Nella nona puntata del nostro viaggio tra le startup for kids focus su quelle “sociali”. Fondazioni e punti di ritrovo per mamme e papà di bambini con malattie rare che si scambiano informazioni ed esperienze. Non manca l’alta tecnologia. Da Fighthestroke a Spunto, passando per Gaia Family hub
Nella nona puntata del nostro viaggio tra le startup for kids (qui per leggere tutte le altre), ossia tra le neo-imprese che si rivolgono alla generazione Alpha, focus su startup e scale up sociali che pensano alla salute dei bambini. Secondo stime dell’Oms sono 17 milioni i bambini con paralisi cerebrale infantile nel mondo. Uno di loro si chiama Mario, oggi ha 11 anni ed è il figlio di Francesca Fedeli e Roberto D’Angelo che, partendo dalla loro situazione personale, hanno fondato Fightthestroke, quella che in seguito diventerà la loro associazione prima, fondazione poi, che oggi raggruppa mille famiglie di bambini colpiti da ictus perinatale in Italia, che si scambiano informazioni ed esperienze. Il progetto comprende iniziative per bambini e progetti per le famiglie.
“Lavoriamo su scienza e tecnologia perché non ci sono cure vere e proprie – spiega Fedeli -. Lato bimbi il focus è su sport e riabilitazione motoria. Parliamo di tecnologia che aiutano la riabilitazione motoria anche da remoto: campi avviamento allo sport, fight-camp, maratona online di e-sport con videogiochi adattati”. L’ultima rilevazione Istat ci ricorda che solo l’8,5% delle persone con disabilità in Italia pratica un’attività sportiva in maniera continuativa e l’emergenza Covid-19 ha peggiorato la situazione a causa dell’interruzione forzata di molti servizi legati alla salute, considerati differibili.
La palestra (digitale) dei fighters
La Palestra dei Fighters, per esempio, è una palestra virtuale che coglie i trend emergenti della Digital-enabled fitness e delle comunità online che si ritrovano per allenarsi da casa e che mette in pratica le evidenze scientifiche sull’esercizio motorio per le persone con disabilità: “Un trattamento individualizzato e adattato può rappresentare un’alternativa valida e complementare alle attività sul territorio, e noi ti offriamo questa possibilità portando a casa tua i migliori esperti di settore”, spiega Fedeli.
È un ambiente digitale di allenamento online con i migliori professionisti in attività adattate e per tutte le persone con disabilità permanente o temporanea. Il team che segue bambini e ragazzi è di sole donne e comprende esperti per lezioni di disponibili al lancio della piattaforma sono con istruttori specializzati in Sport adattato, Danza e para-Taekwondo, Fisioterapia Neurologica, Terapia occupazionale e Musicoterapia; prevediamo di estendere il progetto a Logopedia, Psicologia e supporto genitoriale, Teatro. “La palestra dei fighters – aggiunge Fedeli – è accessibile a persone di diverse età e con diversi tipi di disabilità, motorie, sensoriali o intellettivo-relazionali con prezzi democratici”.
“Lato genitori – aggiunge ancora la founder -. Tecno mirrorable è diventato progetto europeo con un gruppo di partner tra cui l’Università di Pisa, la Sant’Anna di Pisa, Fondazione Stellamaris. È un progetto da 6 milioni di euro dedicato a bambini con paralisi infantile: mappiamo le risonanze magnetiche di questi bimbi e con l’intelligenza artificiale strutturiamo il percorso di riabilitazione del bimbo. L’output sarà un progetto di teleriabilitazione per 200 bambini da 5-17 anni con paralisi cerebrale in Europa”.
