«Da appassionato dico che ce ne vorrebbero ancora di più, ma l’Italia si difende molto bene. Milano è tra le città con più campetti da basket in Europa. Roma e Bologna pure vanno forti, così come Pesaro». Dario Ferretti, Ceo di Pick-Roll, ha deciso anni fa di mapparne il più possibile lungo la penisola. La sua app, disponibile su Android e iOS, permette di visualizzare gli spazi pubblici disponibili nei vari quartieri. Con le giornate ancora lunghe e la graduale ripartenza post ferie, in molti potrebbero voler scoprire nuovi luoghi per divertirsi, col proposito di fare amicizia. «La pallacanestro è uno sport inclusivo: se vai solo al campetto stai sicuro che qualcuno ti farà giocare».
Come funziona l’app di basket di Pick-Roll?
Dario Ferretti, nato a Roma nel 1986, è alla sua prima esperienza da imprenditore, ma in alcuni anni è riuscito a raggruppare una community online e dal vivo di appassionati di basket, proponendo un modello di business basato sulle sponsorship. Sono oltre 110mila gli utenti iscritti a Pick-Roll e la startup ha aperto da alcuni mesi un round da mezzo milione di euro per accelerare sull’internazionalizzazione.
Con un passato da grafico, Ferretti ha dato il via al progetto quasi per gioco. «Io non vengo da un percorso imprenditoriale. Ho sempre lavorato come grafico pubblicitario. E questo mi ha aiutato a creare il sito di Pick-Roll nel 2014. Poi ho fondato la startup alla fine del 2018». Lo sport è competizione, ma perderebbe il proprio significato se non facilitasse amicizie, aggregazione, spirito di comunità. Forse non c’è definizione migliore di quella espressa nel film L’attimo fuggente dal professore Keating, interpretato dal magistrale Robin Williams. «Per me tutti gli sport sono l’occasione in cui altri esseri umani ci spingono ad eccellere», diceva nella pellicola.
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Pick-Roll, bisogna pagare per registrarsi sull’app?
La passione per la pallacanestro è nata fin da quando Dario Ferretti era piccolo. Ma quand’è sbocciata l’idea? «Mi trovavo nel Regno Unito per motivi personali. Ero solo e chi gioca a basket spesso è alla ricerca di nuovi campetti dove fare amicizie. Solo che non sapevo come orientarmi, non c’era una mappa».
Alcuni anni dopo Pick-Roll raccoglie attorno all’app una community di persone, che ruota attorno alla pallacanestro. Non si paga per registrarsi sull’app. «Tra i nostri maggiori clienti c’è la Federazione Italiana Pallacanestro. Siamo l’app ufficiale del circuito 3×3. Ciò significa che per iscriversi gli atleti devono passare dalla piattaforma». Tra gli altri clienti ci sono Puma, Foot Locker, Decathlon, RedBull che fanno awarness sulla piattaforma.
La logica della community è data anche dal fatto che un utente può aggiornare la mappa, lasciare recensioni e commenti. O perfino segnalare la presenza di un campetto non presente sulla mappa geolocalizzata. Ogni scheda dei campi disponibili sull’app risponde poi ad alcune domande: ci sono fontanelle? Le retine? L’accessibilità per i disabili è garantita? Quando un utente è presente può pure fare il check-in, segnalando che è pronto a giocare. Dario guida una società con attività anche in altri Paesi, come Spagna e sud America. «Abbiamo partecipato al Global Startup Program, a Houston. Abbiamo conosciuto anche quell’ecosistema. Ecco perché abbiamo deciso di lanciare negli Stati Uniti».