3Bee, Hale, Junker e SEADS sono le italiane che parteciperanno all’11a edizione del SIT. Le vincitrici si aggiudicheranno un premio di 75mila euro. La finale a Vienna il prossimo 29 settembre
L’Istituto BEI ha annunciato le 15 startup finaliste selezionate per l’11a edizione del Torneo dell’innovazione sociale (SIT) che si terrà a Vienna il prossimo 29 settembre. Il Torneo si svolge ogni anno in una diversa capitale dell’UE allo scopo di premiare e sponsorizzare imprenditori sociali europei che perseguono l’obiettivo primario di generare un impatto sociale, etico o ambientale. Quattro dei finalisti di quest’anno sono italiani. Si tratta di 3Bee, startup agri-tech che si propone di migliorare la vita delle api e la biodiversità applicando la tecnologia IoT e gli algoritmi di intelligenza artificiale. Hale, startup che offre terapia digitale personalizzata ai pazienti affetti da dolore pelvico cronico. Junker app è un’applicazione mobile che aiuta i cittadini a differenziare in maniera corretta i rifiuti domestici. Infine, la startup SEADS ha inventato le “Blue Barriers”, barriere che combattono l’inquinamento causato dalle materie plastiche nei nostri oceani.
Il Torneo dell’innovazione sociale (SIT) di BEI
I 15 finalisti rappresentano 8 paesi dell’UE: Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Svezia, e compongono una rosa di candidati selezionati tra oltre 200 concorrenti. I finalisti hanno già partecipato a uno specifico programma di formazione per potenziare le loro capacità di autopromozione e presentazione e per aiutarli a perfezionare i piani aziendali. La formazione ha reso le aziende candidate decisamente pronte a presentare i propri progetti a Vienna dinanzi ad una giuria di specialisti dell’innovazione sociale provenienti dal mondo accademico e imprenditoriale.
I 15 progetti selezionati concorrono per l’assegnazione di premi del valore complessivo di 220 000 euro. I progetti che si assicureranno il primo e secondo premio della Categoria Generale e della Categoria Speciale riceveranno rispettivamente 75 mila euro e 30 mila euro. I premi della categoria speciale andranno a progetti incentrati sull’economia blu e verde. Il concorso avrà un’altra particolarità: al pubblico sarà consentito di votare online. Il progetto che raccoglierà il maggior numero di consensi riceverà un Premio Beniamino del Pubblico di 10 mila euro. La pitching competition delle startup sarà trasmessa in livestream e il pubblico potrà votare il progetto online dalle 15:00 alle 19:00 dello stesso giorno.
Le 4 startup italiane finaliste
3Bee è una startup agri-tech che si propone di migliorare la vita delle api e la biodiversità applicando tecnologia IoT e algoritmi di intelligenza artificiale. Le tecnologie esclusive di 3Bee consentono agli apicoltori di monitorare costantemente e in modo completo i propri alveari al fine di ottimizzare la produzione, risparmiare tempo e curare le api prevenendo l’insorgenza di problematiche e malattie. Attraverso una piattaforma di scambio di crediti, 3Bee potenzia il lavoro degli apicoltori locali e migliora l’impollinazione dell’ecosistema.
Hale è una startup cheha creato una app mobile che offre una terapia digitale personalizzata ai pazienti con dolore pelvico cronico, che – nel caso delle donne – affligge una donna su quattro. La app è progettata in modo da indicare una cura ai pazienti ovunque si trovino; elabora piani mensili personalizzati utilizzando l’intelligenza artificiale per aiutare le persone a gestire meglio i momenti di insorgenza del dolore. Offre un’analisi online, tracciando sintomi, obiettivi e percorsi da seguire. I prodotti di Hale nascono su indicazione e orientamento dei pazienti, il che significa che sono progettati per e con l’aiuto di una comunità, che può contribuire e convalidarli direttamente.
