Duecento mamme blogger a confronto sul tema scuola e internet lanciano un appello: non lasciateci sole
Immaginate duecento mamme blogger tutte insieme per due giorni a scambiarsi idee, suggerimenti, proposte, esperienze sull’essere genitori. Provate, ora, a pensare che la maggior parte di loro ha un blog. Siamo al Social Family Day, la due giorni che nello scorso fine settimana, ha richiamato al Quanta Village di Milano, le mamme 2.0 d’Italia. Sono arrivate da ogni parte del paese su invito di una di loro, Jolanda Restano, che nel 2009 ha creato Fattore Mamma, una società di servizi in grado di creare relazioni vere fra i brand e le mamme.
Da sabato a domenica hanno lavorato attraverso workshop, conversazioni tematiche, presentazione di esperienze ragionando su come migliorare il proprio blog , sull’opportunità del telelavoro ma anche sui figli e la rete, su come la scuola aiuta i genitori ad accompagnare i bambini nella sfera digitale.
Volti giovani, donne 40enni in carriera, qualche volta maestre, come Lucia che con il suo MammaCheMaestra racconta la sua esperienza dietro la cattedra condividendo emozioni e progetti o Elisa Artuso, anche lei insegnante, mamma di due bambine, autrice di “Eco-famiglie” che racconta su MestierediMamma di essersi (quasi) spogliata in classe per far riflettere i suoi ragazzi sulla dignità femminile e il corpo delle donne.
E poi c’è la storia di Mary che ha creato il blog Mammaetacchiaspillo perché nonostante sia su una sedia a rotelle ama indossare scarpe con i tacchi.
Paola, pedagogista part-time, mamma a tempo pieno con HomeMadeMamma ha messo a disposizione la sua esperienza per tutte le altre madri.
Stiamo parlando di 1412 blog che si possono scoprire attraverso MammaCheBlog.
Un “esercito” di madri connesse: secondo Paolo Ferri, docente di tecnologie didattiche alla facoltà di scienze della formazione primaria della Bicocca, sono il 92% quelle che usano internet. Un mondo interessato a capire come la scuola stia affrontando l’avanzata di internet e dei social network tra i giovani. A sentir Sara Dania, che ha creato Smamma, con una sezione dedicata alla scuola, i ragazzini sono ormai oltre Facebook.
Ma a preoccupare tutte, resta il cyberbullismo soprattutto di fronte agli ultimi dati, diffusi proprio in questi giorni, a seguito di un’indagine condotta da WWE, società americana di entertainment con l’istituto di Ortofonologia, su 2000 studenti delle scuole medie di Roma: un ragazzo su 10 è stato vittima di cyberbullismo. Il 5,5% degli studenti sostiene di essere stato colpito all’interno dell’istituto almeno una o più volte alla settimana. Forse servirebbe un Social Day degli insegnanti visto che il 56% degli adolescenti vorrebbe che fossero i docenti ad agire sui bulli.