno di nota per la startup di fantasy sport che è riuscita a creare un mix perfetto tra le figurine Panini, la blockchain e gli Nft. Oggi è presente in 180 paesi, in crescita continua. Abbiamo intercettato il suo CEO e co-fondatore, Nicolas Julia, durante il suo primo viaggio in Italia, per farci raccontare questa incredibile storia di successo.
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Come è nato il piccolo impero
Imprenditore francese e co-founder di Sorare insieme ad Adrien Montfort, Nicolas Julia a soli 36 anni ha messo su un piccolo impero nato da una grande passione per lo sport che, però, da sola non bastava. Le sue eccellenti doti di imprenditore, sempre attento alle ultime innovazioni tech, in costante miglioramento negli anni, hanno dato vita a quell’unicorno francese che adesso vale 4.3 miliardi di euro. «Nell’estate del 2018 io e il mio co-fondatore Adrien abbiamo deciso di lanciare Sorare. Da grandi appassionati di calcio, volevamo costruire qualcosa che ci aiutasse a connetterci con il calcio in modo divertente e che fosse accessibile a tutti gli appassionati – afferma Nicolas – Sull’onda delle mitologiche carte Panini, abbiamo creato in versione digitale una serie di carte limitate, mescolate con una delle proprietà intellettuali più ambite: i giocatori di calcio». Così sono nate le carte digitali di Sorare. «Successivamente abbiamo pensato a come riuscire a rendere questa nuova classe di oggetti da collezione utilizzabile online». E ci sono riusciti. «Con Sorare, i fan sono coinvolti per due motivi principali: sotto l’aspetto del collezionismo e sotto quello del gioco».
Come funziona Sorare
Una volta che l’utente si è iscritto alla piattaforma, questo riceve delle card di calciatori, professionisti di basket e baseball. Con queste può costituire una squadra di 5 elementi. Ci sono card gratuite e a pagamento, a seconda del loro indice di rarità. Le card collezionabili sono certificate con lo stesso meccanismo della criptovaluta Ethereum e servono non solo a giocare nei diversi campionati disponibili, ma anche come forma di collezione e investimento, dal momento che può venderle o acquistarle. Una volta creata la squadra, l’utente può decidere di farla partecipare a vari tornei online, sfidando le squadre degli altri giocatori.
Grazie a un sistema di valutazioni abbastanza complesso, basato su molteplici indicatori come, ad esempio, il numero di passaggi riusciti, i km percorsi, i gol, gli assist, le parate ecc.. l’algoritmo proprietario deciderà il piazzamento a fine torneo, con i relativi premi. Al momento, all’interno della piattaforma sono presenti oltre 300 tra organizzazioni e club, tra cui la Premier League, La Liga, Bundesliga, Serie A con 14 squadre, MLS, NBA.. Con Sorare si può partecipare a un’esperienza di gioco globale, anche in campionati diversi, guadagnare premi ed essere interoperabili con altre piattaforme che supportano gli NFT.
Progetti per il futuro
«Vogliamo diventare il numero uno nel fantasy sport, rendere il sistema più semplice e incrementare la nostra community – racconta Nicolas – Ci stiamo muovendo esattamente in questa direzione innalzando, oltre al numero di sport, tra cui pensiamo ad esempio all’hockey e al tennis, anche il numero delle card, delle organizzazioni e dei club». E proprio in occasione della tappa milanese, il CEO ha incontrato un gruppo di giocatori dell’NBA durante “One Court Milano”, il programma della National Basketball Players Association (NBPA) in collaborazione con SDA Bocconi, nato per aiutare i giocatori del campionato di basket dell’NBA a fare rete e imparare da fondatori, creatori e C-level executive di marchi del lusso.
Ma non finisce qui, perché in un futuro imminente (Nicolas ha parlato di entro fine anno) ci sarà il lancio dell’app e l’aumento delle “esperienze” reali, come i premi. «Vogliamo dare l’opportunità ai nostri fan di acquistare e vendere le proprie carte NFT anche attraverso lo smartphone. E invogliarlI con una serie di nuove esperienze», conclude il CEO.