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L’intervista a Roberta Gilardi, amministratrice delegata ospite all’ultima edizione dello StartupItalia Open Summit
Al SIOS21 in collaborazione con Università Bocconi abbiamo avuto modo di conoscere da vicino anche le tante realtà che, per mission, hanno l’obiettivo di creare i ponti tra imprese, pubbliche o private, e gli attori dell’innovazione. I percorsi classici di open innovation, così li chiamiamo da sempre, si sono evoluti negli anni e come StartupItalia siamo sempre pronti a seguire i trend per capire come si innescano i circoli virtuosi che migliorano il business e offrono benefici a clienti e cittadini. G-Gravity, hub di Innovazione e Centro di competenza nato nell’alveo dell’acceleratore di G2 Startups, ha mosso i primi passi nel pieno della pandemia, con l’ambizione di «supportare le aziende nello sviluppo del business, accelerando il loro percorso di innovazione con un approccio sostenibile, responsabile e inclusivo incentrato sulle persone». Così ne ha parlato l’amministratrice delegata Roberta Gilardi, presente allo StartupItalia Open Summit 2021 Winter Edition.
«Ci definiamo un hub innovazione – ha spiegato la Ceo – ci rivolgiamo alle aziende sanitarie, alle società farmaceutiche, e a tutte quelle realtà pubbliche e private interessate a innovare nel campo della salute. Lavoriamo sui temi di strategia, ma possiamo anche valutare l’impatto delle tecnologie sul business». Ad inaugurare il percorso di G-Gravity è stata l’iniziativa Digital Healthcare Sandbox, focalizzata sul settore salute, uno dei tre pilastri su cui si sono specializzate le competenze verticali di G2 Startups. La Sandbox si articola in un Think Tank, realizzato in collaborazione con Fondazione Giannino Bassetti e con lo Studio Legale Portolano Cavallo che esplora tematiche di rilievo della Digital Healthcare e gli impatti di nuovi modelli di gestione e approccio alla cura.
«Proponiamo un approccio basato sulla centralità della persona – ha aggiunto Gilardi – perché le tecnologie abilitano e supportano». Ma in che modo questo hub sta affiancando le aziende clienti nel percorso di innovazione? «Ad esempio stiamo collaborando con un’azienda del settore biotech con cui svolgiamo un lavoro sul mindset aziendale: li aiutiamo, in altre parole, a capire meglio come intercettare possibili innovazioni per migliorare il business». La salute, infatti, non riguarda soltanto l’aspetto medico, ma anche il cosiddetto patient journey e tutti quei capitoli di digital health che diventano strumenti di supporto per paziente e medico.
La Sandbox di G-Gravity è un laboratorio permanente dedicato alla sperimentazione e al testing di soluzioni di Digital Health per creare nuove pratiche e approcci proprio al patient journey. Guidando un’evoluzione del percorso del paziente basata sulla cultura dell’innovazione, sulla ridefinizione degli spazi fisici e online e sull’empatia, questo progetto punta a diventare un punto di riferimento per tutti gli operatori pubblici e privati della salute interessati a riprogettare e sviluppare nuovi servizi a livello territoriale.
Come ci ha spiegato l’amministratrice delegata di G-Gravity «le nostre fonti primarie di innovazione sono le startup, ma compaiono anche gli spin off e altre aziende di tecnologie che propongono soluzioni. Non siamo un attore soltanto di servizio». Ecco perché è nato il segmento della Digital Healthcare Sandbox. «Un fruitore di questo laboratorio permanente potrebbe essere una struttura ospedaliera privata che vuole portare verso l’esterno nuovi servizi, legati alla cronicità per esempio di determinate patologie». In conclusione Roberta Gilardi ha commentato anche l’edizione 2021 appena conclusasi del SIOS in Università Bocconi. «Ho trovato di grande interesse la presenza delle unstoppable women. Bisogna dare voce e spazio alle donne che lavorano in tanti settori, come quello della salute».