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Tra le eccellenze lanciate dagli studenti della 42 Roma Luiss c’è anche la startup tech Playerself, che si occupa di gaming e NFT
42 Roma Luiss, la rivoluzionaria scuola di coding senza professori, né rette e né lezioni, raddoppia: sono infatti in corso le cosiddette “piscine”, le tre selezioni della durata di quattro settimane per dimostrare uno studente di Ecole42. La prima piscina è attualmente in corso al The Hub di LVenture Group alla Stazione Termini fino a venerdì 30 settembre, mentre le altre due sessioni partiranno dal 10 ottobre al 4 novembre e dal 14 novembre al 9 dicembre.
42 Roma Luiss si fonda su un modello formativo disruptive con alcune peculiarità:
- Non ci sono professori: i ragazzi apprendono sul campo, imparando dai propri errori. Il modello educativo si fonda su una logica “peer-to-peer”, in cui la collaborazione con i colleghi permette agli studenti di superare gli oltre 200 progetti, divisi in 21 livelli, previsti dal modello. La scuola dura tre anni e segue la logica di un videogioco;
- Non ci sono lezioni né classi: si parte dalle conoscenze di base del coding per poi proseguire con diversi percorsi di specializzazione: dalla cybersecurity allo sviluppo di mobile app, dal design di videogame allo sviluppo di website. Durante questo percorso, gli studenti interagiscono con le tecnologie più innovative: dall’intelligenza artificiale alla robotica, utilizzando i più conosciuti linguaggi di programmazione;
- Non si pagano rette: uno dei pillar del modello 42 è quello di rendere l’education accessibile a tutti, indipendentemente dalla posizione sociale;
- Non servono titoli di studio: la selezione si basa solo sul merito e non servono capacità pregresse di coding. Per accedere alle “Piscine”, è necessario superare due test online.
Durante i 3 anni di durata della scuola sono previsti due stage con l’obiettivo di preparare profili professionali come mobile application developer, startup creator, esperti di cybersecurity e video game designer. Tra gli studenti della 42 Roma Luiss che hanno terminato il percorso c’è il team di Playerself, startup tech che ha l’obiettivo di colmare il gap tra l’industria dell’intrattenimento e la tecnologia Web3 .
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Playerself: da 42 Roma Luiss alla nascita della startup a Km0 in LVenture Group
Accelerata da Luiss Enlabs, l’acceleratore di startup di LVenture Group nato da una joint venture con l’Università Luiss, Playerself è infatti una impresa innovativa che sfrutta il potenziale degli NFT per aprire nuovi mondi agli streamers di videogiochi e ai loro fan, fondata proprio da due studenti di 42 Roma Luiss, Joseph Kosiara, 25 anni, oggi CEO e Luigi Dalle Aste, 24 anni, COO.
“Oggi Playerself Plaza è un marketplace NFT, dove i videogiocatori possono acquistare, vendere e scambiare Non Fungible Token dei loro streamers preferiti. Il lancio della piattaforma è stato accompagnato dalla collaborazione con due dei più famosi streamers che contano oltre due milioni di followers totali solo sui loro canali Twitch” – spiega il CEO Joseph Kosiara – “A fine ottobre introdurremo un videogioco play-to-earn, “Fantastreamer”, ispirato al fantacalcio ma basato anche sul mondo dell’intrattenimento videoludico come Twitch e YouTube, con l’obiettivo di aumentare il coinvolgimento degli spettatori”.
Questi due giovani talenti hanno sviluppato il proprio business proprio durante il percorso nella 42 Roma Luiss. “Dopo otto mesi dalle Piscine, abbiamo voluto intraprendere questo percorso: abbiamo deciso di sfruttare il trend degli NFT e della tecnologia blockchain. Oggi Playerself è una srl innovativa che, grazie al programma di accelerazione di LVenture Group, ha potuto confrontarsi con startup più avanzate” – spiega il CEO – “Ma non dimentichiamo da dove siamo partiti: il modello didattico 42 ci ha appassionato perché si tratta di un percorso pratico, dove ci si confronti con attori diversi e durante il quale la creatività viene messa al primo posto. Questo percorso di accelerazione ci ha insegnato, inoltre, la puntualità e la disciplina, l’ottimizzazione della gestione del lavoro e la suddivisione di questo in base ai ruoli, oltre ad aver avuto modo di poter approfondire la parte di comunicazione. Senza dubbio, posso dire che il nostro team è stato seguito da professionisti e che il percorso in 42 Roma Luiss è stato utile anche per la creazione di occasioni di networking e contatti”.
“L’ambiente 42 è stimolante e ti aiuta a inserirti nel mondo degli startupper fatto di persone pronte ad aiutarti sia da un punto di vista personale che professionale” – concorda il COO di Playerself Luigi Dalle Aste – “È un buon punto di incontro eccezionale, dove è possibile chiarirsi le idee sugli obiettivi da raggiungere e contribuire alla nascita di progetti sempre più innovativi”.