La piattaforma mette in collegamento chi offre lezioni private (di qualsiasi tipo) e chi cerca un maestro. La startup parteciperà al meeting delle startup europee nella capitale irlandese
“C’è sempre qualcosa da imparare”. Che sia un corso di montaggio video o di tango argentino, di inglese o di flauto dolce, pensateci bene: cos’è che vorreste saper fare? Matteo e Alessandro, 27 e 28 anni, cercavano un insegnante di tennis. E visto che avevano problemi a trovarne uno, hanno deciso di fondare YouClassMe, la piattaforma che mette in contatto chi offre lezioni private di qualsiasi tipo con chi ha bisogno di un insegnante. Il mantra di questa startup, nata a giugno 2015, è proprio “c’è sempre qualcosa da imparare”. L’idea funziona: «In pochi mesi si sono iscritti a YouClassMe quasi 1.300 insegnanti» dice il co-fondatore Matteo Giangaspero. Inoltre, la startup è stata notata anche all’estero: «A novembre andremo al Web Summit di Dublino – dice Alessandro Borrello, l’altro co-founder – siamo nel gruppo delle startup italiane selezionate per partecipare programma Alpha del meeting, dove hanno spazio le startup più promettenti d’Europa».
Matteo è barese, Alessandro viene da Terni. Ma a entrambi piace scoprire nuove realtà: si sono incontrati a Milano, ed hanno deciso di fondare una startup. Iniziano a lavorarci ad agosto 2014, anche se sono a distanza, perché Matteo nel frattempo era a Chicago. Alla fine, però, a giugno 2015 viene lanciata la prima versione di YouClassMe. «Ci abbiamo messo 9 mesi, è stato come una gravidanza; questa startup la consideriamo come un figlio».
Come nasce il team e poi l’idea?
«Ci siamo conosciuti all’università, studiavamo entrambi Giurisprudenza alla Bocconi. Entrambi abbiamo fatto esperienze di studio e lavoro all’estero e un giorno, quasi per gioco, ci è venuta l’idea di YouClassMe. Cercavamo un insegnante di tennis e non riuscivamo a trovarlo. Così ci siamo detti: inventiamo noi una piattaforma che ce lo trovi. Abbiamo allargato l’orizzonte a qualsiasi tipologia di insegnante: da quelli di musica a quelli che insegnano competenze digitali. Volevamo mettere in un solo luogo maestri e studenti, chi può insegnare qualcosa e chi vuole imparare, senza le strutture convenzionali. Siamo un po’ l’Airbnb delle competenze, delle lezioni private. Alla fine di ogni lezione gli studenti danno una recensione dell’insegnante, e così si avvia un sistema di ranking».
Che cosa si può imparare su YouClassMe?
«Praticamente qualsiasi cosa. Certe volte ci stupiamo dell’offerta che c’è, e anche della domanda di competenze, dallo yoga agli strumenti musicali. Le materie, poi, vanno un po’ a periodi: per esempio in estate si richiedevano insegnanti di sport all’aria aperta, a settembre, con gli esami all’università e i test di riparazione nei licei, c’era tanta domanda delle materie scolastiche. Ci sono circa 500 materie e 1.300 insegnanti».
Gli insegnanti li avete attratti utilizzando i social?
«All’inizio sì. Abbiamo anche avviato una campagna Facebook che ha raccolto 5 mila like. Ma poi è cominciato il passaparola. I maestri si trovavano bene sulla piattaforma e la consigliavano agli amici».
Qual è il vostro modello di business?
«Sia per gli insegnanti sia per chi studia YouClassMe è totalmente gratuito. I docenti, però, possono abbonarsi a servizi premium, come avere un profilo più ricco oppure dare la possibilità agli studenti di acquistare le lezioni tramite coupon. Stiamo anche per aprire la possibilità di avere una specie di bollino di “garanzia” con cui noi di YouClassMe certifichiamo e consigliamo il maestro. Abbiamo abbonamenti da 1, 3 o 6 mesi, il prezzo è di 3 euro al mese».
Come siete arrivati al Web Summit?
«Niente di programmato – dice Alessandro – un giorno ero su Facebook ed ho visto la pagina del Web Summit. Abbiamo fatto la richiesta di partecipazione a giugno, e poi a settembre ci hanno fatto fare un pitch via Skype: una sudata che non ti dico. Due giorni dopo ci hanno richiamato per dirci che eravamo selezionati. Per noi sarà un’esperienza super stimolante, e una grande sfida».