La prossima sfida per l’azienda sarà la realizzazione e la certificazione del primo prodotto commerciale dedicato alla rilevazione rapida e sicura dei traumi cerebrali
INTA Systems, startup impegnata nello sviluppo di prodotti diagnostici portatili e spin-off della Scuola Normale Superiore e del CNR, ha chiuso un round di investimento seed da due milioni di euro, guidato da Eureka! Fund I – Technology Transfer, gestito da Eureka! Venture, e partecipato da LIFTT e da Deep Ocean Capital, attraverso il fondo Deep Blue Ventures.
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Cosa fa INTA
INTA è il primo spin-off del Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto Nanoscienze di Pisa (CNR-NANO) e della Scuola Normale Superiore di Pisa. Con sede operativa a Pisa, nel Laboratorio NEST (centro di ricerche sulle nanoscienze e nanotecnologie) e nel GATE – Galileo Aggregator for Technology & Enterprise, sviluppa e produce laboratori-on-chip ultrasensibili e portatili per analisi rapide di fluidi. La principale area di lavoro è il campo biomedicale, ma anche quello della sicurezza, dell’industria 4.0 e della food-analysis. I dispositivi brevettati di INTA sono in grado di rilevare in pochi minuti e in maniera semplice e decentralizzata una grande varietà di analisi come proteine, anticorpi, acidi nucleici, virus, batteri. Dalla sua fondazione, INTA ha realizzato e validato il suo primo prototipo di sistema diagnostico in campo biomedicale chiamato “NanoAnalyzer”, consolidato il patrimonio brevettuale con nuove domande di brevetto, concluso importanti collaborazioni industriali, e quasi triplicato l’organico. La prossima sfida sarà la realizzazione e la certificazione del primo prodotto commerciale dedicato alla rilevazione rapida e sicura dei traumi cerebrali che permetterà, ad esempio, di utilizzare la TAC nei soli casi indispensabili.