Siamo tutte e tutti uguali e al contempo diversi nella nostra unicità, ogni persona con il proprio modo di percepire e vivere il mondo. È proprio questa diversità che ci rende speciali, e che il progetto “Pezzi Unici” intende celebrare e valorizzare. Il nome riflette una visione profonda: ogni persona è unica e irripetibile, un tassello fondamentale di un mosaico più grande.
Pezzi Unici nasce con l’ambizioso obiettivo di utilizzare l’arte, il teatro e la bellezza come potenti strumenti di inclusione sociale, pensati per coinvolgere ragazze e ragazzi con Disturbi dello Spettro Autistico (DSA). Attraverso l’espressione creativa si cerca quindi di migliorare il benessere psicologico e valorizzare le capacità individuali. L’iniziativa, promossa da Engim, impresa formativa di Thiene (Vicenza), è stato realizzato con il supporto della Regione Veneto e in collaborazione con l’AULLS 7 e si basa su un approccio condiviso, dove partecipare non sifnicia essere semplici destinatarie e destinatari, ma attrici e attori attivi nei processi creativi e decisionali, favorendo l’empowerment e il dialogo.
Valorizzare le proprie capacità attraverso l’arte
«La bellezza ha il potere di abbattere barriere e pregiudizi, ispirando empatia e comprensione reciproca, trasformando la creatività in un linguaggio universale che avvicina e unisce le persone al di là delle differenze», spiega a Startupitalia Marta Rigo, responsabile del progetto. «Miriamo a creare un ambiente artistico e culturale dove l’espressione creativa diventa un potente strumento di crescita personale e collettiva».
Il progetto si sviluppa attraverso una serie di atelier che combinano arte, teatro, musica, fotografia e artigianato, offrendo un’opportunità unica di esplorare e valorizzare le proprie capacità in un contesto accogliente e inclusivo. «Ogni laboratorio è progettato per stimolare diversi aspetti sensoriali e cognitivi, con un approccio graduale e modulabile, adattato alle diverse esigenze, in modo da offrire esperienze concrete di condivisione, con un focus particolare sull’interazione sociale e sul benessere emotivo».
Il teatro come strumento per migliorare le abilità comunicative
«L’arte e il teatro vengono utilizzati come strumenti per facilitare l’espressione personale e per esplorare il mondo che ci circonda attraverso linguaggi diversi. Concretamente, questo si realizza tramite una serie di laboratori, ognuno dei quali è dedicato a una forma d’arte diversa, come la cianotipia, il movimento e voce, il photovoice e il music-lab. Questi percorsi – sottolinea Rigo – non solo incoraggiano l’espressione creativa, ma creano anche occasioni di collaborazione, abbattendo le barriere sociali e stimolando il dialogo. In particolare, la recitazione diventa uno spazio di sperimentazione e condivisione, dove ragazze e ragazzi possono esplorare le proprie emozioni e creare legami con le altre persone. Il processo teatrale aiuta a sviluppare la fiducia in se stessi, migliorare le abilità comunicative e promuovere il rispetto reciproco». Così facendo si favorisce anche lo sviluppo del pensiero critico e della capacità di problem solving che torneranno utili non solo nella quotidianità ma anche nei contesti lavorativi.
Percorsi creativi per abbattere le barriere sociali
Ciascun individuo attraverso progetti come questo può esplorare le risorse necessarie per esprimere le proprie emozioni e le proprie idee in modo più autentico e concreto, valorizzando e sviluppando le diverse competenze. Durante queste attività si crea anche l’opportunità per instaurare legami interpersonali significativi, costruendo così un senso di appartenenza. «I risultati attesi – conclude Rigo – includono un miglioramento del benessere emotivo e psicologico, l’abbattimento delle barriere sociali e la creazione di una comunità più inclusiva e accogliente. Attraverso la partecipazione attiva ai laboratori, si prevede che le ragazze e i ragazzi accrescano le capacità relazionali e acquisiscano una maggiore consapevolezza del proprio valore e delle proprie capacità».
Photo Credit: Pezzi Unici, Engim