A Foggia un appuntamento con le startup food in Camera di Commercio di Foggia tra mancini, trattori, e cercatori di autenticità.
Tre giovani startup food innovative e un’azienda consolidata brianzola – Minadesign di Mina Pirovano – si sono presentate ad una platea di giovani studenti della provincia pugliese, parlando della propria impresa e di come i sogni, con pazienza, passione, coraggio, studio, possono diventare realtà e creare lavoro, concludendo così la prima fase di un percorso di orientamento all’autoimprenditorialità ideato e promosso dalla Camera di Commercio di Foggia. Il progetto in scena si chiama Emulazioni di Impresa ed è volto ad incentivare le giovani generazioni a mettersi in gioco, anche attraverso la testimonianza di chi ce l’ha fatta e ha avuto coraggio. L’iniziativa è dedicata ai ragazzi dai 16 ai 25 anni che vogliano sperimentare un percorso professionale alternativo alle opportunità classiche, e perché no mettersi alla prova con la propria idea cogliendo un’opportunità concreta per realizzarla.
Conclusa con questo appuntamento la prima fase “Cantieri di Impresa”, finalizzata a stimolare nei ragazzi una mentalità imprenditoriale, e favorire una maggiore consapevolezza nelle scelte legate alla futura professione, ci si appresta ad avviare la seconda fase, il percorso formativo specialistico, finalizzato a trasferire metodo e competenze per la creazione di impresa, che si avvarrà della competenza di esperti (manager e consulenti) che accompagneranno i ragazzi nell’acquisizione del metodo di formulazione di un progetto di impresa e delle competenze necessarie ad attuare le strategie di competitività delle imprese.
Il progetto terminerà poi con la sua terza fase, Officina Start Up, caratterizzata dalla produzione di un business plan finale, e dalla guida di un mentore che assisterà i più meritevoli nel percorso di sviluppo, formalizzazione e avvio della start up. Tornando ai Cantieri di Impresa, proviamo a raccontare il messaggio che si è voluto trasferire ai ragazzi con l’ultimo appuntamento in calendario che ha visto protagonisti food e territorio, binomio perfetto di quell’imprenditorialità che è espressione di una vocazione, tra le principali, della nostra economia provinciale: l’agroalimentare.
Foodscovery di Mario Sorbo e Fabio Di Gioia, CucinaMancina di Lorenza D’Adduzio e Flavia Giordano, Vazapp’ di Giuseppe Savino, una trilogia pugliese del food innovativo, social e inclusivo.
Con la collaborazione di Digital Champion Italia – Salvatore Severo, il primo Digital Champion della città di Foggia, uno dei professionisti della Camera di Commercio locale – che ha messo in rete esperti di tutto il Paese al servizio della comunità per favorire le dinamiche di interazione attraverso l’utilizzo degli strumenti e tecnologie di innovazione per comunicare, confrontarsi e crescere.
Tre startup food d’eccezione che hanno incantato la platea tra sogni e realtà di impresa.
Foodscovery è un portale che si propone come ambasciatore della cultura, della scoperta, dell’autenticità e del territorio, che scopre e valorizza specialità enogastronomiche uniche, rigorosamente selezionate secondo alti standard qualitativi, permettendo a chiunque di conoscere la storia che portano con sé grazie a un efficiente servizio di consegna a domicilio, in Italia e all’estero direttamente dai piu’ noti laboratori artigianali. I due ideatori, Mario e Fabio, foodtrotter foggiani, sono partiti da un bisogno personale prima, collettivo poi, per realizzare il sogno di poter portare i cannoli siciliani, la sfogliatella di Attanasio, la Passionata di Troia, e mille altre prelibatezze della tradizione culinaria locale e regionale nelle nostre case, per una festa, un evento, un momento importante della nostra vita o anche solo per riassaporare il gusto di un ricordo legato ad luogo rimasto nel cuore.
CucinaMancina è la prima food community dedicata a chi mangia differente, per scelta o per necessità, dove cercare e proporre ricette, informazioni e tutti i luoghi dedicati ai diversi stili alimentari; Il portale aggrega foodlovers, foodmakers come blogger, fotografi e chef, e foodbrands come aziende, ristoranti e negozi attenti alle diversità alimentari. Ed è in corso di sviluppo il “mercato mancino” , che offrirà a negozi e aziende la possibilità di noleggiare “vetrine parlanti” dedicate ai propri prodotti mancini, testati e raccontati da chef e blogger della community all’interno delle proprie ricette e acquistabili sulla piattaforma online in direct selling o in formula abbonamento. Flavia Giordano e Lorenza D’Adduzio sono due giovani menti pugliesi curiose e social addicted che hanno prestato attenzione a 32 milioni di voci nel mondo che mangiano differentemente ma che erano fuori dal “food” che conta, “dalle tagliatelle di Nonna Pina e dai mille Cotto e Mangiato” dando così vita ad un Manifesto, di scelta consapevole, di gastronomia inclusiva, che rende protagonista quella cucina “senza” glutine, o “senza” grassi, o “senza “carne”, ma ricca di mille differenti virtù “mancine”.
Va’ Zapp’ è la prima Hub rurale in Puglia, la seconda in Italia, nata dall’intuizione di un giovane agricoltore foggiano, Giuseppe Savino, e di un saggio e ispirato sacerdote di appena 93 anni, Don Michele De Paolis, scomparso recentemente, ma sempre presente negli animi e nelle idee a cui ha dato forma. Va’Zapp’ è un contenitore di idee innovative da implementare in agricoltura. Giuseppe Savino mette a disposizione di giovani agricoltori che vogliano sperimentare innovazione agricola, orti e scrivanie, per lavorare, in coworking, la terra per la terra, alla ricerca della “bellezza” delle proprie radici, fonte di un possibile e innovativo futuro lavorativo per chi sceglie di “restare”.
Ed è questo il comune denominatore del messaggio che le anime delle start up hanno voluto trasferire ai giovani studenti della provincia di Foggia, unitamente al racconto del percorso faticoso e allo stesso tempo coraggioso che li ha resi imprenditori innovatori della tradizione: mente aperta al mondo, ai nuovi orizzonti, a nuove esperienze in grado di offrire idee e visioni, e piedi a terra, nella meravigliosa Terra di Puglia.
Dove è possibile anche sognare di “restare”, dove è auspicabile “tornare” per “restituire l’investimento affettivo” di chi, come la famiglie di origine, ha creduto nel sogno, determinato il percorso di crescita, contribuito a fare di questi uomini e di queste donne quello che hanno saputo diventare.
Qui e ora, ma anche domani e altrove, alimentando un circuito virtuoso di esperienze che potranno servire ad affollare le fila delle eccellenze di questo Paese che tanto deve ancora fare per scoprire nelle cose semplici, come la terra e le tradizioni, il segreto del rilancio di un’economia che stenta a riprendersi, ma che dall’osservazione di queste realtà, può ritrovare senz’altro slancio e determinazione per tornare a crescere