Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha incontrato Uljan Sharka, amministratore delegato di iGenius, azienda innovativa al lavoro su Modello Italia, intelligenza artificiale sviluppata insieme al consorzio Cineca al Tecnopolo di Bologna, dove è presente il supercomputer di Leonardo. Su StartupItalia abbiamo seguito gli sviluppi di iGenius che nel 2022 aveva chiuso un round Serie A da 10 milioni di euro. Vediamo quali sono gli obiettivi di Modello Italia.
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Cosa fa iGenius con l’AI
Modello Italia è l’ultimo dei prodotti sul quale è al lavoro iGenius, realtà fondata nel 2016. Tra quelli più noti c’è Crystal, advisor di AI per la data intelligence. Lanciato sul mercato a inizio 2019, la startup lo aveva prima testato con un progetto pilota all’interno di Enel. «Crystal è nata per democratizzare la business intelligence – ci spiegava in un’intervista il Ceo Uljan Sharka – da smartphone, tablet o altri device chiunque all’interno di un’azienda può conversare con l’AI, chiedendo dati sul fatturato e molto altro. A differenza di un assistente vocale, l’advisor ti guida nell’esplorazione dei dati, offrendo spunti su come usarli per prendere le decisioni migliori».
Cos’è Modello Italia?
Passiamo ora a Modello Italia. Secondo gli annunci di iGenius il rilascio del software in modalità open source dovrebbe avvenire nel 2024. Come spiega la startup l’obiettivo con questa tecnologia è «realizzare un nuovo modello di GPT, completamente italiano, per aiutare aziende e Pubblica Amministrazione a sfruttare pienamente i vantaggi derivanti dall’Intelligenza Artificiale generativa, anche in settori sensibili come sanità, finanza, sicurezza nazionale. Tutto nel massimo rispetto delle normative sulla privacy e sulla sicurezza nazionale».
Quanto è competitiva l’Italia sull’intelligenza artificiale?
In un contesto europeo che fa i conti con l’AI Act , la strategia della startup italiana – come quella di molte altre – è puntare anzitutto sull’essere in linea con la normativa, condizione indispensabile per poter operare nel mercato del vecchio continente. Una volta pubblicato Modello Italia, aziende e PA avranno a disposizione un cosiddetto Foundational Large Language Model (“Foundational LLM”), vale a dire un modello di reti neurali in licenza open source, addestrato con diversi trilioni di token.
Dalla fine del 2022, ovvero da quando è stato pubblicato ChatGPT, l’intelligenza artificiale domina il dibattito, con gli investitori che puntano i riflettori sulle software house più promettenti. Al momento gli USA sono a capo della transizione (con OpenAI), mentre in Europa guidano il gruppo unicorni come la francese Mistral AI. Per recuperare terreno e investire sui campioni nazionali, CDP Venture Capital ha virato risorse e attenzione del Piano Industriale 2024-2028 proprio su tecnologie di frontiera come l’intelligenza artificiale, per la quale è previsto 1 miliardo di euro di investimenti.