Il nostro speciale “Il glossario dello startupper” prosegue alla scoperta del mondo degli unicorni, non le creature leggendarie ma le aziende che riescono ad ottenere questo titolo. Un traguardo molto difficile da raggiungere, specialmente nel contesto italiano, ma non impossibile. Scopriamo quali sono i requisiti per diventare un unicorno e perchè è così difficile esserlo.
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Quando una startup diventa unicorno
Con il termine “unicorno” ci si riferisce a una startup che raggiunge un valore di oltre 1 miliardo di dollari prima della quotazione in borsa. Il termine è comunemente usato nel settore del capitale di rischio ed è stato reso popolare per la prima volta dalla venture capitalist Aileen Lee. Gli unicorni sono molto rari e richiedono una grande dose di innovazione. Il concetto lo aveva ben esplicitato Gianmarco Carnovale, presidente di Roma Startup, durante un’intervista a StartupItalia riferendosi al “caso Bending Spoons”, da molti ritenuto un unicorno mentre per altri non lo sarebbe realmente.
Perchè è difficile essere un unicorno
Ma una startup come riesce a raggiungere il tanto auspicato traguardo? Per diventare un unicorno le aziende devono possedere 5 requisiti fondamentali, riassumibili nelle “5 T”: Team, Total Addressable Market, Timing, Technology e Traction. Requisiti che non sono tanto semplici da ottenere. In particolare, quello che ricercano soprattutto i venture capitalist sono gli investimenti nelle persone, non nelle imprese (Team). Le squadra composte da founder anticonformisti che hanno alle spalle un differente background risultano spesso essere quelle più di successo. Fondamentali sono il talento e le competenze, per questo la laurea è un elemento non imprescindibile ma parecchio importante per raggiungere questo traguardo, oltre all’esperienza.
Mercato e tecnologia
Con il termine “Total Addressable Market” si intende la capacità di arrivare sul mercato con tangibili opportunità di crescita. A questo concetto si lega anche quello del “Timing”: l’azienda deve calcolare i tempi giusti per richiedere gli investimenti e lanciarsi nel mercato. In questo senso, i leader lungimiranti avranno sempre la meglio. Parlando di “Technology”, questa deve essere scalabile. In questa ottica, livelli elevati di automazione consentono che i costi non aumentino con l’aumentare dei ricavi. Infine, la “Traction”, che si basa sul fatto che la startup risolva un’esigenza reale e un percorso chiaro che punta al profitto.