Oggi, mercoledì 14 maggio, si tiene a Milano nella sede di SACE, l’investor Arena Meeting di BioInvestIT in cui otto startup incontreranno potenziali investitori. Si tratta del primo investment forum dedicato alla bioeconomia circolare, ideato dal Cluster SPRING e organizzato in collaborazione con ECBF (European Circular Bioeconomy Fund), Bio4Dreams, SACE, Scientifica VC e Terra Next. BioInvestiIT è un percorso che permette a startup e progetti di impresa nell’ambito della bioeconomia di incontrare investitori finanziari e corporate di tutto il mondo.
«La bioeconomia circolare è fondamentale per decarbonizzare l’economia massimizzando l’efficienza e la sostenibilità delle soluzioni rinnovabili – ha detto Catia Bastioli presidente del Cluster SPRING -. Si tratta di un settore strategico per la competitività e la modernizzazione dell’industria Europea, come sottolineato dalla Vicepresidente della Commissione». Antonio Frezza, Chief Marketing & Sales PMI & Property Solutions di SACE, ha aggiunto: «Siamo davvero orgogliosi di ospitare nella nostra Terrazza del Made in Italy a Milano l’investor Arena Meeting di BioIvestIT dedicato a un settore come quello della bioeconomia circolare, strategico per la crescita del nostro Paese».
Di seguito pubblichiamo l’elenco delle otto startup che incontreranno gli investitori a BioInvestIT. Alla realtà che condurrà la migliore presentazione del proprio progetto sarà riconosciuta una consulenza in materia di proprietà intellettuale con l’intento di supportare lo sviluppo e la protezione delle innovazioni, dei progetti di ricerca e delle tecnologie emergenti.
Le startup di BioInvestIT
Agreenet
L’azienda è nata con l’obiettivo di contribuire alla riduzione degli sprechi alimentari. Si propone di creare soluzioni innovative per aumentare la shelf-life (la cosiddetta vita di scaffale) di frutta e verdura attraverso lo sviluppo di materiali innovativi bioattivi, biodegradabili e biobased utilizzati per la conservazione. PìFresc è un tag/pod che rilascia gradualmente essenze naturali di grado alimentare con forti proprietà antimuffa.
Biochica
La startup mira a valorizzare i residui di biomassa in nuovi blocchi chimici (chitina e chitosano) da utilizzare in prodotti biobased sostenibili e innovativi in diversi settori, dall’agricoltura ai biomateriali, dalla nutraceutica alla cosmesi. In base ai risultati, saranno selezionati settori promettenti con l’obiettivo di mettere a punto un modello di business più dettagliato, uno studio di fattibilità e un potenziale scaleup.
Coffeefrom
L’azienda parte della prima edizione di BioInvestIT si occupa di riciclare i fondi di caffè in materiali termoplastici con una logica circolare, evidenziando le problematiche ambientali legate agli scarti di caffè e la necessità di soluzioni sostenibili nella filiera della plastica.
DND Biotech:
La società sviluppa soluzioni all’avanguardia per il biorisanamento di terreni e acque sotterranee contaminati, attraverso l’uso di biotecnologie e zeoliti per proteggere l’ambiente, i suoli agricoli, le acque e la salute pubblica. DND Biotech investe in ricerca e sviluppo sia nel campo del biorisanamento sia nell’applicazione di prodotti a base di zeoliti nel contesto del biorisanamento del suolo, del trattamento delle acque e del biogas.
Garum
Il progetto Garum a BioInvestIT mira a ridurre i sottoprodotti e a frenare il consumo eccessivo di sale (e di zucchero), su scala e accessibile a tutti. Dopo sei anni di sviluppo, test approfonditi e applicazioni nei laboratori di Laimburg, l’uso della fermentazione su scala sta creando re.garum®, un ingrediente per condimenti sostenibile e naturale al 100% che sostituisce il sale da cucina e i condimenti industriali.
Isuschem
Si tratta di una startup innovativa nata nel Dipartimento di Scienze Chimiche dell’Università di Napoli Federico II e che opera nel settore dei prodotti chimici per uso industriale a base di acidi grassi derivati da scarti di oli vegetali. Produce bioingredienti di alto valore da oli vegetali sostenibili dal punto di vista ambientale ed etico. Questi oli possono provenire dagli scarti della ristorazione o da colture marginali come il cardo e il cartamo.
Relicta:
La startup si occupa di creare soluzioni di imballaggio sostenibili convertendo gli scarti della lavorazione del pesce in bioplastiche biodegradabili, compostabili e solubili in acqua. L’azienda è stata la vincitrice del premio startup sarda dell’anno a SIOS2023 Sardinia, aggiudicandosi poi il Radio 105 Special Award durante il SIOS23 in Borsa Italiana a Milano.
Tomapaint
L’azienda presente a BioInvestIT produce e commercializza una bioresina naturale (cutina) ottenuta da sottoprodotti della lavorazione industriale del pomodoro (principalmente bucce) attraverso un processo di estrazione verde brevettato. Il progetto nasce dall’esigenza di sostituire le resine sintetiche nel settore del packaging per ridurre i problemi di inquinamento ambientale e aumentare la sicurezza dei consumatori. La resina cutina ottenuta dagli scarti di pomodoro proviene da una fonte rinnovabile, dall’economia circolare e biodegradabile.