Il ministro della tecnologia digitale della Malesia ha chiesto a Microsoft e CrowdStrike di valutare l’ipotesi di risarcire le aziende che hanno subito danni durante il blackout tecnologico globale la scorsa settimana, quando un aggiornamento difettoso del software di sicurezza di CrowdStrike ha mandato in crash alcuni computer con sistema operativo Windows, interrompendo i servizi Internet in tutto il mondo e causando notevoli disagi in aeroporti, centri di pagamento, e più in generale a livello globale, avendo colpito i sistemi informatici di più di mezzo mondo.
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Chi è stato danneggiato in Malesia
Tra le persone colpite in Malesia dal crash ci sono cinque agenzie governative e nove aziende che operano nei settori dell’aviazione, bancario e sanitario, secondo quanto ha riferito ai giornalisti il ministro Gobind Singh Deo. Lo stesso ha affermato di aver incontrato i rappresentanti di Microsoft e CrowdStrike per ottenere un rapporto completo sull’incidente e chiedere alle aziende di adottare misure per evitare che l’interruzione si ripeta. «Se ci sono danni o perdite, laddove ci siano state parti che hanno avanzato tali reclami, ho chiesto loro di prenderli in considerazione e di vedere in che misura sono in grado di contribuire a risolvere il problema», ha affermato Gobind, aggiungendo che il governo fornirà anche assistenza in merito ai reclami, laddove possibile.