Società costituite online: cosa cambia con le nuove norme?

Con uno dei suoi ultimi atti il governo Draghi risolve l’ultimo nodo della nuova procedura di costituzione online delle società introdotta a fine 2021. Sono stati pubblicati i nuovi statuti standard per startup, SRL ordinarie e semplificate che entreranno in vigore dal 5 novembre. Potranno essere usati per costituire società interamente online, risparmiando grazie a tariffe notarili ridotte per legge.

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La buona notizia è che usando i nuovi statuti standard e la procedura di costituzione online si passa da un costo medio del notaio di circa 1500 euro a un nuovo importo massimo di 400 per le società con capitali sociali bassi. Con gli statuti standard il notaio non ha bisogno di creare uno statuto da zero per ogni cliente e può quindi essere più efficiente e fornire un costo più basso ai suoi clienti.

Aspettavamo da tempo questa notizia. Con LexDo.it abbiamo già aperto migliaia di nuove attività e da ormai più di 10 mesi stiamo usando la nuova procedura di costituzione 100% online con tutti i nostri clienti. Questo perché viviamo già nel futuro: in vista dell’arrivo di questi statuti ci eravamo già portati avanti insieme a molti studi notarili “innovativi” che avevano scelto di accogliere questa novità e di applicare tariffe notarili più convenienti.

La nuova procedura online è nettamente superiore alla procedura tradizionale con firma in presenza dal notaio. I clienti la preferiscono perché possono aprire in tempi brevi e direttamente da casa – sia in Italia sia dall’estero – senza dover andare fisicamente dal notaio, con costi notevolmente ridotti.

Il MISE ha scelto di basare i nuovi statuti standard sulle clausole del precedente statuto ministeriale per le startup telematiche, che è stato già usato da migliaia di società costituite online. Le modifiche non sono particolarmente sostanziali. Il grosso di questi statuti è stato mantenuto con piccole migliorie. Qualche clausola più avanzata (come il tag e il drag along, particolarmente amato dagli startupper) è stata perduta ma lo statuto proposto è in linea con quanto usato dalla stragrande maggioranza delle società e quindi colpisce il suo obiettivo.

In Italia abbiamo dovuto aspettare il 2022 per poter costituire una SRL interamente online, in tempi brevi e con costi inferiori ai €1000. Infatti per aprire una società il notaio non è l’unico costo. Su una nuova società pesano ancora molti inutili bolli e imposte di registrazione che ci rendono meno competitivi con l’estero. Circa €600 di imposte per una SRL ordinaria, che scendono a 200 euro per le startup innovative. Ancora troppo rispetto ai costi di Francia, Inghilterra e Spagna dove i costi complessivi sono inferiori ai 100 euro.

Sicuramente però quello di oggi è un primo passo in avanti. Ci stiamo lentamente avvicinando allo standard internazionale ma serve fare di più. E basterebbe davvero poco. Purtroppo però i ritardi e gli errori commessi nella creazione di questa procedura sono emblematici di quanto i nuovi imprenditori e le startup in Italia non siano visti come una priorità per il paese.

Questo è un errore strategico cruciale dei passati governi e della classe politica italiana in generale. Le statistiche mostrano che le startup sono la linfa vitale delle economie moderne e sono responsabili per la maggior parte dei nuovi posti di lavoro creati. Mentre altri paesi europei hanno concentrato le proprie energie sul facilitare la nascita di nuove imprese in Italia continuiamo ad accumulare ritardi e ostacoli. Il rapporto Doing Business 2021 della Banca Mondiale ha descritto bene la nostra situazione: eravamo il peggior paese in Europa per costi e lunghezza delle procedure per costituire una società.

Da oggi però gli imprenditori italiani hanno un aiuto in più e possono risparmiare migliaia di euro costituendo online. Sarebbe bello che non dovessero fare sempre tutto da soli.