Al netto della guerra in corso da mesi nella Striscia di Gaza e della mobilitazione da parte di Israele, l’ecosistema di Tel Aviv resta oltremodo vivace e in grado di attirare investimenti. Per rendere l’idea bastano i numeri dei capitali raccolti dal 7 ottobre in poi, ovvero dal giorno dell’attacco terroristico da parte di Hamas: oltre 3 miliardi di dollari con un taglio medio dei round che sfiora i 20 milioni. Ma non è tutto: pure le grandi tech company internazionali si stanno muovendo con acquisizioni di startup israeliane. Tra le più attive ultimamente troviamo Nvidia, il gigante americano dei semiconduttori.
Le startup acquisite da Nvidia
Come ha riportato CTech, Nvidia ha appena annunciato l’acquisizione per 300 milioni di dollari della startup DECI, specializzata nel crescente settore dell’intelligenza artificiale. Fondata nel 2019 da Yonatan Geifman, Ran El-Yaniv e Jonathan Elial la società ha sviluppato una piattaforma che aiuta gli sviluppatori di AI. E non è tutto.
Pochi giorni fa sempre Nvidia ha espresso l’intenzione di acquisire la startup con sede a Tel Aviv Run:ai, anch’essa focalizzata su un software di sostegno agli sviluppatori. Secondo TechCrunch il deal è stato chiuso a 700 milioni di dollari e questo significa che per due startup in ambito intelligenza artificiale la società di chip USA ha deciso di destinare 1 miliardo di dollari.
Quanto è presente Nvidia in Israele?
Al netto della tragedia che si sta consumando nella Striscia di Gaza, quell’angolo di mondo rimane un territorio estremamente fertile per le startup. Le recenti acquisizioni della società di semiconduttori USA si aggiungono ad altre operazioni condotte in passato: la più importante risale al 2020, quando la multinazionale ha acquisito Mellanox Technologies, realtà israelo-americana, per 6,9 miliardi di dollari. Al momento, come riporta Times of Israel, il colosso dei chip dà lavoro a 4mila persone nel Paese.