La app Junker è stata inventata dall’azienda italiana Giunko srl. Aiuta gli utenti a fare la raccolta differenziata in modo corretto. Questa app è stata lanciata allo scopo di risolvere una problematica di grande rilevanza in Italia, che riguarda la raccolta dei rifiuti e la differenziata, le cui regole variano da città a città. L’app Public fornisce le informazioni necessarie per fare la raccolta differenziata in maniera semplice e rapida. L’utente fa la scansione del codice a barre del prodotto e ottiene informazioni sui componenti dell’imballaggio, i materiali utilizzati e i contenitori nei quali i rifiuti devono essere conferiti. Ad oggi, 1 200 comuni in Italia hanno aderito all’app Junker, insieme a 20 comuni della Svizzera.
SEADS – acronimo di Sea Defence Solutions – è una startup italiana che ha brevettato le Barriere Blu per combattere l’inquinamento da plastica che affligge i nostri oceani. Queste barriere galleggianti sono una tecnologia brevettata, semplice ma efficace, in grado di arginare il flusso dei prodotti in plastica, accumularli prima che si immettano negli oceani e inviarli a una successiva fase di riciclo, trasformandoli in una risorsa. Le Barriere Blu di SEADS possono resistere alle condizioni normali di flusso fluviale e funzionare durante i periodi piovosi quando i prodotti in plastica vengono trasportati dal fiume; i prodotti vengono filtrati e accumulati sott’acqua ad una profondità di 80-90 cm. Le Barriere Blu sono dotate di un sistema di sicurezza che consente loro di aprirsi durante condizioni eccezionali di piena. Queste barriere, inoltre, non impattano né sulla fauna fluviale, né sulla navigazione.
Le altre startup finaliste
La startup spagnola AlgaEnergy, con base a Madrid, è specializzata nella biotecnologia delle microalghe. Commercializza input agrobiologici basati sulle microalghe che combattono gli effetti causati dai cambiamenti climatici in modo efficiente, aumentando le rese delle colture e migliorandone la qualità in modo sostenibile, riducendo gli input chimici, massimizzando la competitività degli agricoltori e rigenerando la salute del suolo.
La startup austriaca Beetle ForTech ha sviluppato una rete di tracciabilità globale del legname per garantire la provenienza delle risorse. Con il questo sistema olistico di tracciamento del legname e di monitoraggio delle foreste, l’azienda mira a dare una precisa identità a ciascun albero tagliato, a digitalizzare l’intera catena del valore del legname e quindi a rendere la trasparenza un normale requisito.
La startup tedesca Eufonia offre una piattaforma interdisciplinare che esplora il rapporto esistente tra arte, scienza e cultura attraverso il suono. Il “Sub_Bar” di Eufonia riunisce artisti, compreso quelli ipoudenti e sordi, per creare opere originali utilizzando solo le frequenze sonore più basse. Le loro composizioni vengono suonate con potenti sistemi di speaker acustici a basse frequenze (subwoofer), in ambienti e sale di pressione sonora e musicale che creano un’esperienza di ascolto unica e avvolgente che attiva tutto il corpo. Queste performance e installazioni suscitano un senso di concentrazione diverso, e la stimolazione aptica indotta dalla musica porta ad un inequivocabile senso di rilassamento e allineamento tra corpo e mente.
La startup svedese ImagiLabs è stata fondata nel 2018. Offre numerosi prodotti educativi – apps e hardware – per insegnare la programmazione informatica (coding) alle ragazze e ai ragazzi non binari. Scopo dell’azienda è diversificare i soggetti creatori di tecnologia, in quanto le donne rappresentano ancora meno del 25% della forza lavoro in campo tecnologico in Europa. ImagiLabs ha creato l’unica comunità mobile al mondo per bambine interessate alla tecnologia, dando alla programmazione informatica una dimensione davvero ludica e accessibile a questa fascia demografica così difficile da coinvolgere.
L’azienda austriaca Lignovations è la prima al mondo a produrre particelle colloidali completamente naturali a partire dalla lignina destinate ad applicazioni su scala e di alto valore. La lignina è una componente della biomassa vegetale e protegge la pianta dagli effetti nocivi delle radiazioni UV, dallo stress ossidativo e dagli attacchi microbici. Lignovations, impiegando un processo brevettato, trasforma la lignina grezza in un ingrediente high-tech in modo da rendere queste funzioni protettive applicabili a prodotti di uso quotidiano come cosmetici, rivestimenti e imballaggi. Il biomateriale di Lignovations è in grado di sostituire le sostanze chimiche nocive presenti in molti prodotti di consumo, riducendo i rischi che ne conseguono in termini di salute umana e ambiente.
