Salvare le api. Non soltanto perché producono il nettare degli dei ma perché animali fondamentali per l’ecosistema. Che sono state dichiarate specie a rischio di estinzione da Greenpeace e da altri organismi internazionali.
Viene dall’Italia il primo sistema innovativo di monitoraggio per apicoltura: “Partiamo da un problema che ormai ha evidenza mondiale. – spiega Andrea Rosani, uno degli ideatori e titolari della società – Le api sono in via di estinzione e le poche che sono rimaste sono responsabili del processo di impollinazione che consente la produzione dell’80% circa delle specie vegetali destinate alla nutrizione dell’uomo, generando un mercato di 153 miliardi di dollari a livello mondiale”.
Melixa, monitorare le api per proteggerle
Per questo è nato Melixa, un sistema di monitoraggio che include sensori in grado di contare le api, definire il peso e la temperatura dell’arnia e rilevare le condizioni metereologiche. “Il nostro obiettivo – prosegue – è di fornire all’apicoltore hobbista e professionista e anche ai centri di ricerca interessati un sistema in grado di consentire il controllo professionale dell’apiario, perchè sapere come vanno le cose è una delle prime necessità per conoscere la biologia del sistema e garantire l’efficacia delle operazioni di cura delle api”.
Le api infatti, soffrono per cause quali inquinamento atmosferico e concimi agricoli e quando si ammalano si disorientano e non tornano nelle arnie, morendo al di fuori della zona di apicoltura. Per questa ragione gli apicoltori rilevano il problema a epidemia già in corso e spesso non riescono nemmeno a prelevare un campione di insetti morti per studiarne la patologia. “Tante volte, inoltre, le arnie si trovano lontane dall’apicoltore per produrre, per esempio, qualità di miele monoflora, come il rododendro, in alta montagna”.
Il sistema Melixa, localizzabile tramite GPS e collegato in wireless alla piattaforma cloud Microsoft Azure, impiega Internet come sistema di accesso ai dati monitorati e attraverso una semplice web application, permette all’apicoltore di consultare in tempo reale i dati dell’apiario per controllare le attività degli insetti senza disturbarli e individuare immediatamente situazioni di allarme.
I sensori che vengono messi sull’arnia rilevano la temperatura esterna e la pioggia e danno informazioni ambientali. Altri tre invece, il sensore temperatura interna, la bilancia ed il sensore conta ingressi/uscite forniscono informazioni sullo stato all’interno della colonia. “Il conta api, in particolare, fornisce un dato certo riguardo alla situazione di sviluppo o di contrazione della colonia”.
Localizzazione GPS per le arnie
La combinazione di tutti i dati, dà in uscita degli indicatori utili sia per lo studio biologico ma anche e soprattutto per lo stato di avanzamento della produzione di miele, propoli, cera, grazie ad un controllo preciso del peso giornaliero dell’arnia. I dispositivi montati sull’arnia sono dotati di un sistema di localizzazione GPS che serve per localizzare le arnie, utile in situazioni soprattutto di nomadismo (e che funge anche da antifurto), oltre a un sistema di trasmissione GSM/GPRS per trasferire i dati acquisiti al server. Tutto viene alimentato tramite batteria ricaricata da pannello solare, che rende il sistema autonomo.
Melixa è già usato da una ventina di apicoltori in Trentino, regione in cui il sistema è stato brevettato: “Abbiamo partecipato a fiere dove abbiamo intercettato l’interesse di altri professionisti e hobbisti italiani, austriaci e tedeschi”. Fino a oggi, infatti, l’unico sistema di monitoraggio esistente, non italiano, consisteva in bilance pesa arnie: “Una tecnologia molto più costosa che risentiva degli agenti atmosferici e che interagiva con l’apicoltore via sms. Con Melixa, che ha un prezzo di 899 euro più iva (che si ammortizza in circa due anni per un hobbista e uno per un apicoltore professionista) ci proponiamo di aiutare il maggior numero possibile di apicoltori a salvare la loro produzione e in particolare a evitare l’estinzione della specie”.