Startupper e investor discutono innovazione davanti al fuoco di un barbecue: si chiama BurningBrain, l’evento per startup, ideato dalla community guidata da Antonio Prigiobbo
«Gli eventi per startup devono continuamente rinnovarsi. Le startup hanno bisogno sempre di nuovi strumenti e stimoli. Non puoi mai pensare di stare fermo perché una tua iniziativa ha dimostrato validità in passato», spiega a Startupitalia Antonio Prigiobbo, founder della community NAStartUp.
Nata nel 2014, oggi può contare su 10mila membri, tra venture capital, startupper, imprenditori e professionisti, che si riuniscono e lanciano format per divulgare la cultura delle startup in modo civico: tutti gli eventi sono gratuiti.
BurningBrain nasce proprio da questa costante ricerca della novità. Il format, alla quale il sottoscritto ha partecipato, si inserisce a pieno nella mission della community, ovvero quella di unire innovazione con convivialità.
Il format si ispira al Burning Man, un festival di creativi che si tiene ogni anno nel Deserto Black Rock nello Stato del Nevada.
C’erano un fuoco, un barbecue per intrattenere gli ospiti, un progetto da valutare e supportare (Flegreo Hub, uno spazio di coworking di Daniele Piro, Alessia Galasso e Marco Valenzano), un lavagna e dei post-it.
Burning Brain, evento disruptive per startup
In pratica, agli ospiti, imprenditori, startupper, professionisti riempiono dei post-it con le loro idee sullo spazio di coworking (rispondendo alla domanda, loro cosa avrebbero fatto per renderlo uno spazio di innovazione).
E poi ognuno di loro si reca “alla lavagna” per affiggere la sua idea e raccontarla.
C’è chi ha proposto di rendere l’intera struttura completamente autosufficiente dal punto di vista energetico, chi invece ha evidenziato l’importanza di creare accessi facilitati per le persone affette da disabilità.
E chi ancora ha evidenziato che le caratteristiche dello spazio si prestano a creare degli “studios cinematografici” per noleggiare attrezzature ed offrire competenze ai futuri filmaker.
In questa atmosfera con gli effluvi della carne alla brace e la possibilità di fare networking è trascorsa la serata, conclusasi con l’intervento del founder di NAStartUp che ha spiegato il senso dell’iniziativa:
«Chi crea innovazioni, o come nel caso di Daniele, Alessia e Marco degli spazi per accogliere innovatori, non deve mai sentirsi solo. La nostra rete si è incontrata con l’obiettivo di trasformare e ottimizzare gli spazi per nuove innovazioni, nell’ottica che servono sempre più luoghi per far nascere nuove idee dal basso, condividendo buone pratiche, esperienze e competenze», continua Prigiobbo.
NAStartUp: fucina di eventi per startup
BurningBrain è solo l’ultimo format nato in NAStartUp che va ad unirsi alle altre iniziative lanciate negli ultimi anni. Tra queste lo StartSupper, la cena delle startup che vede uno startupper, in cerca di feedback per realizzare la propria idea, invitare gli investor e i professionisti in grado di indirizzarli al meglio (ne parliamo qui).
Scorrendo indietro negli anni, la community ha lanciato il format Versus, nel quale a competere, e soprattutto a confrontarsi, erano due categorie apparentemente lontane (come startupper contro filosofi oppure startupper contro pizzaioli) nell’idea che l’innovazione deve contaminare con la sua forza ogni sapere.
UnlockTheSchool, con il quale studenti e studentesse delle scuole superiori incontrano la cultura delle startup, con le testimonianze e i consigli di imprenditori e startupper.
E ancora il “caffè sospeso delle startup” nel quale si riprendeva la tradizione napoletana di regalare un caffè a uno sconosciuto, mettendo in palio una consulenza gratuita nel ramo del business development con un professionista della community.
Format che si accompagnano a Play, l’appuntamento mensile, nato in tempi di Covid, che via streaming racconta nuovi progetti di innovazione:
«Quello che ci rende più orgogliosi è che questi eventi non sono temporanei, ma vedono lo sviluppo di idee che si avviano, mentre altre si consolidano (sono nati ristoranti che uniscono tradizione con innovazione ed è stato messo giù un progetto per realizzare un incubatore ad Ariano Irpino). Le idee insomma nascono e si muovono anche verso il futuro», conclude Prigiobbo.