Negli Usa il 60% degli appartenenti alla GenZ e il 62% dei Millennial ritengono sia più importante come ci si presenta online che dal vivo
DressX, piattaforma leader nella vendita di digital fashion, chiude un round di serie A da 15 milioni di dollari di finanziamenti. Lead investor dell’operazione una cordata guidata dalla società europea di criptovalute Greenfield, insieme a Slow Ventures, Warner Music, The Artemis Fund, Red Dao. I finanziamenti saranno utilizzati per un’evoluzione tecnologica, soprattutto per quanto riguarda l’app, un ampliamento del marketplace di Nft e partnership future con social media, realtà del gaming e altre piattaforme virtuali.
Fondata a Los Angeles nell’agosto del 2020 da Daria Shapovalova e Natalia Modenova, DressX è una startup di e-commerce di collezioni virtuali dove si possono acquistare capi e accessori di brand esistenti solo nel metaverso come The Fabricant, insieme a capi e accessori di brand che hanno scelto di proporre i loro look come acquisti virtuali, oltre che capi fisici come Paskal, Ophelica, Nina Doll, Arnaud Pepin-Donat, Eva Sviridova.
Daria Shapovalova e Natalia Modenova, le Cofounder di DressX
Il mercato degli abiti virtuali
Morgan Stanley stima che entro il 2030 il mercato legato alla digital fashion e agli avatar varrà 50 miliardi di dollari, grazie anche al fenomeno gaming in costante crescita, soprattutto tra i giovani. Si è calcolato che negli Usa il 60% degli appartenenti alla Gen Z e il 62% dei Millennial ritengono sia più importante come ci si presenta online che dal vivo. DressX è guidata dalla Ceo Daria Shapovalova insieme alla co-founder Natalia Modenova, mentre head of product è, Julie Krasnienko, ex Looksery. Il team tutto al femminile ha un obiettivo ambizioso: arrivare a fornire un meta guardaroba a tutti gli abitanti del pianeta. Attualmente sono oltre 3.500 i modelli digitali proposti nella library di DressX, che l’anno scorso è stata tra i finalisti dell’Lvmh Innovation Award nella categoria 3D/Virtual Product Experience & Metaverse. I capi sono in vendita anche tramite piattaforme esterne, da Roblox a Zepeto, passando per gli stessi social di Meta, e approderanno presto su Snapchat.
Nonostante Meta abbia annunciato di voler ridurre il supporto agli Nft su Instagram e Facebook, Shapovalova non si scompone, consapevole che le offerte di DressX su Horizon Worlds, videogioco virtuale che fa capo a Meta, non verranno toccate dagli ultimi provvedimenti di Zuckerberg. Quanto agli Nft, «si tratta solo di un modo per commercializzare la digital fashion una parola che, in sé, è già adesso meno in uso che in passato all’interno della nostra community», ha aggiunto Natalia Modenova.
Come funziona l’acquisto su DressX
I consumatori di DressX arrivano da Instagram, ma anche da TikTok e Twitter, e dal gaming e l’extended reality. In termini di nazionalità, la parte principale è situata negli Stati Uniti, in Europa e nell’area esteuropea. L’acquisto digitale su DressX è molto semplice, perché il cliente sceglie gli abiti sul sito come farebbe su qualunque altra piattaforma di e-commerce multimarca, poi invia le proprie foto direttamente al team di DressX e paga l’ordine. Nel giro di pochi giorni i clienti ricevono gli ordini via mail e nelle foto indossano digitalmente i capi che hanno scelto.