I dati sono pubblicati nel report di Anitec-Assinform e InfoCamere
Nel 2022 la crescita demografica di startup innovative del settore ICT – ovvero Information and Communications Technology – si legge nei numeri: sono state 8.416 quelle registrate nell’ottobre 2022, con una crescita dell’8,6% rispetto alle 7.749 rilevate al termine del terzo trimestre 2021. Rimane stabile la distribuzione territoriale con più della metà delle imprese concentrate in tre regioni: la Lombardia conta il 29,4% delle startup e PMI, il Lazio il 14% e la Campania l’8,4%. Sono questi i numeri pubblicati nel report di monitoraggio “Startup e PMI innovative ICT: performance economica” a opera di Anitec-Assinform, l’Associazione di Confindustria che raggruppa le principali aziende dell’ICT, e InfoCamere.
Nel documento emergono anche i settori ICT in cui le startup e PMI italiane si sono specializzate di più. Guidano i filoni di Artificial Intelligence & Machine Learning (12,1%), IoT (10,7%) e Mobile app (8,3%); seguono Big data e data science (5,1%), Blockchain (4,7%), Cloud (3,8%), Industria 4.0 (3,7%); chiudono cybersicurezza e crypto (2,2%). Complessivamente nel 2021 per ogni euro di produzione, le PMI e startup innovative ICT hanno generato 32,3 centesimi di valore aggiunto (32,2 nel 2020) contro 22,5 centesimi nel segmento non-ICT (19,5 nel 2020), a conferma della maggiore creazione di valore da parte delle attività sviluppate dalle aziende specializzate nei mercati tecnologici avanzati.
Secondo Marco Gay, Presidente di Anitec-Assinform «oggi è fondamentale sostenere l’innovazione che viene dalle startup e PMI innovative e i tanti giovani e giovanissimi che hanno idee, talenti, competenze e soprattutto la determinazione per creare nuova impresa». Per Paolo Ghezzi, Direttore Generale di InfoCamere, «il report conferma che ci troviamo di fronte a un universo in salute, portatore di dinamiche in grado di aiutare il Paese a fare il balzo nell’innovazione e nella trasformazione digitale».