Alberto Dalmasso aveva anticipato ai microfoni di StartupItalia (a fine settembre) che i target dell’azienda sarebbero stati più italiani che internazionali
Dopo il maxi round da 320 milioni di euro, Satispay, l’unicorno italiano di mobile payment alternativo alle carte di credito e debito, si è assicurato la maggioranza (il 100% del capitale) di Onyon, startup torinese che ha messo a punto un’app per ordinare e dividere il conto nei ristoranti. Non si tratta di una realtà sconosciuta per Satispay perchè già ad agosto l’unicorno era entrato nel capitale della startup fondata a Torino da Marco Actis e Paola Lombardi. L’operazione era avvenuta attraverso un aumento di capitale riservato che gli aveva conferito una partecipazione del 13%. L’acquisizione si configura con una duplice finalità strategica: da un lato, Satispay va a rafforzarsi nell’industria dei pagamenti integrando la soluzione di Onyon all’interno della sua offerta per esercenti e utenti; dall’altro, la società potrà arricchire il proprio know-how in una logica di team hiring grazie all’aumento dell’organico strategico di sviluppatori.
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L’operazione di acquisizione e il focus sul mercato italiano
La società guidata da Alberto Dalmasso mette a segno, così, la sua seconda acquisizione, dopo quella del luglio 2021 di AdvisorEat, startup italiana che ha sviluppato un’app per selezionare e consigliare i migliori ristoranti permettendo agli iscritti di accumulare punti da convertire in gift card, voucher o donazioni benefiche. Per quanto riguarda Onyon (acronimo di on-your-own), Satispay aveva acquisito il 13% della startup ad agosto, attraverso un aumento di capitale riservato, e ora ne rileva il controllo, assegnando azioni di Satispay ai fondatori e ad altri soci di Onyon. Per l’unicorno italiano dei pagamenti adesso non si escludono ulteriori mosse in chiave M&A per dare alla società un assetto più consistente.
D’altronde, ricordiamo che nell’intervista rilasciata a StartupItalia (a fine settembre), il ceo e co-fondatore Alberto Dalmasso aveva anticipato che i target dell’azienda sarebbero stati più italiani che internazionali: “Ci sono piccole aziende che faticano a fare aumenti di capitale e che sono molto interessanti sul piano tecnologico. Noi possiamo essere di supporto”, ci aveva raccontato.
A oggi, la community che utilizza Satispay supera i 3 milioni di persone e i 200mila negozi attivi ed è in continuo aumento. Tra i gruppi del food&beverage che utilizzano Satispay ci sono Esselunga, Carrefour, Eataly e Autogrill. La società ha sede a Milano con uffici in Lussemburgo e a Berlino. Conta 300 collaboratori e punta a diventare il prossimo network di pagamento di riferimento in Europa.