«In Italia l’attività di Venture Capital è sottodimensionata». Lo ha detto il Governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta, secondo il quale la raccolta VC trarrebbe beneficio da una maggiore presenza degli investitori istituzionali. «Se assicurazioni e fondi pensione investissero nei fondi nazionali una quota dell’attivo pari a quella della Francia, la raccolta raddoppierebbe». Alla luce di questo obiettivo la Banca d’Italia si impegnerà per l’attuazione della legge delega di riforma del Testo unico della finanza affinché diventi l’occasione per valutare una semplificazione degli obblighi riguardanti i gestori dei fondi più piccoli.
Il commento di CDP Venture Capital alle parole di Panetta
Si tratta di parole rilevanti per l’ecosistema dell’innovazione, considerando la contrazione del fundraising nel 2023, a fronte di una crescita importante negli anni precedenti. Le dichiarazioni del Governatore di Banca d’Italia sono state accolte così da Agostino Scornajenchi, Ceo di CDP Venture Capital.
«Molto bene l’appello del Governatore di Banca d’Italia – ha detto – per convogliare le risorse degli intermediari istituzionali come assicurazioni, casse e fondi pensione sull’asset class del Venture Capital, innovativa e ad alto potenziale, che oggi cuba meno dello 0,1% del PIL contro lo 0,5% della media di altri Paesi europei. Se solo l’1% delle masse gestite da questi enti fosse investito in economia reale, arriverebbero almeno 3/4 miliardi di risorse nella nuova imprenditoria italiana che oggi è già impegnata a sviluppare servizi, prodotti e soluzioni innovative nei settori strategici come intelligenza artificiale, aerospazio, transizione ecologica, salute, manifattura, mobilità e infrastrutture che ci renderanno competitivi nei mercati globali».
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Aumenterebbero dunque le risorse a disposizione del mercato dei capitali, a vantaggio delle startup e dei progetti più innovativi. «Le parole del Governatore – ha proseguito Scornajenchi – sono molto importanti per noi e per tutti gli operatori del VC italiano. Nostro dovere agire in modo professionale, proattivo ed efficiente per costruire una infrastruttura indispensabile ed insostituibile per l’economia del Paese, avendo sempre come faro la creazione di valore di lungo periodo per i nostri investitori. Vale per tutti gli operatori del VC ma in particolare vale per noi di CDP Venture Capital che vediamo fra i nostri stakeholders le più importanti istituzioni nazionali».
Marco Gay, Presidente Esecutivo di Zest, ha aggiunto un commento a riguardo delle dichiarazioni di Panetta: «La necessità di un maggior coinvolgimento degli investitori istituzionali, la rimozione di ostacoli burocratici, la semplificazione della normativa e il miglioramento del rapporto tra ricerca e sviluppo e il mercato sono iniziative che possono veramente ridurre il gap oggi esistente tra l’Italia e i principali Paesi Europei, e guidare una nuova fase di crescita economica».