Si tratta di un sito aperto, pensato per essere arricchito dai commenti e dalle testimonianze di altri studenti italiani e stranieri contro la discriminazione
Un portale web per raccontare e denunciare storie di discriminazione tra i ragazzi. Il progetto nato grazie al Comitato Collaborazione Medica è stato presentato il 15 ottobre nella sala Teatro dell’Officina dell’Hub Cecchi Point di Torino. Il portale, frutto del lavoro delle video interviste degli studenti, si chiama Millevoltidellasalute.it. Si tratta di un sito aperto, pensato per essere arricchito dai commenti e dalle testimonianze di altri studenti italiani e stranieri.
Chi è stato coinvolto?
Finanziato dall’Agenzia Piemonte Lavoro attraverso il Fondo Sociale Europeo “Azioni per la promozione della cultura di parità”, il progetto ha coinvolto gli studenti di 8 scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio piemontese. Un percorso articolato di incontri che, attraverso un metodo partecipativo e non formale basato su giochi di ruolo, brainstorming e dibattiti, ha stimolato la riflessione sul tema della discriminazione con l’obiettivo finale di promuovere una cultura di parità, intesa non solo come uguaglianza di trattamento ma anche come rispetto della dignità della persona. I risultati che si possono comprendere dalle interviste fanno riflettere.
Cosa dicono i sondaggi?
I sondaggi hanno rilevato casi di discriminazione tra ragazzi oppure messi in atto da un gruppo verso una singola persona. Si tratta soprattutto di episodi subiti o cui i giovani hanno assistito: manca infatti negli adolescenti la consapevolezza di mettere in atto comportamenti discriminatori, che spesso sono confusi con la mera violenza.
Su un totale di 70 interviste le categorie più rilevanti, per quanto riguarda la discriminazione sono il colore della pelle e l’origine etnica (32%); seguono pensieri generici non associati a categorie specifiche (30%) e la discriminazione di genere (12%). Un argomento molto sentito è anche la discriminazione sessuale, un tema su cui i ragazzi si esprimono in base a sensazioni epidermiche e confuse, spesso a causa di una mancata educazione sessuale.
Resta una percentuale (15%) legata a discriminazioni legate a diversità non ben codificate: essere “strano”, parlare “diversamente”, essere troppo grasso, troppo magro, avere un neo appariscente. E sono proprio quest’ultime quelle vissute maggiormente a scuola.
Il kit didattico di Millevoltidellasalute
Una fotografia che può essere molto utile agli insegnanti e agli educatori che oltre al sito Millevoltidellasalute.it avranno a disposizione un kit didattico composto da tutti i materiali utilizzati nel corso del progetto che potranno essere adattati per esperienze analoghe. Un modo intelligente per usare il Web anche a scopi sociali: il sito è sicuramente uno strumento che, anche solo per curiosità, sarà visto dai 70 ragazzi protagonisti che a loro volta potrebbero “contagiare” altri amici.
Un passaggio di contenuti virale che avviene attraverso la Rete con la complicità di un’intesa tra l’organizzazione non governativa, Comitato Collaborazione Medica e le Asl torinesi che in questi mesi di progettualità hanno organizzato anche focus group con il personale sanitario.