Feste private, campus per studenti, porti virtuali per la vendita di yacht: gli spazi digitali 3D e i nuovi progetti della Pmi siciliana raccontati dal suo fondatore e CEO Danilo Costa
Da Palermo a Miami navigando in nuovi mondi virtuali. La storia di Coderblock, Pmi innovativa siciliana nata nel 2015 all’interno della software house Novatek Srl, racchiude le ultime tendenze nell’ambito dell’innovazione e le novità piombate sul mondo del lavoro negli ultimi due anni e mezzo. “Nel 2019 abbiamo inaugurato uno spazio di lavoro condiviso per gestire i gruppi di lavoro in smart working all’interno di uffici virtuali in 3D. Dopo aver proposto una nuova nuova di lavoro da remoto”, racconta Danilo Costa, fondatore e ceo dell’azienda, “ci siamo resi conto di quello di cui il mercato aveva bisogno in quel momento: la possibilità di dar vita a vere esperienze virtuali”.
La tecnologia di Coderblock, basata su blockchain, è rivolta all’ambito B2b e consente la realizzazione di esperienze immersive in diversi ambiti, fra cui eventi aziendali, formazione, telemedicina, immobiliare e shopping online. Tuttavia, per Costa e soci, il digitale non deve soppiantare la realtà fisica. “Il virtuale non è visto come una dimensione sostitutiva della realtà, ma come nuova opportunità di business”, sottolinea il ceo, che, con la sua startup, ha realizzato eventi virtuali e phygital in tutto il mondo, oltre a spendersi molto sul lato della formazione, attraverso campus dedicati all’innovazione.
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I risultati non sono tardati ad arrivare. Lo scorso anno, Coderblock ha chiuso con un fatturato in aumento del 109% rispetto all’anno precedente. Il 2022 è iniziato anche meglio: lo scorso febbraio, Coderblock ha concluso in overfunding una campagna di raccolta fondi aperta a novembre del 2021. Dai 350mila euro previsti, ne sono entrati nelle casse della società 820mila, arrivati da oltre 400 nuovi soci dell’azienda. “Grazie ai fondi raccolti con la nostra seconda campagna su Mamacrowd”, prosegue Costa, “abbiamo gettato le basi per avviare il processo di internazionalizzazione e ampliare il team italiano, accogliendo nuove figure nei reparti sviluppo, 3D e design”. Personale che, nel suo complesso, tra Italia e Florida, “conta 14 persone, perlopiù under30“.
StartupItalia: Come evolveranno gli affari negli Stati Uniti dopo l’ultimo finanziamento ottenuto?
Danilo Costa: «Il principale obiettivo del nostro ultimo aumento di capitale sarà proprio quello di accrescere il business internazionale e assumere nuovo personale commerciale in Florida. Stiamo anche investendo in ambito ricerca e sviluppo per accelerare il processo di crescita all’estero e per la realizzazione del nostro primo metaverso basato su blockchain».
SI: Quali novità porterà?
DC: «Coderblock metaverse è il mondo virtuale in cui vivere esperienze rivoluzionarie nei panni di avatar 3Dm. È un luogo dove creare la propria identità virtuale, vivere avventure in-game, acquistare e personalizzare terre. Le applicazioni sono tante, dalla creazione di nuove community, all’economia decentralizzata. In questo spazio virtuale di condivisione i marchi promuovono la loro attività per nuove opportunità di business in termini di lead generation e vendite. Dopo aver lanciato la nostra prima collezione di nft, abbiamo in cantiere la creazione di un nostro crypto token proprietario, l’apertura delle prevendite delle land e tanti altri progetti legati al nostro metaverso su base blockchain».
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SI: Mercati nft e cripto che, negli ultimi mesi, stanno subendo una fase di arresto importante. Ne state avvertendo le conseguenze?
DC: «Come spesso accade, si tratta di un rallentamento fisiologico che può generare profitto. Il miglior momento per acquistare è proprio mentre il mercato è in ribasso e quello delle criptovalute subisce in maniera alternata dei pattern ribassisti e rialzisti. Paradossalmente, è un aspetto positivo per il mercato, perché permette a nuovi investitori di entrare in queste logiche e iniziare a dare un nuovo contribuito».
SI: Nft, blockchain e metaverso sono dunque ambiti assimilabili in termini finanziari?
DC: «In realtà, un recente report di McKinsey ha dimostrato come la traction del metaverso sia indipendente da quella del mondo delle criptovalute e in generale di blockchain. E anzi, come queste aiutino a definire delle nuove dinamiche sociali ed economiche in grado di aumentare l’interesse verso l’utilizzo dei mondi virtuali».
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SI: Facendo un passo indietro, la vostra decisione di virare sul metaverso arriva insieme o più tardi rispetto alla nascita di Coderblock?
DC: «L’attuale sviluppo in direzione metaverso è nato dalla volontà di unire le esperienze che Coderblock ha vissuto nel corso della sua storia in un unico mondo virtuale condiviso, in cui dar vita alla propria identità, connettersi con altre persone e accrescere le proprie opportunità di business».
SI: Le novità e le innovazioni della vostra azienda iniziano quindi ben prima.
DC: «Con il lancio di Workspace, nel 2019, abbiamo inaugurato uno spazio di lavoro condiviso per gestire e monitorare gruppi di lavoro in smart working all’interno di uffici virtuali in 3D. Dopo aver proposto una nuova concezione di lavoro da remoto e aver raggiunto un picco di richieste in piena pandemia, ci siamo resi conto di quello di cui il mercato aveva bisogno: la possibilità di dare vita a vere esperienze virtuali. Da lì è nata la consapevolezza, soprattutto nelle aziende, di poter sfruttare le potenzialità del virtuale. Non tanto come una dimensione sostitutiva rispetto alla realtà, ma come una nuova opportunità di business. Abbiamo creato padiglioni in 3D per convention e conferenze, realizzando diversi eventi virtuali e phygital in tutto il mondo, aule e campus virtuali dedicati alla formazione, centri commerciali per lo shopping online e mondi virtuali su misura per esperienze personalizzate».
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SI: Dagli eventi alle risorse umane: Coderblock è attiva in diversi campi del B2b. Quali sono i settori che avranno lo sviluppo maggiore nei prossimi anni?
DC: «Abbiamo ospitato eventi di marketing e del settore finanziario e legale, creato ambienti personalizzati per cinema, ospedali, feste private con dj set, campus formativi con studenti provenienti da diverse città italiane e persino un porticciolo virtuale per la vendita di yacht. I settori di applicazione sono davvero infiniti, ma quelli con maggiori potenzialità nei prossimi anni saranno il settore automotive, retail, della formazione e della sanità. In territorio americano, anche il mondo dell’immobiliare sta trovando il giusto spazio nel metaverso».
SI: Quali servizi potete offrire nel campo della salute?
DC: «La crescente innovazione del sistema sanitario, con l’applicazione delle tecnologie della telemedicina, apre le porte anche a nuove possibilità all’interno del virtuale di Coderblock. Pensiamo a un ospedale 3D in cui recarsi col proprio avatar per svolgere una visita medica in videochiamata con uno specialista, a una reception virtuale in cui facilitare e rendere più veloci i processi di prenotazione o di prescrizione di farmaci e presidi. O, ancora, a una cartella virtuale condivisa con il proprio medico».