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Per i futuri founder nel software deeptech c’è Call4Founders, la call di FoolFarm. In palio: 30 mila euro in servizi di accelerazione per le 3 finaliste, fino a 300 mila euro di investimenti e un grant da 20 mila euro per il progetto vincitore. Domande fino al 31 gennaio
L’anno appena concluso, nonostante le tensioni geopolitiche ed economiche, è stato l’anno del deeptech, con investimenti record: un totale raccolto di 16 miliardi di dollari nel bel mezzo della crisi che per altri settori tech ha portato al contrario a massivi licenziamenti.
E per il 2023? Le previsioni mettono tutti d’accordo: il treno dell’innovazione dell’anno appena iniziato sarà guidato dalle startup deeptech. Perché gli imprenditori delle startup deeptech, oltre alla profonda conoscenza della tecnologia, hanno il sogno che le loro innovazioni siano messe al servizio della collettività per migliorare la vita in modo profondo (o deep come dicono gli inglesi). Per questo le startup deeptech per esser definite tali devono assumersi due rischi: il primo in ambito scientifico perché hanno come obiettivo di dimostrare che il loro progetto funzioni, il secondo devono essere certe che l’innovazione progettata abbia un mercato scalabile. L’ambizione di una startup deeptech è di guidare l’innovazione affrontando i temi critici per il paese come i cambiamenti climatici, innovazione industriale, salute e benessere.
L’approccio all’innovazione deeptech offre delle opportunità straordinarie. Tali opportunità sono ancora più straordinarie per le imprese italiane, dato che il tessuto economico e industriale che formano ben si addice a cavalcare questa nuova onda d’innovazione. E proprio per i futuri founder nel deeptech Foolfarm, startup Studio Europeo specializzato nel settore del deeptech, ha lanciato Call4Founders, programma che mette in palio: 30 mila euro in servizi di accelerazione per le 3 finaliste selezionate, fino a 300 mila euro di investimenti e un grant da 20 mila euro per il progetto vincitore. Le domande sono aperte fino al 31 gennaio.
FoolFarm, la fabbrica di startup deeptech
Costituita nel luglio del 2020 da Andrea Cinelli, FoolFarm è uno dei maggiori startup Studio Europei specializzato nel settore delle tecnologie di frontiera deeptech (Intelligenza Artificiale, Cybersecurity, Realtà Aumentata, Blockchain). La società è una sorta di fabbrica di startup che ha aperto a Milano (con sedi anche a Lecce e Roma) i suoi Innovation Hub “Foolers Village” per sostenere la nascita da zero e lo sviluppo di nuove imprese.
A novembre 2022 FoolFarm ha completato un importante round di 3,5 milioni di euro da parte di investitori primari tra cui KPMG ed il Gruppo IBL Banca. FoolFarm è un Venture Builder in quanto, a differenza dei tradizionali incubatori o acceleratori, crea imprese da zero e le porta sul mercato attraverso un processo industriale proprietario della durata di 36 mesi chiamato BeFool. Il modello di business di FoolFarm è tra i primi al mondo ad unire il Venture Building, ossia la creazione, il lancio e il finanziamento di startup a partire dalle idee e dai progetti selezionati (nelle unit Lab e Garage), al Corporate Venture Building, dove FoolFarm diventa un centro di innovazione esterno per le imprese, crea e co-fonda startup “di servizio” nei settori deep-tech sulla base delle esigenze e richieste specifiche delle imprese stesse (nella unit Spark).
Le startup deeptech di Foolfarm
Negli ultimi dodici mesi, FoolFarm ha lanciato 4 startup di successo sviluppando oltre 15 milioni di euro i termini di asset value e raccogliendo investimenti per oltre 1,5 milioni di euro attraverso la propria community di investimento, il Foolers Club: Voiceme, la piattaforma brevettata di Secure Customer Autentication che consente di trasformare la voce di una persona nella sua identità digitale, permettendo all’utente di autenticarsi, pagare, firmare documenti e accedere a luoghi fisici, attraverso la propria voce; IIO una piattaforma di Voice-as-a-Service in grado di dare voce a ogni applicazione e adattarsi naturalmente alle conversazioni uomo-macchina, senza problemi di privacy; Fragmentalis, startup di cybersecurity che protegge i dati delle aziende e dei propri clienti attraverso la polverizzazione del dato; UpME, piattaforma di “intelligenza aumentata” che consente attraverso l’AI di fornire ad ogni dipendente un suo “alter-ego” digitale della propria conoscenza consentendo un risparmio in termini di tempo necessario per reperire informazioni di oltre 50minuti /giorno in un contesto dove le fonti di informazioni (email, chat, documenti) sono oramai molteplici e di difficile gestione per tutti noi.
