Il 30 giugno, a Firenze, allo StartupItalia Open Summit Summer Edition 2022, la startup di David Braccini, che ha realizzato calzature utilizzando bioplastiche al 100% riciclabili
Durante il primo lockdown, nella primavera del 2020, David Braccini, fondatore e ceo di Dotzero, decide di lasciare gli studi di informatica e occuparsi della produzione di calzature, settore in cui lavorava anche la sua famiglia, i suoi genitori e i nonni prima di loro. Sceglie però di creare un prodotto diverso, innovativo e, soprattutto, sostenibile. Le scarpe, si legge sul sito della sua azienda, contengono tra sei e 13 componenti, realizzati con materiali diversi. Motivo che le rende, di fatto, non riciblabili.
Braccini sceglie così di utilizzare gli scarti della lavorazione del legno, dell’industria della carta – come lignina, cellulosa e fibre di legno – e della lavorazione alimentare della noce di cocco, per produrre sneaker “con un ciclo infinito“. Acquistabili soltanto online, dopo l’utilizzo è possibile riconsegnarle al personale della startup, che le spedirà a un centro specializzato per il riciclo del materiale.
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Cinque domande al fondatore di Dotzero
StartupItalia: Di cosa si occupa Dotzero?
David Braccini: «Creiamo scarpe provenienti da fonti di scarto industriale, per poi riciclarle, una volta che il consumatore ha finito di usarle».
SI: Quando e come nasce l’idea?
DB: «L’idea nasce durante il primo lockdown da una necessità personale, quella di non poter smaltire in modo corretto le scarpe ma soprattutto per offrire un prodotto che sia trasparente nella filiera di produzione».
SI: Qual è la caratteristica che vi distingue dai competitor e che potrà essere la chiave del vostro successo?
DB: «La caratteristica che ci differenzia rispetto ai competitor sta proprio nella ricerca del fine ciclo di vita della scarpa, dando nuova vita a risorse».
SI: A che punto è il vostro progetto e quali sono gli obiettivi per il futuro?
DB: «Il progetto è ancora in fase iniziale, abbiamo lanciato sul mercato il primo modello e stiamo cercando di capire al meglio i bisogni reali dei clienti che vogliono questo tipo di prodotti. Per il futuro sarà fondamentale, creare un’altra struttura che abbassi i costi del prodotto per il consumatore».
SI: La vostra realtà è stata selezionata per far parte di #SIOS22 Summer: cosa vi aspettate da questa esperienza?
DB: «Da #SIOS22 Summer ci aspettiamo contaminazione di idee e soprattutto spunti sulle nuove tecnologie Web3, che potrebbero aiutarci a valorizzare ancora di più il progetto».