La società spagnola offre un ampio catalogo di vetture e un sistema online che in due minuti permette di completare il contratto d’affitto da 1 mese a 3 anni. Il Ceo Hans Christ: “Tra un mese arriviamo in Italia”
C’è tanta Italia nel presente e nel futuro di Bipi, il marketplace di auto-as-a-service spagnolo che offre abbonamenti mensili e all inclusive per vetture di tutti i tipi e per tutte le tasche. Attiva dal 2017, la startup con base a Madrid propone un’alternativa alla macchina di proprietà con formule flessibili per andare incontro alle esigenze dei clienti, ed ha attirato l’interesse di tanti investitori e grandi compagnie per aver digitalizzato un servizio che, nel Vecchio Continente, è ancora legato per il 98% al mercato offline.
Cosa offre Bipi
La discriminante del sistema di business dell’impresa guidata dal co-fondatore e Ceo Hans Christ sta nel canone mensile che permette a chi lo sottoscrive di pescare dal già ampio catalogo, in continuo aggiornamento, che miscela vetture nuove e usate per un periodo che spazia da un mese a tre anni. Sembra un leasing ma, a differenza di quest’ultimo e di acquisti diretti e finanziamenti, l’insieme dei costi per spedizione, manutenzione, assistenza stradale, assicurazione e le quote di iscrizioni annuali sono incluse nel pagamento mensile, che prevede anche la possibilità di cambiare auto in qualsiasi momento. Una formula conveniente per una buona fetta di persone, per lavoro come per il tempo libero, tanto che Bipi è diventata in breve tempo un riferimento per proprietari di parchi auto, case automobilistiche, concessionarie e società di leasing.
Round da 16,5 milioni di euro in due parti
Dicevamo del legame della startup con l’Italia, che dopo Spagna e Francia sarà il terzo paese in cui verrà lanciato il servizio. Ma non solo, poiché P101 SGR guida il round di Serie B da 6 milioni di euro in Bipi, che completa il primo investimento da 10,5 euro annunciato lo scorso novembre, portando a oltre 25 milioni di euro la cifra raccolta finora dagli spagnoli. Dopo il sostegno di Adevinta Ventures e Toyota AI Ventures, nell’ordine il ramo investimenti della conglomerata che tra le varie proprietà conta Subito.it e Infojobs e quello del produttore d’auto giapponese, ora è il turno di P101 SGR, che per l’occasione si è affidato al suo secondo veicolo P102 e Italia 500 (fondo di venture capital istituito da Azimut Libera Impresa sgr e gestito in delega da P101).
“Siamo fieri di sostenere Bipi – commenta Andrea Di Camillo, fondatore e managing partner di P101 SGR – perché ha costruito un modello di business ed un servizio che sono destinati ad accelerare la fruizione dell’automobile in modo sempre più digitale e semplice, portando grandi vantaggi sia per l’utente che per i car maker ed i fleet manager. Con il nostro investimento vogliamo contribuire allo lo sviluppo di questo servizio in Europa ed in Italia in particolare”.
“Varietà di auto e partner di settore”
Con l’iniezione di fondi la società madrilena punta da una parte ad accelerare la crescita nel mercato spagnolo, dall’altro a proseguire l’espansione in Europa con lo sbarco in Italia, oltre all’ampliamento del team che al momento conta 90 dipendenti e al perfezionamento della propria tecnologia. Per capire meglio le dinamiche della startup e del settore di riferimento – che con la pandemia ha registrato picchi di crescita maggiori del passato, poiché il modello consente a chi cerca una vettura di trovarne una su misura senza investimenti di rilievo iniziali, aiutando al contempo concessionari e attività di leasing altrimenti in grande sofferenza – StartupItalia ha intervistato Hans Christ, Ceo di Bipi.
Cosa offre il vostro catalogo auto e a quali prezzi di partenza?
“In Bipi è possibile trovare la maggior parte delle marche e dei segmenti a partire da 200 euro fino a 1000 euro al mese a seconda dell’auto scelta. Cerchiamo sempre di avere più varietà possibile e più marche e modelli in modo che i nostri clienti abbiano molte opzioni tra cui scegliere”.
In che modo la pandemia ha aiutato la vostra crescita?
“Siamo cresciuti molto velocemente negli ultimi 6 mesi. Con il Covid-19, i consumatori hanno capito che comprare oggetti ed essere attaccati ai prodotti non è probabilmente la migliore opzione. Il desiderio è flessibilità e pagare per quello che si usa e non farlo per qualcosa che non si utilizza. Gli abbonamenti auto portano questa flessibilità al mercato e anche la digitalizzazione. In Bipi è possibile accedere e chiudere la transazione per un’auto in due minuti, con un processo totalmente online e ricevere la macchina a casa pochi giorni dopo. La pandemia ha anche reso i consumatori più consapevoli che comprare online è efficiente e conveniente: l’auto è uno dei pochi settori di vendita al dettaglio che non è ancora passato all’online e noi vogliamo cambiare questa situazione“.
Vi considera una alternativa o un partner a società di leasing, finanziarie e concessionari attivi nel noleggio di auto?
“Siamo diventati un canale di distribuzione online per molte di queste aziende con il valore aggiunto di un nuovo prodotto come gli abbonamenti. Bipi è un marketplace e una piattaforma digitale per molti produttori e gli altri player per passare al canale online”.
Quando arriverete in Italia e quali sono i passi previsti?
“Stiamo pianificando il lancio in Italia nei prossimi 30-45 giorni. Avremo un team dedicato al mercato italiano, con un direttore generale e uffici in loco. Il team crescerà gradualmente con l’evoluzione del business”.
Quali sono i vostri obiettivi per il 2021 e per i prossimi cinque anni?
“L’ambizione è far emergere Bipi come il fornitore di abbonamenti principale nei mercati in cui operiamo, cioè Spagna, Italia e Francia. Sul lungo termine cercheremo nuove opportunità per nuovi mercati che abbiano senso, tuttavia per ora ci concentreremo sui primi tre paesi“.