Nata a Genova e dedicata alla crypto arte, Reasoned Art certifica tramite tecnologia NFT e blockchain l’arte digitale e supporta la creazione e la promozione di file NFT per cantanti e artisti dell’audiovisivo. Il suo co-founder e CEO, Giulio Bozzo, ha dato vita a questa realtà con Andrea Marec nel 2021: «Ho studiato Beni culturali all’Università di Genova e mi sono appassionato alla digital art quando ho scoperto il mondo degli NFT che abilita il tema della proprietà digitale. Da quel momento, nel 2019, è nata questa passione che si è convertita, poi, in una startup. Per la precisione, la realtà imprenditoriale è stata costituita a gennaio del 2021».
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Reasoned Art e NFT
Reasoned Art, con il suo modello di business, è attiva su più fronti: «Oggi le nostre linee di business sono due: il marketplace, dove certifichiamo le opere d’arte con gli NFT, e il progetto “Monuverse”, dedicato alla valorizzazione dei beni culturali con il videomapping attraverso una narrazione interattiva dell’arte, fatta di immagini e suoni», spiega il CEO. Per questo progetto, Reasoned Art lavora in un’ottica di smart city. «Abbiamo presentato un’installazione all’Arco della Pace, a Milano, che si è vestito con un’opera d’arte digitale innovativa progettata da artisti esperti di AI dello studio Ouchhh. L’evento è stato seguito in streaming da più di 5 milioni di persone a livello globale», racconta Giulio.
La startup non si muove soltanto nei confini nazionali: «Abbiamo lavorato anche a Petra, in Giordania, e ci muoviamo tra l’Italia e l’Estero», specifica il CEO.
I progetti futuri di Reasoned Art
«Stiamo pensando a un’evoluzione di “Monuverse”, che è il progetto più innovativo che abbiamo lanciato, ma stiamo attendendo una ripresa del mercato degli NFT. Questo non è il momento ottimale», spiega Giulio. Già, perché se sino al 2022 abbiamo assistito a un’esplosione degli NFT, oggi il mercato è in calo. Ma il team di Reasoned Art guarda al futuro con ottimismo, dopo la chiusura dell’ultimo seed round a 1.4 milioni di euro. «Dopo il percorso di accelerazione con LVenture, iniziato a settembre 2021, abbiamo lanciato un primo round di investimento e un anno fa ne abbiamo completato un altro supportato da investitori sudcoreani e italiani», racconta il CEO.
Per il team oggi occorre riscoprire la capacità di pensare a lungo termine gestendo il progresso tecnologico secondo una governance partecipativa e consapevole dell’innovazione. «Il nostro modo di vivere sta cambiando, e anche le città in cui viviamo: stanno diventando green, digitali, reattive e mettono la tecnologia al servizio dell’uomo – conclude Giulio – In questo contesto, l’arte gioca un ruolo chiave nella rinascita della nostra società: deve essere come un enzima che attiva processi innovativi, come una sorta di palestra in cui individui e comunità possono sperimentare e ricercare la propria autenticità e prospettiva globale».