La startup di Torino ha appena chiuso una raccolta fondi da 180mila euro
Non sono molti anni che l’Italia ha riconosciuto dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia come disturbi specifici di apprendimento. La legge dell’8 ottobre 2010, numero 170, è quella che ha consentito a tantissimi studenti e studentesse, e alle loro famiglie, una serie di misure dispensative e compensative durante lezioni, verifiche ed esami. Da allora molto è stato fatto nel percorso di inclusione scolastica e universitaria, anche se la disinformazione sui DSA è ancora diffusa e non sono pochi gli alunni che hanno concluso un ciclo di studi senza mai beneficiare di diritti loro riconosciuti. «Crediamo che sia un problema davvero sottostimato. Si calcola che una persona su cinque sia dislessica nel mondo», ci hanno spiegato dal team di Algor, startup innovativa fondata pochi mesi fa, che ha sviluppato una piattaforma (per ora soltanto sito) in grado di convertire non soltanto testi trovati online in mappe concettuali. La stessa funzione è possibile anche con un file PDF. L’azienda ha appena chiuso la sua prima raccolta fondi da 180mila euro grazie al Club degli Investitori.
La storia di Algor
La storia di Algor comincia a Torino con Mauro Musarra, CEO e Founder. «Dopo aver vinto una challenge al Politecnico di Torino ho reinvestito il premio nel progetto. A inizio 2021 sono entrato nell’Incubatore di Imprese Innovative I3P e mi sono subito reso conto del fatto che, per portare avanti l’iniziativa, avevo bisogno di una mano. E così ho proposto a colleghi universitari di salire a bordo». Oltre a lui oggi Algor conta nel team Matteo Tarantino (CTO), Fabio Frattin (COO), Giovanni Cioffi (Business Analyst), Antonino Geraci ed Emanuele Gusso (entrambi software developer). «Il nostro obiettivo – aggiungono dalla startup – è sempre stato quello di creare un qualcosa che risolvesse problemi concreti grazie all’intelligenza artificiale. Abbiamo fatto diverse interviste, ascoltando genitori di figli con DSA. Le mappe concettuali sono sempre state un tema ricorrente».
Dopo mesi di sviluppo Algor Maps è andata live con la possibilità, per chi si registra gratuitamente sulla piattaforma, di ottenere mappe concettuali in modo automatico. Il sito, disponibile in diverse lingue, è stato concepito in collaborazione con l’Associazione Italiana Dislessia (AID) per rendere gli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento più autonomi nello studio. Oltre all’aspetto visivo, il software prevede anche la sintesi vocale e i collegamenti multimediali.
Il Club degli Investitori
«Stiamo allenando gli algoritmi anche sui libri di testo – hanno aggiunto dal team -. Il nostro obiettivo è fare in modo che Algor diventi uno strumento che integri lo studio e lo favorisca». Al momento il software è gratuito ed entro fine anno la startup intende completare l’app con altre funzioni. In futuro la piattaforma potrebbe proporsi sul mercato nella logica di un software as a service. «Algor – hanno concluso Angelo Italiano ed Anna Maria Siccardi, co-champion dell’operazione per il Club degli Investitori – ha raccolto la fiducia da un’ampia platea tra i Soci del Club, sia per la solidità dell’idea e della tecnologia che sta alla base del prodotto, sia per la marcata connotazione di impatto sociale che il progetto porta con sé. Rappresenta inoltre un investimento “pre-seed”, quindi in una fase di primo avviamento della startup: questo ci permette di supportare l’iniziativa sin dalla fase sua più embrionale, in linea con la vocazione di mentorship che il Club vuole avere a supporto della nuova generazione di imprenditori del territorio».