Nel polo di Brunico è in costruzione il primo Parco Scientifico e Tecnologico a idrogeno. Già oggi la struttura ospita 90 aziende e startup e 45 laboratori tecnologici
Nuovi laboratori, poli di ricerca e accademici, oltre a una sede interamente destinata all’innovazione nel settore dell’automotive e dell’idrogeno saranno i nuovi spazi che andranno a completare il NOI Techpark di Bolzano durante i prossimi due anni. Con l’intento di supportare le imprese in modo mirato nel loro percorso di sviluppo e aumentare la competitività, Noi Techpark, l’hub dell’innovazione dell’Alto Adige ingrandirà i suoi spazi passando da 222.358 m³ a 432.881 m³. Servizi specializzati per imprese e startup, la nuova Facoltà di Ingegneria della Libera Università di Bolzano, l’Istituto di Biomedicina di Eurac Research, nuovi laboratori con focus su riconversione energetica, efficientamento, cambiamento climatico, e l’estensione delle aree comuni, oltre all’apertura di una sede interamente dedicata al futuro dell’automotive e alla ricerca sull’idrogeno sono i prossimi obiettivi su cui a Bolzano si sta già lavorando.
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In che direzione si sta muovendo l’ecosistema di Noi Techpark
Nato sulle ceneri di un ex polo industriale di epoca fascista, Noi Techpark, operativo dal 2017, oggi ospita 90 fra aziende e startup innovative, 45 laboratori tecnologici, 3 istituti di ricerca e 3 facoltà della Libera Università di Bolzano, per un totale di 1.000 addetti (70% con master o Phd). Ma sono in arrivo nuove infrastrutture, assieme a nuove opportunità che permetteranno di rafforzare il focus sui settori strategici del Green, del Food, del Digital & AI e dell’ Automation & Robotics.
Tutto questo mentre, nella nuova sede di Brunico, è in costruzione un centro di competenza dedicato interamente al settore automotive in cui, in un’area di circa 6.000 m², sarà riunito il know-how dell’industria automobilistica altoatesina. “In Alto Adige uno tra i settori più influenti è, senza dubbio, quello della manifattura, che oggi più che mai ha bisogno di innovazione – ha affermato Ulrich Stofner, CEO di NOI Techpark – In Noi Techpark stiamo cercando di mettere insieme il mondo accademico con le necessità di imprese e aziende, all’interno di un progetto strategico che favorisce la verticalità”. Già, perchè in Alto Adige solo il settore dell’automotive conta oltre 16.000 impiegati con 800 aziende specializzate e Noi Techpark Brunico sarà il primo Parco Scientifico e Tecnologico a idrogeno con un sistema innovativo per lo stoccaggio dell’idrogeno, garantendo un approvvigionamento energetico neutrale per il clima e uno stimolo per l’intero settore automotive locale alla riconversione energetica.
“Per ognuno dei quattro settori su cui ci siamo focalizzati abbiamo costruito una strategy house – ha dichiarato Vincent Mauroit, Director of Innovation & Tech Transfer – Tra i nostri obiettivi c’è quello di creare sinergia tra le varie forme di approvvigionamento come il gas e l’energia elettrica, non considerandole più come elementi a se stanti e favorendo l’aumento dell’efficienza energetica, sempre più sostenibile. In questo senso, guardiamo anche alla produzione di case e fabbriche con materiali riciclabili e riutilizzabili e allo sviluppo di tecnologie ibride essenziale, così come l’implementazione di un approccio sempre più aperto all’open data, all’IoT, alla blockchain, alla cybersecurity. Nel settore automotive vogliamo focalizzarci soprattutto sui veicoli a idrogeno, nello sviluppo di nuove componenti e nuove soluzioni come la guida elettrica e condivisa. Al momento, stiamo eseguendo dei test grazie anche al supporto di 80 partner e aziende che lavorano su nuove tecnologie e soluzioni per innovare il settore”.
NOI Techpark raccontato da Ecosteer e Technè
Elena Pasquali, CEO di Ecosteer, startup che si occupa di una nuova economia dei dati, decentralizzata e distribuita, ha vissuto un periodo di incubazione in NOI Techpark al rientro dalla Gran Bretagna quando, dopo la Brexit, si è sentita un po’ come aver perso la sua casa. “Bolzano e il NOI Techpark ci hanno subito accolti, come in una famiglia – spiega Pasquali – Qui abbiamo lavorato sui primi progetti con Eurac Research, myGEKKO e altre aziende insediate al Noi Techpark, e abbiamo avuto la possibilità di accedere a finanziamenti provinciali per sviluppare e brevettare la nostra Data Ownership Platform”. Ecosteer utilizza la crittografia end-to-end e gli smart contract blockchain per decentralizzare il controllo dell’accesso ai dati, rimettendoli nelle mani dei legittimi proprietari, che possono anche essere premiati per la condivisione dei dati, con l’obiettivo ultimo di avere la piattaforma di proprietà dei dati installata su ogni dispositivo, rendendo lo schema di crittografia end-to-end multicast il mezzo universale per esercitarne la proprietà.
Anche Davide Peli, presidente e CEO di Techne e Presidente Nazionale del Movimento Gruppo Giovani Imprenditori di Confartigianato, ha avuto modo di testare con mano il know-how presente in NOI Techpark. “Da questa esperienza ci aspettiamo di accrescere le nostre competenze nell’ambito dell’innovazione e di poter di collaborare col maggior numero di startup presenti e con la facoltà di Ingegneria di Bolzano. Techne si occupa di diversi settori: dall’industria petrolchimica, alla farmaceutica, fino al settore alimentare, ma anche di automotive e automation. Per questo, stiamo seguendo con molto interesse gli sviluppi della nuova sede a Brunico. Dopo 14 anni di lavori, abbiamo ottenuto la certificazione, che per noi di Techne che ci occupiamo di fornire servizi integrati di metrologia, è un grande traguardo. Ora vogliamo anche allargare il team con giovani talenti”.