Fragmentalis, la polverizzazione del dato
Fragmentalis è una piattaforma SaaS di cybersecurity dedicata alle aziende. La startup sfrutta la tecnologia brevettata della polverizzazione del dato (sviluppata nei laboratori di ricerca e sviluppo di FoolFarm) per criptare, frammentare e richiamare i dati con il cliente che sarà l’unico possessore della chiave che ne ricompone i frammenti (da qui il nome Fragmentalis): questo è possibile grazie all’utilizzo di tecnologie come la blockchain, l’intelligenza artificiale e sistemi di criptazione omomorfica.
Il processo per lavorare su dati criptati chiamato appunto computazione omomorfica è in grado di complicare la vita degli hacker. Se solo si pensa che ogni giorno le aziende sono sottoposte ad attacchi hacker che nella maggior parte dei casi mirano a sottrarre i propri dati e quelli dei clienti. In Europa le aziende spendono oltre 35 miliardi in sicurezza informatica ogni anno e, nonostante ciò, si verificano in media, oltre 356 data breach giornalieri che lo scorso anno hanno comportato sanzioni alle aziende per 1,1 miliardi, 80 milioni solo in Italia.
Fragmentalis lanciata a giugno 2022, ha completato l’aumento di capitale (Pre-Seed) raccolto 300 mila euro, attraverso un Convertendo con una valutazione compresa tra i 3,5 milioni di euro e 8 milioni di euro, dalla community di investimento di FoolFarm, il Foolers Club.
IIO, la nuova frontiera delle piattaforme conversazionali costruita intorno alla persona, ai suoi bisogni e alle sue emozioni
IIO, startup guidata da Pasquale Bombino, è una soluzione Voice-as-a-Service innovativa, made in Italy, con totale protezione della privacy, che si propone di “dare voce ad ogni applicazione”. Si tratta di una piattaforma progettata per adattarsi naturalmente alle conversazioni uomo-macchina, riconoscendo lo stato emotivo della persona e garantendo la massima sicurezza e protezione del dato. IIO abilita conversazioni tailor-made con logiche di Machine Learning, gestendo flussi conversazionali in maniera naturale e implementandosi in maniera no-code con i propri clienti. IIO nasce nei laboratori FoolFarm ed ha il suo cuore nella tecnologia brevettata ACE (Adaptive Conversational Engine), che consente di riconoscere le emozioni delle persone dalla loro voce, permettendo conversazioni naturali uomo-macchina. IIO, inoltre, integra la tecnologia Secure Voice basata sulla tecnologia brevettata della “polverizzazione del dato” di FoolFarm, che assicura i massimi livelli di sicurezza e privacy per gli utenti, rendendo l’utilizzatore l’unico ed esclusivo owner delle proprie informazioni. IIO, nel mese di aprile 2022 ha chiuso un round di investimento Pre-Seed di 300 mila euro, grazie al coinvolgimento di 30 investitori della community Foolers Club di FoolFarm.
