Seconda tappa del nostro viaggio tra le startup for kids dedicate alla generazione Alpha. In Italia i genitori single sono circa 2 milioni. Mentre le famiglie in cui entrambi i coniugi lavorano sono 4 milioni. Per questo spopolano le piattaforme per trovare babysitter. Eccone alcune
Nel nostro paese le famiglie con entrambi i genitori che lavorano sono 3,9 milioni su 8,4 milioni di coppie con almeno un figlio: il 29% ha bambini fino a 6 anni, il 45% tra i 6 e i 17, mentre il resto dai 18 in su. Per non parlare dei genitori single: circa 2 milioni. Da non dimenticare che negli ultimi due anni 40 milioni di mamme hanno lasciato il proprio lavoro e l’opportunità di una crescita professionale. Mai come in questo periodo risulta importante avere un supporto nell’organizzazione familiare e nell’attenzione alle necessità di ogni single. Se i nonni sono una risorsa imprescindibile per la cura dei più piccoli, così come lo sono gli asili nido e le scuole, una babysitter per i momenti di necessità o quotidianamente per le molte famiglie che non hanno aiuti costanti è indispensabile. Ed è sempre più difficile trovarle.
“Negli ultimi due anni 40 milioni di mamme hanno lasciato il proprio lavoro e l’opportunità di una crescita professionale”
I dati di Domina, associazione di datori di lavoro domestico, mostrano una crescita consistente degli addetti italiani del settore, che tra il 2012 e il 2021 sono passati dal 19 al 30%, e in particolare degli under 30 italiani, passati dal 9,9 al 30%, un dato che va ben oltre i lavoretti di baby sitter che magari molti studenti fanno per mantenersi all’università. Non a caso le imprese e startup che mettono in contatto le famiglie con babysitter sono moltissime.
Welfare e babysitter
Tra quelle più innovative, ancorché di nascita più recente, Family+Happy, fondata a Torino nel 2021, mette a disposizione pacchetti dedicati per trovare la giusta babysitter certificata per ogni famiglia e nasce per avere un formula che risolve il problema per sempre, anche per urgenze, con selezione entro 90 minuti.
La fondatrice, Cinzia Tessarolo ha un obiettivo: arrivare dove lo Stato non aiuta, risolvendo alle famiglie il problema della gestione dei figli. Oggi la startup vanta già clienti tra cui Intesa Sanpaolo e Talent Garden e, partita dal capoluogo piemontese, conta di aprire una ventina di altre città entro la fine del 2023. Lei si definisce una family problem solver: interviene quando i bambini stanno male, quando c’è lo sciopero a scuola, un imprevisto sul lavoro o il corso di ginnastica al pomeriggio. C’è anche la taxisitter: chi ti prende i figli da scuola e li porta alle varie attività. Il portale offre baby sitter specializzate per ogni fascia d’età, dalla prima infanzia agli 11 anni.
Fatine a domicilio
Ha vent’anni ed è conosciuta e apprezzata in tutte le città in cui opera La compagnia delle fate. Una fatina che curi e faccia giocare, fare i compiti o vada a prendere i bambini da chiamare anche tre ore prima? A Milano, Roma e Napoli si può grazie alla Compagna delle fate. Nel 2001 Monica Grassi aveva una figlia piccola e non sapeva mai a chi lasciarla e come organizzarsi, così ha deciso, partendo da Napoli, di creare il servizio. Oggi ha tre sedi nelle maggiori città italiane e opera anche in Costa Smeralda da giugno a settembre, circa 300 “fatine” (e il “recruiting” è sempre attivo) e centinaia di famiglie clienti: “Quest’anno apriremo anche a Forte dei Marmi e offriamo anche baby sitter su richiesta in altre zone turistiche – spiega Grassi -. Tra i nostri clienti ci sono molti calciatori di serie A, ma anche tanti professionisti del cinema e dello spettacolo tra cui Martina Stella, Claudio Santamaria, Ilary Blasi e Francesco Totti, Ilaria Spada e molti altri”.
Come funziona? Basta pagare la quota associativa annuale comprensiva dell’assicurazione e compilare dei moduli riguardanti il bambino e le preferenze per la scelta della “fatina”: “Le nostre fatine arrivano con ali, cerchietto, trolley dei desideri pieno di giochi o materiali in base alle richieste dei genitori e del piccolo – racconta Monica -: c’è la fatina ecologica che fa giocare e fare lavoretti con materiali di riciclo, la fatina trucchina, la fatina art attack, la fatina cuochina, la pet fatina porta anche il cane, la fatina trasfertina, che accompagna in vacanza. Poi ci sono le madrelingua, quelle che aiutano nei lavori domestici o che fanno assistenza compiti fino a medie”.
“Nel nostro paese le famiglie con entrambi i genitori che lavorano sono 3,9 milioni”
Tutte le babysitter sono testate da colloqui, formate e scelte personalmente dalla fondatrice. Il servizio ha un costo maggiore rispetto alla media: “Le famiglie sanno che stanno pagando un servizio di alto livello e che stanno lasciando i loro figli nelle mani di persone specializzate che non li mettono davanti alla tv, ma offrono attività diverse ed educative in base alle esigenze – conclude la fondatrice -. Spesso capita che le nostre fatine vengano assunte dai nostri clienti. Il nostro unico problema? Siamo sempre alla ricerca di personale ed è molto difficile trovarne”.
Le Cicogne portano la babysitter
Fondata nel 2013 da Monica Archibugi nel 2019 Le cicogne è stata acquisita da Orienta spa. Il portale, a cui sono registrate circa 10.000 babysitter di tutta Italia, consente ai genitori di pubblicare un’offerta di lavoro e, nell’arco massimo di 24 ore (30 minuti per la last minute) ricevere i profili delle migliori babysitter via e-mail con la conferma dell’appuntamento per fare loro un colloquio approfondito (circa 30 minuti). Dopo l’appuntamento con la babysitter si viene contattati da un operatore de Le Cicogne per sapere l’esito dell’incontro. Le Cicogne offrono anche un servizio di gestione e regolarizzazione delle collaboratrici: “Collegando la tua carta o il tuo conto, non dovrai più preoccuparti dei pagamenti, che verranno gestiti dal nostro sistema di check-in e check-out. Inoltre, ti offriamo la possibilità di regolarizzare la tua baby sitter, occupandoci di tutto al tuo posto”, spiegano da Orienta.
La piattaforma europea
Sitly è una piattaforma online per mettere in contatto genitori e babysitter. È stata fondata nel 2009 da Jules van Bruggen che, da genitore, si è reso conto della necessità di un servizio di questo tipo. Con più di 6 milioni di utenti registrati in tutta Europa fra genitori e babysitter, Sitly è diventato il tra i maggiori siti di babysitting anche in Italia. Fondata in Olanda nel 2009, Sitly è oggi attiva in 14 paesi ed è composta da un team di 38 persone.
Non bisogna dimenticare che, oltre a offrire servizi richiesti e utili alle famiglie, queste piattaforme offrono opportunità di lavoro spesso tutelate, in un mercato guidato in primis dal passaparola e troppo spesso non regolarizzato. L’Osservatorio nazionale Domina ha messo in luce un disarmante dato riguardo al sommerso: degli oltre due milioni tre colf, badanti e babysitter, ben il 57% è in nero.