Mycotex, azienda olandese, ha sviluppato l’unico processo di produzione in 3D in grado di realizzare prodotti personalizzati e senza cuciture a partire da radici di funghi compostabili e da altri biomateriali. È un metodo che risolve, quindi, diverse questioni importanti nel settore della moda, della progettazione di interni e del settore automobilistico. Riduce i costi, gli sprechi e l’intensità della manodopera necessaria per le operazioni di taglio e cucito, sostituisce materie plastiche e pelli con materiali compostabili e migliora il comfort e la vestibilità dei capi di moda.
La startup francese Newcy offre un servizio chiavi in mano per la produzione di bicchieri riutilizzabili. Basandosi sul concetto di economia circolare, la Newcy consente alle aziende di migliorare il loro impatto sociale e ambientale: i bicchieri riutilizzabili, dopo l’uso, vengono raccolti e lavati per essere nuovamente impiegati. Le aziende sono quindi aiutate ad attuare la logica dei “rifiuti zero” e a creare allo stesso tempo posti di lavoro locali per persone diversamente abili.
La app Pillio è prodotta da una startup tedesca con sede a Berlino. Si tratta di una app incentrata sul paziente che fornisce a coloro che sono affetti da patologie croniche un sistema semplice e agevole di gestione delle terapie da seguire. La app Pillio provvede a consegnare ai pazienti le scatole dei farmaci prescritti su ricetta, monitora l’assunzione e il loro accesso a medici e a farmacisti. La app aiuta quindi i pazienti di patologie croniche a seguire le cure prescritte. Questo supporto può migliorare i risultati in termini di salute, e quindi contrastare un costante onere finanziario e strutturale sul sistema sanitario e una catena del valore frammentata.
L’azienda belga Resortecs, che si occupa di tecnologie per il riciclo e lo smistamento, è una startup con sede a Bruxelles vocata a semplificare il riciclo di grandi quantità di scarti nel campo della moda. L’azienda promuove l’economia circolare in questo settore impiegando fili di cucito termo- dissolvibili, brevettati a livello mondiale, e sistemi di disassemblaggio termico che consentono di riciclare fino al 90% del tessuto originale. Le soluzioni Resortecs – grazie a innovazioni mirate nel modo in cui i capi vengono assemblati e smontati – consentono ai marchi della moda e dell’abbigliamento da lavoro di affrontare le sfide ambientali odierne al ritmo e alle esigenze della Terra.
L’azienda francese ROSI, fondata nel 2017, fornisce soluzioni innovative per il recupero di materie prime di elevata purezza dai rifiuti fotovoltaici. La sua visione è creare una vera economia circolare per l’industria fotovoltaica e altri settori chiave. L’azienda impiega un processo che consente di recuperare il silicio di elevata purezza e altri metalli che si perdono durante la produzione di celle fotovoltaiche e alla fine della vita dei moduli solari. I materiali recuperati sono poi in grado di essere reintegrati in diverse industrie europee di importanza fondamentale.
Infine, la startup austriaca Dreamwaves, con sede a Vienna, ha sviluppato una app WaveOut che utilizza l’audio spaziale e la realtà aumentata per guidare lo spostamento delle persone ovunque, semplicemente seguendo i suoni in 3D. È l’unica app che guida i movimenti senza che sia necessario per l’utente guardare a uno schermo o interpretare determinate istruzioni. Facilita dunque lo spostamento di tutte le persone, Public attraverso il sapiente uso di audio spaziale, realtà aumentata e un design inclusivo. L’app WaveOut è un valido supporto per i non vedenti e gli ipovedenti, i ciclisti oppure per gli anziani che si sentono insicuri o a disagio quando si muovono e affrontano gli spazi pubblici.