Molte cose stanno cambiando per il gigante del settore Venture Capital
Sequoia Capital è nel pieno di una rivoluzione. Nelle scorse ore uno dei più importanti soggetti di Venture Capital della Silicon Valley ha annunciato che ridurrà la taglia economica di due dei suoi principali fondi. Parliamo di quello dedicato alle criptovalute, che passa da 585 a 200 milioni di dollari, e quello cosiddetto ecosystem fund (deputato a investire in altri fondi), che viene dimezzato da 900 a 450 milioni di dollari. Rispetto alla questione criptovalute non è un segreto che il comparto abbia vissuto periodi migliori. FTX, uno degli exchange più grandi al mondo fino al 2022, è stato travolto dagli scandali dovuti alla mala gestione del suo Ceo Sam Bankman-Fried. Sequoia Capital è stato uno dei fondi che ha investito complessivamente 214 milioni di dollari in questa realtà, chiedendo poi scusa agli investitori. E non si tratta di un caso isolato: tra NFT e crypto la situazione finanziaria per le startup è complessa.
Come anticipato, Sequoia Capital sta affrontando un periodo di grandi trasformazioni. Nei mesi scorsi scrivevamo della scelta del fondo di separare le proprie attività globali in realtà indipendenti tra loro: resta saldo il soggetto Sequoia che investe tra Stati Uniti ed Europa, mentre in Asia sono nate due realtà separate: una che opera in Cina e l’altra in India e nel sud est asiatico. Di recente la società ha poi annunciato che Michael Moritz, uno dei Partner storici della società, ha lasciato il proprio incarico dopo 40 anni.
Il settore Venture Capital è in una fase di passaggio così come tutto l’ecosistema startup. I tempi dei soldi facili, dovuti anche ai tassi molto bassi, sono terminati e in un clima economico molto più incerto gli investimenti richiedono maggior cautela. Lo abbiamo notato anche in Italia, dove l’ultimo report di StartupItalia ha fotografato un quadro in chiaro scuro: da una parte i round seed hanno aumentato la taglia, divenendo più consistenti; dall’altra la raccolta di capitale di rischio è diminuita nel primo semestre 2023 rispetto allo stesso periodo 2022.