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Cisco è presente in diverse città d’Italia con luoghi di innovazione, e ora anche a Firenze
Coworking; futuro del lavoro; flessibilità: concetti che si legano strettamente l’uno all’altro e che Cisco intercede guardando sempre avanti; all’innovazione. Lo fa non solo in campo tecnologico; con lo sviluppo di prodotti hardware e software sempre all’avanguardia, come Webex con le sue molteplici funzionalità sempre aggiornate e funzionali al lavoro da remoto, ma anche essendo presente negli spazi dove la contaminazione e la flessibilità sono strumenti imprescindibili per lavorare al meglio. “Non importa da dove lavori, ma come lavori”. Questo è il mindset che Cisco persegue da sempre e che oggi trova nuova applicazione nel capoluogo toscano, in Nana Bianca, dove lo sviluppo tecnologico e il lavoro in sinergia sono le priorità. Il team di Cisco sarà, dunque, presente anche all’interno dell’ Innovation Center di Fondazione CR Firenze; uno spazio nuovo pensato per la città e animato da Nana Bianca, fra i maggiori startup studio italiani.
Questo luogo si distingue per le sue potenzialità di iperconnessione e per essere in grado di consentire la stessa esperienza nelle interazioni dal vivo e da remoto grazie a una connettività accessibile basata su reti e wifi di ultimissima generazione, progettata proprio in collaborazione con Cisco.
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Cisco apre anche a Firenze
Era già presente a Milano, in Talent Garden, e a Napoli, presso l’Università Federico II. Da oggi Cisco arriva anche a Firenze, tra i capoluoghi italiani più fiorenti da un punto di vista innovativo e imprenditoriale. “Firenze si colloca nella strategia di Cisco di aprire laddove c’è innovazione – affermano da Cisco Italia – E Nana Bianca è, in questo senso, tra i centri d’innovazione più importanti d’Italia. Oggi ufficializziamo la collaborazione con Nana Bianca che andava avanti già da tempo, al fine di rendere quanto più flessibile possibile il lavoro dei dipendenti”. A ufficializzare la collaborazione, il primo dicembre, negli spazi di Nana Bianca, ci saranno, tra gli ospiti, il Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori; l’assessore all’innovazione e alla Smart City del Comune di Firenze Cecilia del Re; Alessandro Sordi, amministratore delegato di Nana Bianca; Gianmatteo Manghi, a.d. di Cisco italia; Agostino Santoni, vice presidente per il Sud Europa di Cisco ed Enrico Mercadante, responsabile per l’Innovazione, le Architetture di Cisco nel Sud Europa. Un momento importante non solo per Cisco ma per l’intero ecosistema italiano delle startup che potranno approfittare dell’expertise di Cisco anche a Firenze. “Tra i tratti che oggi ci distinguono c’è quello di garantire ai nostri utenti un lavoro quanto più flessibile possibile ed essere sempre più presenti negli spazi di coworking”, affermano dall’azienda.
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Il futuro del lavoro: inventiamo una nuova normalità
Cisco da anni lavora su nuove funzionalità e strumenti hardware e software per un modello di lavoro quanto più flessibile possibile. Lo fa, in particolar modo, con il continuo aggiornamento di Webex; la piattaforma pensata per le riunioni immersive da remoto. L’ultima novità è Webex Hologram, che, grazie alle potenzialità dell’intelligenza artificiale e tramite visori dotati di realtà aumentata, permette di vedere immagini in 3D durante i meeting di lavoro, con le quali i partecipanti possono interagire visualizzando i loro interlocutori a grandezza naturale. Alimentato dalla convergenza di persone, tecnologia e luoghi, il lavoro nel 2021 ha subito un cambiamento che proprio grazie ad avanzati strumenti tecnologici, tra cui quelli ideati da Cisco, rende sempre meno distanti le reali lontananze geografiche. La pandemia ha rimodellato, in modo permanente, le aspettative dei datori di lavoro e dei dipendenti, ridefinendo il concetto di lavoro. “Cisco da sempre punta alla flessibilità supportando e sviluppando soluzioni in totale sicurezza – dichiarano da Cisco Italia – E la flessibilità passa anche dai coworking. Per questo, per Cisco, è fondamentale curare al massimo non solo lo sviluppo dei prodotti tecnologici ma anche la propria presenza sul territorio”.