In collaborazione con |
Ormai ci siamo: SIOS24 Summer è alle porte e nel ricco programma dell’evento – consultabile a questo link – torna una nuova edizione dell’Innovation Village, lo spazio dedicato alle startup e a tutte quelle aziende innovative che parteciperanno all’Open Summit per presentare le proprie innovazioni. Come Agrobit che ha sviluppato iAgro, mobile app DSS per favorire l’adozione dell’agricoltura di precisione. In questo articolo di avvicinamento alla prossima edizione dell’Open Summit, in calendario il 20 giugno a Roma negli spazi del Gazometro di Via Ostiense, ci siamo fatti raccontare come funziona la loro tecnologia, quanto ha raccolto finora in termini di investimenti e quanto l’intelligenza artificiale sta impattando nel settore dell’agricoltura. In foto d’apertura, da sinistra a destra, Antonio Donnangelo (Technical Sales Agronomist), Simone Kartsiotis (Ceo e Cto) e Niccolò Bartoloni (Coo).
SIOS24 Summer “Intelligenze Multiple”: registrati e prendi i biglietti
L’intervista ad Agrobit
Presentate la startup come in un pitch
Agrobit è una startup agritech che sviluppa soluzioni di agricoltura digitale e DSS (Decision Support Systems) basate sull’imaging (smartphone, camere montate su trattori, droni) per aiutare agricoltori e tecnici ad ottimizzare le operazioni agricole. Il prodotto principale è iAgro, la prima mobile app DSS quantitativa nata per rendere accessibile l’agricoltura di precisione e per ottimizzare/ridurre l’uso di input chimici e acqua nelle colture arboree. L’app consente, mediante la realtà aumentata, di trasformare lo smartphone in uno strumento di misura agronomico per ottenere un digital twin (modello 3D) delle colture che viene poi analizzato automaticamente in cloud tramite algoritmi di AI e computer vision. I risultati forniti dall’app sono parametri biometrici (spessore, altezza e volume della chioma), biofisici (LAI, LWA, TRV) e la dose ottimale di acqua e agrofarmaco. Ripetendo le scansioni in più punti del campo, l’app permette di generare mappe di vigore e prescrizione utilizzabili direttamente per ottimizzare le operazioni agricole.
Quanto avete raccolto finora?
120mila euro in equity pre-seed, 155mila euro in grant e progetti di ricerca regionali ed europei.
Su quali tecnologie state lavorando?
AI, AR e computer vision applicate al settore agricolo, sfruttando l’imaging da smartphone e drone. Lo scopo è analizzare un grande numero di immagini per estrarre informazioni utili alla gestione agronomica di campo.
Quali sono le competenze del vostro team?
Il team è multidisciplinare, spaziando dall’ingegneria applicata, all’agronomia e all’ICT. Tutte competenze fondamentali quando si parla di agricoltura digitale che comporta necessariamente una trasversalità delle conoscenze.
Quanto l’AI sta impattando nel vostro settore?
L’AI sta impattando molto in quanto abbiamo a che fare con enormi moli di dati provenienti dai sistemi agricoli, composti da esseri viventi come le piante che a loro volta sono immerse in un ambiente ricco di variabili come il suolo, il meteo e il micro-clima. I dati sono tanti e fortemente dipendenti e variabili da situazione a situazione. Per questo serve una AI per digerire tutti questi dati, comprenderli, scartare ciò che è un dato errato e infine consigliare cosa è meglio fare in campo, per risparmiare economicamente e per impattare meno su ambiente e persone (comunità rurali e consumatori finali). In poche parole, la sfida dell’AI applicata all’agricoltura è un problema di ottimizzazione delle risorse per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e resilienza.
Cosa vi aspettate dalla vostra partecipazione a SIOS?
Conoscere investitori e partner. Attualmente stiamo cercando 500mila euro in un round seed per potenziare il comparto sales & marketing.