Kirke è il primo social network-marketplace europeo dedicato esclusivamente ai creativi e alle community dell’intrattenimento, con un focus su contenuti autentici e privi di interventi generati dall’intelligenza artificiale. Nato per rispondere alle esigenze di artisti, illustratori, autori e appassionati di anime, manga e webtoon, Kirke si pone come un punto di riferimento per chi desidera condividere e monetizzare le proprie opere in un ambiente sicuro e su misura.
L’obiettivo principale della piattaforma è supportare le moderne carriere creative, offrendo strumenti di interazione e monetizzazione che permettano ai talenti di bypassare gli intermediari e raggiungere direttamente il proprio pubblico. Kirke unisce le funzionalità di un social network a quelle di un marketplace verticale, promuovendo un ecosistema inclusivo e stimolante, ideale per sviluppare progetti indipendenti e sostenere il lavoro autonomo.
Con un’attenzione particolare alla qualità dei contenuti e al rispetto dell’autenticità artistica, Kirke si distingue per il suo approccio etico e innovativo, diventando un punto di incontro per creativi e fan in cerca di uno spazio dove esprimersi, scambiare idee e costruire relazioni solide all’interno di un settore in forte crescita.
Kirke è tra le finaliste del programma di accelerazione MVP Factory, il programma di accelerazione dedicato all’innovazione nelle industrie culturali e creative, realizzato da Apply, Nana Bianca, StartupItalia e Radix Srl, con il supporto di Invitalia, dell’Unione Europea e del Ministero della Cultura. MVP Factory si avvale di una rete prestigiosa di partner, tra cui Rai Cinema, Giffoni Innovation Hub, BASE Milano e molti altri, per promuovere soluzioni innovative e sostenibili.
Il programma è finalizzato a incentivare l’innovazione di pratiche, prodotti, format e modalità mediante le quali viene prodotta e fruita l’offerta culturale e creativa in Italia.
Ne abbiamo parlato con Valentina Todeschi, CEO di Kirke (Marco Rizzetti è Co-Founder e CTO).
Com’è nato il vostro progetto e come si propone di rivoluzionare il comparto delle industrie creative?
Kirke è nato con l’obiettivo di offrire una piattaforma di riferimento alle community che ruotano attorno ai prodotti di intrattenimento, attualmente prive di uno spazio leader dedicato. Si tratta del primo social network-marketplace europeo che non accetta contenuti generati dall’intelligenza artificiale. Mentre molte startup hanno abbracciato questa nuova tecnologia, noi ci siamo concentrati sulle criticità che essa comporta per il nostro target, aggravando le difficoltà di un settore già penalizzato dalla mancanza di servizi personalizzati. Kirke è quindi sia un luogo di scambio creativo sia uno strumento per monetizzare in modo sicuro, integrabile ai propri profili.
In che modo MVP Factory vi ha aiutato a strutturare il vostro progetto, preparandolo alle richieste del mercato?
MVP Factory ci ha supportato soprattutto attraverso il proprio network di professionisti, permettendoci di entrare in contatto con figure strategiche per il raggiungimento dei nostri obiettivi.
Quale impatto sociale o economico vi aspettate di generare?
Kirke interviene in un contesto segnato da grandi cambiamenti sociali: anime, manga e webtoon sono passati da fenomeni di nicchia a trend globali, mentre i giovani creativi – spesso delusi dalle opportunità offerte dal mondo del lavoro tradizionale – sono spinti a bypassare gli intermediari per raggiungere direttamente il proprio pubblico.
Un esempio?
Kirke crea un ambiente inclusivo che sostiene le nuove carriere creative, promuovendo il lavoro autonomo e lo sviluppo di progetti indipendenti in un settore in forte espansione. Per fare un paragone pratico, immaginate un mix tra Patreon, Fiverr ed Etsy, con artisti umani verificati, una verticalità sull’intrattenimento e una componente social pensata per aumentare la user retention e facilitare l’incontro con nuovi pubblici.
In che modo state validando il vostro prodotto con un MVP che riduce sprechi di tempo e risorse per ottenere feedback reali dal mercato?
Kirke conta oggi più di 1.400 beta tester internazionali entusiasti, grazie ai quali ogni nuova funzionalità viene testata in tempi rapidi con feedback immediati. Questo dialogo continuo ci ha permesso di attrarre utenti provenienti da piattaforme concorrenti e di coinvolgerne di nuovi attraverso il passaparola.
Guardando al Demo Day e ai prossimi mesi, quali sono i vostri piani per scalare il progetto? Come intendete attrarre partner e investitori?
La crescita di Kirke passa attraverso collaborazioni strategiche con artisti e aziende del settore, coinvolgendo sia startup emergenti che realtà consolidate. Il nostro prossimo obiettivo è completare la validazione del modello di business per presentarci al Demo Day con metriche interne solide, in grado di dimostrare il potenziale di un mercato spesso distante dalle logiche degli investitori tradizionali.