Lanciata dalla startup DIY Co, la nuova piattaforma Jam ha sviluppato anche dei corsi in collaborazione con Cartoon Network: i migliori contenuti che i ragazzi riusciranno a sviluppare andranno in tv
Imparare significa molto di più che passare del tempo a scuola e studiare materie come storia o matematica. Può essere altrettanto utile sviluppare delle capacità pratiche. Magari con l’aiuto di un canale interamente dedicato ai cartoni animati. DIY Co., la startup fondata dal cofondatore di Vimeo Zach Klein, ha lanciato una nuova piattaforma di insegnamento online. Si chiama JAM.com ed è rivolta ai ragazzi e alle ragazze fino a 14 anni. «Ci sono un sacco di cose da imparare che a scuola non vengono insegnate – ha spiegato Klein – e molti insegnanti con tanto di più da offrire». JAM propone corsi che si chiamano “Inventa nuove macchine”, “Diventa uno chef professionista” o “Diventa un animatore”.
Ad implementare l’offerta arriva ora una collaborazione con un importante canale televisivo dedicato ai ragazzi, Cartoon Network. Il canale, di proprietà della Turner Broadcasting, ha investito 30 milioni di dollari in progetti che supportino corsi interattivi per lo sviluppo di scienza, tecnica, ingegneria, arte e matematica per i ragazzi. Da oggi anche i corsi per la programmazione e l’animazione ideati in collaborazione con la startup di Zach Klein.
I migliori prodotti che i giovani inventori e animatori riusciranno a realizzare, ha promesso la presidente Christina Miller, avranno la possibilità di essere caricati sulle piattaforme online di Cartoon Network.
Quelli davvero eccezionali avranno diritto a un passaggio direttamente sul canale televisivo.
«La programmazione è l’arte del futuro – ha spiegato Miller – vogliamo crescere una nuova generazione di persone capace di creare animazione. Per questo ci siamo rivolti alla DIY, ci piace quello che stanno facendo per i giovani talenti». JAM è una piattaforma pensata principalmente per essere utilizzata da smartphone, ma prevede molto di più di video e quiz interattivi. I vari livelli dei corsi sono pensati per far uscire i ragazzi, per metterli in contatto con il mondo reale. «Vogliamo evitare che passino tutto il loro tempo davanti a uno schermo – spiega Klein – preferiamo che raggiungano i propri obiettivi reali e poi li condividano con gli altri utenti».