VoiceMe, la voce come identità digitale
VoiceMe, startup guidata da Mauro Ferri, è la piattaforma brevettata di Secure Customer Autentication che consente di trasformare la voce di una persona nella sua identità digitale, permettendo all’utente di autenticarsi, pagare, firmare documenti e accedere a luoghi fisici, attraverso la propria voce. VoiceMe nel 2021 ha raccolto 560mila euro da una cordata di oltre quaranta investitori, sia italiani che internazionali che fanno parte della community Foolers Club con focus su investimenti in ambito AI e blockchain in Italia. Il progetto di VoiceMe conferma l’attenzione e l’interesse da parte del mercato per questo tipo di applicazioni e tecnologie e ha una evaluation che già oggi si avvicina ai 10 milioni di euro, valore decisamente alto per una startup italiana appena costituita. Inoltre lo scorso dicembre, l’ufficio Italiano Brevetti e Marchi ha attestato il carattere innovativo delle soluzioni tecnologiche di VoiceMe. Il brevetto consente a VoiceMe di poter proteggere la propria tecnologia: l’app consente dopo aver effettuato una semplice procedura di on-boarding, di creare una password vocale (VoiceKey) capace di autenticare una persona con un alto livello di sicurezza, superiore anche ai tradizionali sistemi di identificazione biometrici basati sulla rilevazione del volto e rispettando la completa privacy del cliente.
UpME, l’alter-ego digitale
UpME, la prima piattaforma di “intelligenza aumentata” che consente attraverso l’AI di fornire ad ogni dipendente un suo “alter-ego” digitale della propria conoscenza consentendo un risparmio in termini di tempo necessario per reperire informazioni di oltre 50 minuti al giorno in un contesto dove le fonti di informazioni (email, chat, documenti) sono oramai molteplici e di difficile gestione per tutti noi.
Nell’intelligenza aumentata l’AI integra e supporta il pensiero, l’analisi e la pianificazione umani, mantenendo però l’intenzione di un attore umano al centro dell’interazione uomo-macchina. I nuovi strumenti possono fare questo, a patto però di essere alimentati adeguatamente e gli algoritmi funzionano solo con dati a supporto e con un continuo aggiornamento.
Call4Founders, il programma Foolfarm per i futuri founder nel deeptech
Lanciata da Foolfarm, in collaborazione con StartupItalia, Call4Founders mira a identificare le migliori idee / progetti / startup (pre-seed stage) in ambito software deeptech presenti all’interno del panorama nazionale. In palio ci sono: 30 mila euro in servizi di accelerazione per 3 finaliste selezionate, fino a 300 mila euro di investimenti e un grant da 20 mila euro per il progetto vincitore. L’opportunità è rivolta a tutti i progetti di startup in ambito deeptech ed in particolare nei settori: Intelligenza artificiale, Blockchain, Web3, Cybersecurity, Metaverso, Realtà Aumentata, Computer Vision e Biometria.
Le startup vincitrici entreranno di diritto nel programma Garage con un grant di 20 mila euro che li aiuterà a supportare le fasi iniziali, prima di presentarsi all’Investor Day. I founders potranno contare su un team di top experts (tra cui diversi ex startupper con exit di successo ed esperti internazionali) dedicato cross-function che li aiuterà a costruire e finalizzare tutte le componenti che serviranno alla startup per crescere attraverso i vari round di finanziamento: Team Product & Technology, Team Strategy Garage, Team Finance, Team Business Development, Team Human Resources, Team Marketing & Communication. In aggiunta al supporto operativo del team FoolFarm, la startup potrà accedere ad un privilegiato ecosistema di partner costituito da c-level, mentors, corporate, e investitori, che saranno coinvolti nel supporto alla crescita, nell’identificazione di potenziali clienti/fornitori e nell’accesso a capitali e mercato.
Tra questi il Foolers Club, la Community di nuova generazione di business angels che conta più di 150 membri tra esperti ed opinion leader globali e che investe attivamente nelle startup FoolFarm, e da cui verranno selezionati top-class mentor che si affiancheranno alle startup. I vincitori della call potranno inoltre contare sulla partecipazione agli Innnovation Day FoolFarm, durante i quali entreranno in contatto con venture capitalist e investitori terzi puntando a raccogliere fino a 300 mila euro. Infine, è prevista la possibilità di usufruire di desk dedicati all’interno del “Foolers Village” che permetteranno di lavorare day-by-day al fianco del team sopra menzionato e alle altre startup del portfolio nell’Innovation Hub di Milano.
Possono inviare la propria candidatura sia imprenditori singoli che team di co-founder, sia in fase di business idea che startup appena nate.
L’opportunità Call4Founders è aperta fino al 31 gennaio. Non perdere la tua occasione e compila il form !