La startup accelerata a SpeedMiUp sviluppa una Olive Oil Extra Experience che coinvolge l’intera filiera dell’olio. Dalla selezione alla conservazione
Le migliori varietà (cultivar per essere precisi, ce ne sono 500 nel nostro Paese) italiane di olio extra vergine di oliva, selezionate, conservate in modo corretto e trasportate mantenendone inalterate le qualità. Fino alla tavola. E’ quanto propone di fare OOXX – Olive Oil Extra Experience, il progetto sviluppato da Italolive, la startup di Linda Lopergolo. L’olio può essere anche portato in tavola nell’OOXX Box, un’oliera di design tecnologica che contiene ampolle monodose, che assicura la conservazione delle caratteristiche dell’olio una volta portato in tavola. Della Olive Oil Extra Experience, di design e di SpeedMiUp (dove sono entrati a giugno 2015) abbiamo parlato con il Linda Lopergolo, che di OOXX è il ceo.
«OOXX Box è un oliera di design studiata e brevettata per un nuovo metodo di conservazione dell’olio extravergine d’oliva. L’ultimo anello della catena – spiega Linda Lopergolo – prima c’è il processo di conservazione dell’olio». Ricordiamo che l’olio ha delle regole di conservazione molto severe: va tenuto al buio, in un contenitore di vetro o acciaio (non nella plastica), in una temperatura che va dai 10 ai 16 gradi. «Il tipo di olio? E’ monocultivar ma viene da ogni parte d’Italia». Sul design dell’oliera, Linda spiega che si tratta di un prodotto «disegnato da Luciano Galimberti, presidente di ADI Design – Associazione per il Disegno Industriale. L’oliera è tutta Made in Italy». OOXX ha vinto anche il bando Start Up e Re Start della Regione Lombardia. «Implementare il network degli olivicoltori, sviluppare l’ecommerce e cercare di essere sempre più protagoniste nelle tavole degli italiani» il piano per il futuro di OOXX.