La startup contro i problemi di apprendimento
Si chiama Spunto la neonata startup che supporta la formazione di studenti consapevoli, valorizza le diversità e promuove un apprendimento inclusivo nelle scuole. A fondarla, partendo proprio da un problema vissuto sulla sua pelle, è stata Martina Brugnara che insieme a Nicolò Maggioni, ha lanciato la web app omonima per supportare gli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento e non solo nello studio. Rendendo lo studio su misura, riducendo i tempi e insegnando un metodo di studio efficace per raggiungere i propri obiettivi.
La app si rivolge a studenti, docenti e tutor. Sulla piattaforma, grazie a mappe concettuali, audio riassunti e i quiz gli studenti possono interagire e collaborare alla creazione del materiale di studio, promuovendo un apprendimento inclusivo. Basta accedere al sito www.spuntoeducation.it, creare un account scegliendo tra il profilo studente, tutor e docente. Con un’unica web app lo studente potrà creare e personalizzare le mappe concettuali, ascoltare e dettare riassunti, testare i risultati raggiunti grazie a decine di quiz, scegliendo la modalità di apprendimento che più lo rappresenta. Ogni utente avrà a disposizione un archivio con 11 materie ed oltre 800 strumenti che consente di ridurre i tempi di studio, potrà organizzare le giornate attraverso l’agenda e condividere performance e obiettivi raggiunti con compagni di classe, tutor e insegnanti. L’accessibilità presente in ogni sezione, consente di avere libero accesso ai contenuti della web app. Permettendo a chiunque di utilizzarli, indipendentemente dalle proprie capacità psico-motorie e dal dispositivo utilizzato per navigare.
Le mappe dei parchi inclusivi
Nella maggior parte delle città italiane non esistono parchi con giochi accessibili anche a bambini con disabilità e noi vorremmo sensibilizzare tutte le persone riguardo i diritti dei bambini. Uno dei diritti fondamentali dei bambini, sembra strano, è giocare. Tutti i bambini hanno diritto al gioco che permette loro di crescere in maniera sana, di imparare a relazionarsi con altri bambini, rispettare i turni e quindi le regole. Purtroppo si pensa poco ai bambini con disabilità e infatti per loro esistono pochi giochi accessibili nei parchi. In certi casi, ci riferiamo ai bimbi con disabilità motorie, non possono neppure accedere al parco perché esiste un gradino, un terreno dissestato o qualche altro ostacolo fisico. Non parliamo poi di salire su uno scivolo o un’altalena. In alcune città italiane negli ultimi anni sono sorti dei parchi inclusivi che sono stati realizzati rispettando tanti piccoli accorgimenti e che quindi sono alla portata di tutti i bambini.
Nel 2014 due mamme, Claudia e Raffaella, hanno aperto una pagina Facebook in cui hanno cominciato a mappare i parchi accessibili in Italia. Parchi per tutti diventa un sito che nasce proprio con l’intento di “mettere a disposizione tutte le informazioni che man mano riuscivamo a reperire in rete o tramite anche amici o conoscenti. Inizialmente è nata la pagina Facebook e quasi subito dopo abbiamo aperto un piccolo blog che ora non c’è più e da qualche anno direttamente il sito”. A oggi il portale mappa 99 parchi accessibili in Italia e 482 altalene per bambini in carrozzina.
Luoghi per bimbi e genitori
Pensa all’accoglienza e al benessere dei più piccoli Gaia Family Hub, un progetto che sta crescendo insieme alla sua community di famiglie. In questo momento è in corso la sperimentazione degli Spazi Gaia, nati grazie alla collaborazione con Mare Culturale Urbano a Milano.
Lo Spazio Gaia è un ambiente accogliente che riesce a trasformare i luoghi principalmente dedicati agli adulti – ristoranti, locali, eventi – in occasioni in cui tutta la famiglia si sente a proprio agio per davvero. Ma cos’è lo Spazio Gaia? Tappeti, cuscini, materiali educativi: un angolo dove tutti, specialmente i piú piccoli, possono togliere le scarpe ed esprimersi in libertà, sentendosi come a casa, nei modi e nei tempi che sente propri.