Sono tanti i numeri emersi nella nuova survey Assintel Report speciale startup, presentata dall’associazione italiana delle imprese ICT di Confcommercio: l’83% ha meno di 10 occupati e il 72,6% meno di 5 soci; poco più della metà è in fase di scaleup (52,7%) o di lancio commerciale (26,9%); e il mercato prevalente è quello B2B (64,3%). La ricerca è stata curata dall’Istituto Ixé. «Il focus di questa nuova ricerca non è stato tanto quello di una mappatura asettica delle startup italiane, quanto quello di concentrarci sullo spaccato più innovativo di questo mondo, per coglierne le peculiarità e orientare gli investitori verso un sostegno allo sviluppo di questo prezioso ecosistema», ha commentato Dante Laudisa, vicepresidente Assintel.
Report Assintel: in quali settori sono più attive le startup in Italia?
I principali segmenti di mercato sono l’ICT (per il 38,1% di esse), i prodotti e servizi business (37,4%), l’area healthcare, pharma e biotech (18%), la manifattura (17,3%), la finanza (17%) e il food & beverage (17%). A livello di tecnologie adottate in azienda, l’intelligenza artificiale viene impiegata nel 43,9% delle società innovative, seguita dalle piattaforme digitali (32%), dal Cloud (28,9%) e da sistemi di social media marketing (28,9%).
Leggi anche: Quanto crescono le startup italiane? I risultati del Politecnico di Milano
Rispetto poi alle tecnologie proprietarie quasi il 60% le ha già sviluppate o le sta sviluppando. Il 38,4% ha inoltre brevetti (o li sta sviluppando), percentuale che sale al 52% per le associate Assintel. Centrale anche il focus sulla sostenibilità: per il 68% delle aziende intervistate il loro prodotto ha un impatto in termini ecologici e di sostenibilità, in particolare se rivolto al settore Energia/Utilities (75,6%), Healthcare/Pharma/Biotech (75,5%), Finance (72%) e ICT (71,4%).
Startup e parità di genere
L’ecosistema dell’innovazione è in crescita da anni, ma alcuni problemi restano irrisolti come quello della scarsa presenza femminile in determinati settori, specie ai vertici: secondo il report il 46% delle aziende mappate ha almeno una donna come socia fondatrice, ma la percentuale scende al 25% per la presenza di donne nel Consiglio di Amministrazione. Le Ceo in Italia sono appena il 21,9%. Per quanto riguarda tuttavia le aziende innovative di recente fondazione viene riscontrata una maggior presenza femminile, con una media del 37% all’interno dei CDA.
Quanto usano i social le startup in Italia?
Può sembrare un aspetto secondario, ma la comunicazione online delle aziende innovative è fondamentale per il business e il posizionamento. Praticamente tutte (99%) hanno una presenza sul web con sito o profili social. Ci sono però evidenti preferenze: Linkedin è il social network più usato (con l’85% delle presenze) seguito da Facebook (57,8%) Instagram (57,1%), Youtube (31,3%), TikTok (12,9%) e infine X (10,5%).